NonoBepi - agosto 2000

Leggende bellunesi:

Le bčle stņrie de la Val Belłna - Osvaldo Noro

LA LEGENDA DEN NOME "BELLUNO"

digital foto cigisenior - 1999
Le origini della cittą capoluogo della nostra provincia dovrebbero risalire, secondo la tradizione, agli antichi Romani. Costituendo l'intero nostro territorio provinciale zona di continuo flusso in Italia da parte delle popolazioni barbariche provenienti dal nord dell'Europa, particolarmente lungo la valle del Piave,i Romani decisero di costruire una nuova cittą, nella quale poter distaccare un presidio militare a guardia delle frontiere. Il luogo adatto fu scelto sul promontorio che sorge in prossimitą della confluenza tra il Piave ed il torrente Ardo. Nel giorno stabilito, dopo aver sacrificato a Giove, i sacerdoti invocarono sulla cittą anche la protezione di Marte, Vulcano e Vesta. I primi due, in quanto la cittą era di frontiera e, pertanto, "guerriera",la dea in quanto tutta la zona circostante avrebbe dovuto essere particolarmente agricola e Vesta avrebbe dovuto garantire buoni raccolti.
Furono,quindi, aggiogati due candidi buoi ad un aratro e venne tracciato il classico solco quadrato, entro il quale costruire la cittą.lnfine, vennero interrogati gli Auguri, gli indovini del tempo, sul nome da assegnare alla cittą. Questi, dopo aver scrutato nelle viscere degli animali sacrificati, stabilirono che il nome avrebbe dovuto assegnato dal "Caso". Ecco infatti, di lģ a poco, sbucare dalla vicina boscaglia e dirigersi verso il solco un cinghiale inferocito. I Romani erano molto superstiziosi e credevano che, se l'animale fosse riuscito a superare il solco, la cittą sarebbe stata sfortunata e continuamente colpita da sventure e calamitą. Tutti i presenti, all'avvicinarsi della belva, si allontanarono impauriti e rimasero ad osservare quanto sarebbe accaduto. Eccoti allora che un giovane soldato, visto il fuggi fuggi generale, imbracciata una lancia, affrontö il cinghiale e riuscģ ad abbatterlo prima che fosse superato il fatidico solco. Naturalmente tutti furono impressionati dall'audacia, dal coraggio del giovane e lo portarono in trionfo gridando:"VIR UNUS" ! (uomo solo). La cittą, pertanto, venne chiamata VIRUNUS. Per successive modificazioni VIRUNUS divenne VIRUNO e da Viruno a BELLUNO...il passo fu breve.

Questa la bella leggenda sul nome della cittą. Altre voci, sicuramente pił attendibili, farebbero derivare il nome dal termine latino "bellum", cioč "guerra".
La cittą, infatti,era stata immaginata, voluta e costruita con il solo scopo di essere una roccaforte, un presidio militare, lą dove era pił facile la penetrazione delle orde barbariche nei possedimenti romani.

Osvaldo Noro

* Noro * Belluno * Agordo * Pelmo * Monti Pallidi * Sorąpis *
* Misurina * Leonardo * Noro Home Page *

website by nonobepi 1998-2006 - Tutto fai da me .... o quasi :-)