ANTEPRIMA
DI: SUPER PRINCESS PEACH
L’UGUAGLIANZA E LA PARITà TRA I SESSI, ORMAI, SONO DI CASA ANCHE NEL REGNO
DEI FUNGHI!
E
lasciatemelo dire: il mondo di Mario, a quanto pare, è molto più avanti del
nostro Bel Paese, dove i politici fanno di tutto pur di ostacolare l’entrata
in scena delle donne in parlamento!
Nel Mushroom Kingdom, infatti, le cose vanno
diversamente, del resto siamo ormai nel XXI secolo, e la cara principessina
Peach, stanca di essere puntualmente rapita dal perfido Bowser, questa volta
prenderà in mano la situazione, per andare a salvare quei bellimbusti di
Mario e Luigi!
TEMPO DI CAMBIARE I RUOLI?
Sono
finiti, ormai, i tempi dei cavalieri alla ricerca di belle fanciulle da
salvare rapite da chissà quale drago o quale orco. Oramai le donne si sono
emancipate: lavorano quanto un uomo (se non di più!), compiono vertiginose
scalate sociali, siedono in Parlamento ed indossano abitualmente jeans ed
altri vestiti che le nostre nonne etichettano ancor oggi come “da uomo”.
Certo, forse non faranno più da mangiare come un tempo, le leccornie che i
nostri avi avevano la fortuna di degustare quotidianamente oggi sono state
sostituite da ben più comode porzioni surgelate; di sicuro non hanno voglia
di stare troppo dietro ai figli, quindi assumere una badante è d’obbligo, se
non si dispone di una servizievole suocera e probabilmente
non spolverano neppure tanto la casa, ma è sacrosanto che ormai il gentil
sesso sia sceso dal piedistallo ed abbia iniziato a far parte integrante
della nostra routine lavorativa.
Tutto questo sembra valere anche per la
principessa Peach Toadstool, finalmente fuori dall’opprimente campana di
vetro dentro cui legioni di servizievoli Toad la costringevano a stare.
Stanca dei soliti appuntamenti regali e di essere puntualmente rapida dal
malvagio Bowser, nel nuovo platform di Nintendo sarà proprio lei a
rimboccarsi le maniche ed a tuffarsi in questa innovativa ed avvincente
avventura. Bowser, dal canto suo, avrà pensato che se non è lui a voler
andare dalla montagna, sarà quest’ultima a dover andare da lui…
IL PESO DELLA CORONA.
Presentato
lo scorso inverno, Super Princess Peach era apparso come un gioco
principalmente dedicato ad un pubblico di videogiocatori giovanissimi ed
inesperti. Grafica ridotta all’osso e scarna, interfacce semplici ed
intuitive, ci avevano fatto pensare che si trattasse di uno di quei giochi
talmente edulcorati da produrre gravi attacchi di mal di pancia agli utenti
più grandicelli. Una variante nintendosa di Winnie the Pooh e Le Pance
Brontolanti, insomma…
Da allora sono passati circa cinque mesi e
Super Princess Peach è finalmente arrivato sugli scaffali nipponici. Con
nostro grande stupore, abbiamo constatato che, in questo lasso temporaneo di
silenzi, il gioco si è evoluto non poco, arrivando a presentare diverse
caratteristiche che lo potrebbero rendere un prodotto prelibato…
UNA PRINCIPESSINA LUNATICA!
La grafica,
ora, non solo risulta essere molto più curata ed accattivante, dato che
ripesca a piene mani negli scenari dei vecchi Super Mario 2D, ma nasconde in
seno diverse chicche davvero interessanti, rappresentate dal fatto che
l’intero gioco si ispiri spudoratamente al delizioso colpo d’occhio regalato
da Yoshi’s Island, Super Mario World 2! Sfondi e nemici,
deliziosamente tondeggianti, gommosi e zuccherosi, infatti, provengono
proprio da quel capolavoro, ma non mancano poi richiami grafici ad altri
storici capitoli della serie, come la Ghost House di Super Mario World
o il deserto infestato da Piante Piranha attraversato in Super Mario Bros.
3. Super Princess Peach, insomma, riesce già a farsi benvolere solo
guardando i livelli attraverso cui la principessina dovrà scarpinare!
Ma il vero motivo che rende il gioco un titolo
interessante è un altro: si potranno risolvere determinati enigmi giocando
solo sull’umore della dolce (?) Peach. A seconda dello stato d’animo,
infatti, la gentil donzella assumerà “superpoteri” diversi, che si
riveleranno assai utili per il superamento di alcuni passaggi
particolarmente ostici. Gli stati d’animo sono quattro: allegra, furente,
piagnucolosa e canterina, ognuno dei quali dovrà essere utilizzato in
determinati momenti per procedere correttamente nel gioco. Piagnucolando,
riverserà al suolo tonnellate e tonnellate di lacrime, che potrebbero esser
utilizzate per far crescere vorticosamente alcune piante rampicanti da usare
poi come scala, oppure per far aumentare il livello dell’acqua in alcune
piscine, per raggiungerne quindi più facilmente il bordo. Quando Peach si
arrabbierà, invece, diventerà una sottospecie di Hulk in gonnella: una
fiamma circonderà il suo corpo, rendendola immune al contatto con i nemici
(che finiranno carbonizzati!!) e incenerendo gli sterpi secchi che
intralciano il passaggio. Come in Wario Land 2, insomma, il giocatore dovrà
curarsi soprattutto dei cambiamenti di stato del proprio personaggio, dato
che ognuno di questi rappresenta una specie di chiave utile ad aprire le
porte dei punti apparentemente più complessi. Ma, al contrario
dell’antipatica nemesi di Mario, Peach non sarà immortale e potrà contare
solo su di un’esigua quantità di cuoricini che indicheranno il suo stato di
salute. Una barra magica, invece, indicherà al giocatore quanta energia è a
disposizione per i “superpoteri umorali”.
La povera Peach, per combattere gli sgherri di
Bowser, avrà a disposizione solo il suo fido parasole magico, che brandirà e
sventolerà come una sorta di spada. Molti nemici, comunque, potranno essere
eliminati col classico salto sulla zucca. Da segnalare, inoltre, una mossa
che proviene direttamente da Super Mario Bros. 2: riempiendosi d’aria, la
gonna della principessa le permetterà di fluttuare per alcuni istanti e
superare quindi baratri piuttosto importanti.
DONNE E PIATTAFORME, GIOIE E DOLORI?
Finalmente
anche le ragazze potranno godere di un proprio “Super Mario”. Un platform in
rosa, pieno di fiocchetti, zuccheri e canditi tenuto però assieme
dall’affidabile esperienza di Nintendo, non potrà che far felici milioni e
milioni di giocatrici, attirando nel vortice anche quelle occasionali, che
hanno saputo magari resistere al richiamo di Nintendogs.
Dopo aver provato la versione giapponese
(anche se non a fondo come avremmo voluto), possiamo già anticiparvi che,
anche se non siamo di fronte all’ennesima pietra miliare di Nintendo, il
titolo è riuscito comunque a stupirci e farci scappare più di un sorrisetto,
grazie alle simpatiche trovate che lo rendono un platform leggermente
diverso dal solito. Se Super Mario Sunshine ha rappresentato la
variante estiva e vacanziera di Super Mario 64, Super Princess Peach
sarà la variante in gonnella del mitico Super Mario Bros. Viva la
parità dei sessi, no?
A cura di
Carlo Terzano
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Sfondi e nemici
strizzano l'occhio al meraviglioso stile grafico di Yoshi's Island, come
potete notare osservare notando il capoccione della pianta piranha...
O la "piumosità" delle
ali di questo Para-Koopa...
Sarà cambiato il
protagonista, ma quest'ennesima avventura rimane comunque un piattaforma
vecchio stile... meno male!
Altri elementi del
paesaggio sono stati ripresi dai vecchi giochi di Mario: questo, per
esempio, proviene da Super Mario World.
Un laghetto ci separa
dall'altra sponda: che sia giunto il momento di bagnare le regali vesti?!
Questi nuovi Twomp
possono essere usati, all'occorrenza, come preziosi ascensori!
In basso potete notare
i classici Blocchi Uova di Yoshi's Island e di Yoshi's Story. Questo ci fa
dunque sperare in una comparsata del mitico sauro verde!
Ecco i quattro stadi
umorali che attraverserà Peach durante il gioco, a seconda di quello che le
capiterà. Ad ognuno corrisponde un super-potere ben preciso, vitale per
superare determinati enigmi. A cosa serva il parasole, invece, è in parte
ancora un mistero!
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