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  DOUBLE SCREENANTEPRIME DOUBLE SCREEN

GENERE: LABORATORIO MUSICALE

CASA PROD.: NINTENDO

DISTRIBUTORE: NINTENDO

N°GIOCATORI: INFINITI

MOD. ONLINE: NO

COLLEGAMENTO GC/GBA/DS: NO

VERSIONE PAL:

LINGUA VERSIONE PAL: ITALIANO

VERSIONE TESTATA: NTSC

SOLO SU DS:

USCITA VERS. PAL: FINE ANNO

USCITA VERS. USA: INVERNO

USCITA VERS. JAP: DISPONIBILE

ASPETTATIVA

5 STELLE SU 5!

Leggendo lo avrete capito: amiamo alla follia Electroplankton ma siamo comunque preoccupati: i giocatori occidentali, da sempre piuttosto restii a sciogliersi di fronte alle stramberie giapponesi, sapranno valutarlo come si deve? Non non ne siamo convinti: dimostrateci che stiamo sbagliando!

 

ANTEPRIMA DI: ELECTROPLANKTON

 

D’ORA IN POI AFFERRATE PER LA CODA UN IGNARO PESCIOLINO ED URLATEGLI NELLE ORECCHIE: “MUSICA, MAESTRO!”. IWAI SOSTIENE CHE CAPIRà

 

L’espressione “muto come un pesce” mai, come in questo caso, è risultata fuori luogo e persino non veritiera. Nell’universo del maestro Iwai, infatti, non solo c’è un’intera branca della vita marina che ama la musica ed i jingle, ma che può anche essere usata, se opportunamente “strofinata” con la stilo, alla stregua di un innovativo strumento musicale!

Scordatevi tutti i laghetti visti fino ad ora: stiamo per entrare in un mondo del tutto nuovo ed altamente evocativo.

 

NELLE PROFONDITà DEL MIO STAGNO, UNO SPARTITO!

Che il DS sia una console fuori dagli schemi, ormai è ben noto a tutti. Nessuno, però, avrebbe mai potuto partorire un gioco simile ad Electroplankton. Nessuno? Quasi…

Spiegare il concept che gira attorno ad un titolo del genere non è facile, così come non è facile descrivere quanto e perché sia coinvolgente e divertente. Un acquisto obbligato, in poche parole.

Electroplankton si compone di diverse “vasche” piene zeppe di vita. Ciascun acquario contiene una specie di plankton diversa dalle altre, caratterizzata da specifiche musicali proprie.

Abbiamo i Rec, per esempio: piccoli pesciolini su cui registrare la propria voce o brevi basi musicali, da intrecciare a loro volta con altri suoni e componimenti per mettere assieme, via via, un’architettura sempre più complessa e pronta a soddisfarci; i Lumiloop, speciali totani su cui far girare vorticosamente la propria stylus. Maggiore saranno veloci i vostri “massaggi” sui loro pancini, più forte sarà la musica che le bestioline emetteranno per ringraziarvi; Volvoice: la prova meno musicale e più giocabile del gruppo. Si parla nel microfono per creare delle onde sonore che vengono poi remixate in maniera diversa dalle dispettose creature che nuotano attorno. Si possono creare effetti piacevoli, ma l’impronta giocosa, in questo caso, è forte. Poi ci sono i Nanocarp: minuscoli pesciolini che navigano in branco. Toccare il touch screen significa agitarli e creare nel gruppo un piacevole scompiglio musicale. Come tante campane che rintoccano quasi contemporaneamente, anche i Nanocarp giocano sull’espansione del suono, sulla sua distorsione e sulla sovrapposizione alla presenza di altre onde di pari e diversa intensità per creare risultati inattesi. Marine-Snow: la forma di Plankton che attirerà soprattutto i giocatori dotati di buon orecchio. Forse è la vasca più impegnativa, visto che tirare fuori qualche bella melodia da questo branco dispettoso di pesci romboidali è difficile, ma sicuramente, una volta fattoci il callo, è anche una delle sessioni di gioco più divertente e pronta a regalare grandi soddisfazioni. Luminaria: lo spartito dei pesci. Così potremmo definire questa vasca ricolma di pesciolini che non aspettano altro che il vostro intervento per tuffarsi in un labirinto di frecce e viuzze. Intervenendo sulla loro direzione, si modifica il suono creato, proprio come se si stesse scegliendo la tonalità di una nota. Anche in questo caso ci vuole orecchio per tirare fuori qualcosa con cui intrattenere i propri amici. Insomma, ogni acquario contiene un diverso "strumento musicale", purtroppo non interagibile con gli altri pesciolini di differente natura, che però può adattarsi alla perfezione ai nostri gusti musicali, nati a seconda della situazione, dell'umore e così via...

 

PROFANI E MUSICISTI NUOTANO NELLE STESSE ACQUE!?

Non crediate che le specie di Plakton contenute nella cartuccia siano finite qui: all’appello, infatti, mancano ancora diverse famiglie dalle caratteristiche molto interessanti, che però visioneremo per bene il mese prossimo, quando sarà il momento di recensire il titolo del dottor Iwai.

Parliamo, ora, di un aspetto più importante: quanto può interessare un gioco che non è un gioco, ma che farà giocare i musicisti e non solo loro. Confusi? Ora tenterò di spiegarmi meglio…

Scordatevi livelli da superare, manze da salvare o punteggi record da raggiungere: Electroplankton non contiene nessuno di questi obiettivi. L’unico scopo del titolo è quello di sperimentare diversi approcci con la fauna del nostro acquario, giocando, accarezzando ed intrecciando le melodie e le progressioni che ne vengono fuori. Si accarezzano i pesciolini, si punzecchiano, si tormentano e a tratti viene persino voglia di dare loro una bella lezione, quando dispettosamente non rispettano i tempi o la traiettoria prevista, modificando la composizione che avevamo in testa. Si gioca con la musica, insomma, ed Electroplankton è uno strumento talmente sofisticato che può dare piacere tanto ai musicisti, quanto ai neofiti. I primi si divertiranno un mondo e non mancheranno di stupirsi di fronte alle possibilità messe in gioco dal titolo del dottor Iwai, i secondi, invece, dopo un timido approccio, scopriranno che i pesciolini altro non sono che la nostra stylus sul foglio bianco di Pictochat: strumenti da utilizzare a piacimento che si trasformeranno in qualcosa di gradevole a seconda del nostro estro creativo, della nostra bravura ma anche dell’umore. Al posto di una tavolozza vuota da riempire, questa volta Nintendo ci ha dato un timpano (il nostro e quello dei nostri amici, fidanzate, famigliari e così via) da allietare. Sperimentando e giocando, giocando e tormentando i nostri piccoli compagni di sessione.

 

LA FONTANA DEI SOGNI PERDUTI.

Un gioco senza obiettivi può essere virtualmente eterno? Electroplankton pare dirci di sì. Dalla fine di Giugno abbiamo in mano la versione Jap e, in più di 30 giorni di prove, sessioni e perfino piccole esibizioni, resta ancora la nostra scelta preferita quanto prendiamo in mano un DS. Ciò però non vuol dire che possa piacere a tutti, beninteso. Qui in redazione, infatti, più o meno tutti siamo appassionati di musica e più o meno tutti, da piccoli (e alcuni di noi ancora oggi) abbiamo suonato con passione uno strumento musicale. Insomma, forse non siamo le persone più obiettive da ascoltare quando si parla dell’interesse che un titolo come questo può stimolare nel giocatore medio, ma siamo sicuri che difficilmente ci potrà essere qualcuno tanto freddo ed impassibile a cui questo esperimento possa non andare a genio. Tra voi c’è forse qualcuno che odia la musica?

  A cura di Carlo Terzano

 

 

 

Le Nanocarpe sono le forme di vita più dispettose dell'intero stagno: si divertono a disturbare la musica che create toccando il pelo dell'acqua, producendo così un'orchestra di tanti piccoli suoni scoordinati ma, al tempo stesso, davvero orecchiabili.

 

 

 

 

 

 

 

 

Girate vorticosamente il vostro dito sul pancino di questi totani un po' troppo vivaci: esploderanno in una miriade di suoni che dovrete far combaciare con quelli emessi dagli altri presenti nella vasca. Preparatevi a sudare!

 

 

 

 

 

 

 

 

Questi "mouse" sorridenti sono in realtà dei pesciolini molto dispettosi. Si divertono, infatti, a campionare e distorcere i suoni che fate giungere al microfono del DS. Forse la vasca più giocosa e meno "professionale" di Electroplankton.

 

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Commento 
 

Massimo il compagnone - 11/08/2005:
Ma quale dott. Carlo!?! Vate Carlo, vorrai dire!!

Canterbha - 10/08/2005:
Ottima preview: poetica ed evocativa, dottor Carlo.

MarioLink- 10/08/2005:
Spero di poterlo provare prima di acquistarlo...

Mix84 - 09/08/2005:
Che gioco strambo: però mi avete incuriosito: possibile che sia così bello se non ci sono obiettivi?

Foreign17 - 09/08/2005:
L'articolo è molto bello, a tratti persino poetico.

Luca the best - 08/08/2005:
Ottimo lavoro raga: continuate così a tenerci informati!!!

Coppulo- 08/08/2005:
Sembra davvero bello e interessante!

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