ANTEPRIMA
DI:
THE LEGEND OF ZELDA PHANTOM HOURGLASS
SE IL GIOCO PIù ATTESO DI QUESTO E3 2006
è ZELDA TWILIGHT PRINCESS PER CUBO, ANCHE IL DS HA DALLA SUA UN LINK DAVVERO
AGGUERRITO!
La storia…
Correva
l’anno 2000, e in particolare era lo Space World, fiera estiva tenuta da
Nintendo: un video del nuovo Zelda per GC viene svelato. Un Link adulto
combatte col Ganandorf più cattivo mai visto, in un tripudio di poligoni e
dettagli: il pubblico impazzisce e l’hype cresce a 1000 con un filmato di
pochi secondi.
Esattamente 365 giorni
dopo, dopo un E3 senza grandi rivelazioni, l’amato Shigeru Miyamoto sale sul
palco della stessa sala che lo aveva osannato l’anno prima, per mostrare il
primo vero video di The Legend of Zelda per Game Cube. Shock.
Un video cortissimo,
Zelda è un bambino, la grafica è in cell shading e sembra di vedere un
cartone su Italia 1; le luci si spengono. Le reazioni contrastanti.
Gente che insulta ad
alta voce improbabili divinità, altri gridano dalla contentezza, una cosa è
sicura: la saga non sarà più come una volta. Il gioco si rivelerà come una
delle Opere più imponenti della storia videoludica, un affresco di arte e
fiamma poetica secondo solo a pochi.
Dopo questa
introduzione riguardo The Wind Waker, passiamo al vero oggetto della nostra
analisi: Zelda Ds o, come ormai saprete, The Legend of Zelda: Phantom
Hourglass.
…siamo noi.
Come
ormai molti di voi sanno, ora come ora è Eiji Aonuma a tenere il
timone della serie più amata, ma il Socrate videoludico può battere il
maestro. Si, perché
Phantom Hourglass
è molto di più di un semplice Zelda, è una nuova visione del sistema di
gioco, è una nuova interpretazione delle console portatili, credute fino ad
oggi le briciole del vero pasto.
Rimanere razionali
davanti al breve video distribuito da Satoru Iwata al recente GDC 2006 è
quasi impossibile: vedere trasportata uno delle pietre miliari del
videogioco in una console portatile può far commuovere.
Ma non è vero, ho
mentito: l’operazione svolta non è assolutamente una riduzione del capitolo
per Game Cube, e nemmeno una rivisitazione più curata di Four Swords:
no, è molto di più, l’incontro tra una delle perle più giocate su GBA con
l’arca di Noè Nintendiana.
Il gioco è
completamente in Toon-Shading, esattamente come nella versione casalinga, ed
è una gioia per gli occhi, bombardati da una grafica 3D inimmaginabile fino
ad oggi, implementata in un mondo 2D. Il nuovo e il vecchio si fondono: la
seconda generazione di software è iniziata, si salvi chi può.
The perfetc evolution.
Di seguito un passo tratto dall'intervista al nuovo padre della saga:
Eiji Aonuma (Nintendo): Vi posso dire che il gioco utilizzerà il touch
screen in maniera unica, permettendo la gestione di un nuovo sistema di
controllo mai sperimentato prima in un gioco di Zelda. Ritengo che
uno degli elementi principali della serie di Zelda sia sempre stato
il fatto di immedesimare sè stessi in Link nel mentre in cui compie azioni o
tocca oggetti. Questa volta il giocatore avrà la possibilità di
immedesimarsi completamente, tramite il touch screen, di toccare gli oggetti
che verranno trovati durante l'avventura.
Ma parliamo
dell’avventura vera e propia:
Lo schermo inferiore
sarà la porta verso l’incantevole mondo di Zelda: disegnare una clessidra
per aprire la porta, tratteggiare la traiettoria della nave nell’oceano o
quella del boomerang sembrano solo la punta di un iceberg immenso, che se
avesse incontrato il Titanic certamente non avrebbe fatto superstiti.
Lo svilupparsi della
storia è mostrato nello schermo inferiore, mentre in quello superiore sarà
visualizzata la mappa, ma i due schermi potranno scambiarsi i ruoli a
seconda delle necessità dettate dal gameplay.
Questo sembra basato
ancora una volta sull'esplorazione di dungeon pericolosi e pieni zeppi di
trappole, mostri e magnifici puzzle.
Per l’esplorazione del
proprio simulacro digitale nel mondo fittizio le news e i rumors si
rincorrono: chi dice che sarà usata la classica croce direzionale, chi il
pennino come in Animal Crossing Wild World. La funzione del microfono è
ancora misteriosa anche se, conoscendo Nintendo e la sua volontà di stupire,
non saremmo sorpresi di vedere nell’avventura uno strumento musicale
azionabile o influenzabile dal microfono.
Le speculazioni sono
tante, e il sasso scagliato da Nintendo durante il GDC farà parlare per
molto, o comunque fino all’E3 di maggio, appuntamento impedibile per
chiunque ami i videogame. Certamente verranno sviluppati nuovi dettagli e,
chissà, se i rumors riguardo a una possibile funzionalità on line non si
dimostreranno veritieri.
Il filmato mostra la
presenza di Navi, la simpatica fata già presente in Ocarina Of Time per
Nintendo 64 e sezioni in cui spareremo grazie a dei cannoni dalla nostra
nave a nemici di vario genere.
Teoricamente un
redattore non dovrebbe sbilanciarsi troppo in una anteprima, ma quando ci si
trova davanti una nuova avventura “Zeldosa” il cuore batte forte e il
bambino dentro di noi grida, trovando spazio nel nostro stanco cuore da
videogamer.
A cura di
Niccolò Ballerio
|
La caratterizzazione "à
la Wink Waker" appare da subito azzeccata. Peccato solo che la telecamera
inquadri sempre dall'alto l'azione, facendo assaporare poco le curate
ambientazioni 3D...
Una delle novità più
simpatiche di questo Phantom Hourglass risiede sicuramente nella possibilità
di appuntare brevi messaggi sulla mappa del touch screen.
Non mancheranno di
certo i boss giganteschi, come questo Octorok troppo cresciutello, da far
fuori a suon di bombe e boomerang...
...E le poetiche gite
in barca, Wind Waker docet.
Quando il gioco si fa
duro, basta portare a prua il nostro bel cannone per ingaggiare
combattimenti davvero furiosi!!
|