La rivoluzione informale e la digitalizzazione dell’immagine modificano il paesaggio mentale entrando in rapporto con la ricerca architettonica. Partendo dagli anni ’60 nuove teorie coinvolgono la bidimensionalità (superfici) ed influenzano l’architettura contemporanea. Robert Venturi vede nel DECORATED SHEI la chiave della produzione dell’architetto sottolineando gli aspetti di superficie e di decorazione. Teoria chiaramente inaccettabile. Il dibattito architettonico verte nel senso profondità e superficialità, le varie forme di rilevazione il piano e le nuove superfici. Jean Nuovel tratta la superficialità come superficie, Herzog e de Meron hanno approfondito il rapporto tra superficie e ricerca architettonica. Altri, come Toyo Ito, trattano la superficie come uno schermo fatto di pixel.