PremessaOn.gif (713 byte) DepuratoreOff.gif (771 byte) LiquameOn.gif (860 byte) FanghiOn.gif (813 byte)
    

HOME

 

Pensate ad una goccia di acqua sporca, una goccia di liquame di fogna.

Questa goccia, partita da chi sa quale zona della città o del comprensorio attraverso la rete delle fognature grandi e piccole, per caduta naturale, cioè scendendo sempre per effetto della gravità, giunge fino al depuratore.

Dove ha inizio il suo viaggio verso la pulizia.

Una cosa importante: cosa contiene una goccia di liquame? Se aveste un microscopio a disposizione potreste vederlo anche da soli. In una goccia di liquame c’è una parte di acqua potabile, una parte di acqua piovana, una certa quantità di materiali inorganici (sabbia, residui di olii minerali ecc.) e una parte molto più grande di materiali organici. I materiali organici sono gli inquilini più interessanti di una goccia di liquame. Ve ne presento alcuni nella figura a fianco.

Guardateli bene. Essi possono essere molto pericolosi per la nostra salute ma se li si prende per il verso giusto possono essere anche di grande utilità.

 

microorg-1.gif (88243 byte)

All'inizio della formazione del fango attivo o in condizioni di scarsa aerazione incontreremo le amebe (1), nella fase più avanzata di sviluppo le flagellate (2), che poi cederanno il posto ai protozoi, salvo in casi speciali di scarichi industriali. I primi ad apparire tra i protozoi saranno paramecium (3) e lionotus (4), segno di un'anaerobiosi mediocre a valori di ossigeno disciolto tra 0,5 ed 1 ppm. Le forme più evolute sono vorticella (5), aspidisca (6), stilonichia (7), euplotea (8), segno di condizioni eccellenti, da conservare con ogni mezzo. Meglio ancora se le vorticelle sono legate (5a). L'aspidisca e la stilonichia sono molto vive e difficili da seguire, ma belle sia per la forma sia per il messaggio che portano.

I protozoi, caratteristici delle acque industriali, sono opercularia (9) ed epistilis (10). Gli organismi filamentosi (sferotilus e simili, 11) sono assolutamente inopportuni, in quanto segno di scarsissima aerazione e di pericolo di "bulking" (rigonfiamento) del fango, soprattutto se accompagnati, da un indice di Mohlman troppo alto.

Riepilogando: in una goccia di liquame c’è una parte liquida ed una parte, diciamo, solida che chiameremo fanghi. Il processo di depurazione consiste nel separare la parte liquida dalla parte solida, come adesso vi spiego prendendo come esempio l’impianto di depurazione di una città di cospicue dimensioni: Bologna. Questo processo avviene in due cicli paralleli e contemporanei: il ciclo delle acque sporche e il ciclo dei fanghi attivi.

 

Schema.gif (26855 byte)

Pagina precedente

Pubblicazione a cura della direzione dei servizi d’informazione e relazioni pubbliche del comune di Bologna – p.zza Maggiore 6
Webmaster - BB.Online - Apr. 2001

Pagina successiva