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Pantelleria l'isola più enigmatica del nostro paese

Città di Pantelleria
Roccia dell'Elefante

La perla del Mediterraneo. Pantelleria è la più grande isola satellite della Sicilia, chiamata Còssyra dai greci, conolizzata dai fenici che la dotarono del porto e divenne scalo marittimo tra l'Africa e la Sicilia.
Fu contesa dai cartaginesi e dai romani durante le guerre puniche, successivamente fu conquistata dagli arabi che diedero nuovo impulso all'agricoltura.
Durante la seconda guerra mondiale l'isola ebbe importante funzione come controllo del Canale di Sicilia e fu ripetutamente bombardata dagli Alleati.

Unica al mondo. 55 miglia separano Pantelleria dalla costa siciliana; siamo quindi più vicini alla Tunisia che all’Europa. Le bellezze naturali unite alle asperità geologiche, le misteriose testimonianze storiche e gli squisiti vini passiti tratti da uva zibibbo, gli splendidi fondali subacquei e l’assenza di spiagge, i capperi e i fichi d’India, le terme e i sesi (costruzioni di cui ancora non si sa quanto si vorrebbe), i vulcani e i

Caratteristiche tipiche del Dammuso pantesco

dammusi, le cuddìe, le grotte e i faraglioni: che altro? Forse la ricotta, i dolci, la menta, il miele, le marmellate, ma anche la scarsa attitudine alla pescosità dei suoi abitanti (più dediti alla pastorizia e all’agricoltura). Tutto questo, e non solo, è Pantelleria:
la "Perla Nera" del Mediterraneo, per via del colore della lava punteggiato dal verde della vegetazione. Non la dimenticherete più.

L'isola di Pantelleria è nota per le coste frastagliate caratterizzate dalla presenza di varie grotte e promontori e per il mare cristallino che la bagna. Nata grazie all'attività millenaria di un vulcano sottomarino, è caratteristica per l'alternanza dei vari colori che essa presenta, a partire dal nero della pietra lavica che la forma, al verde tipico della vegetazione mediterranea che essa contiene e il blu del suo mare. Ha varie spiagge e località marittime come "Bue Marino", "Campobello" e la costa rocciosa di "Cala Cinque Denti".


Castello Barbacane

Un tempo carcere, il Castello Barbacane è stato per anni in stato di completo abbandono.
Massiccia struttura di pietra nera lavica, di antica origine.
Finalmente un appropriato restauro nel 700 lo ha reso nuovamente visitabile.

Montagna Grande
con i suoi 836 metri, è per decine di chilometri, il punto più alto del Mediterraneo Centrale.
Questa caratteristica l'ha resa strategicamente importante: dalla sua cima si poteva controllare tutto il movimento che avveniva nel tratto di mare che collega l' Africa all' Europa. E' per questo motivo che Pantelleria fu probabilmente abitata fin dal mesolitico.

Gli Arabi ne riconoscevano la possibilità per meglio innalzarsi verso Allah, così essa
viene considerata Montagna Sacra e chiamata Sciaghibir: grandiosa, eccezionale, meravigliosa.Alla montagna è legata la leggenda della Tempesta di W. Shakespeare.

E’ una località costituita dai resti di un antico edificio vulcanico (a conferma della natura geologica dell’isola) e dalle sue 24 cuddìe (colline, in arabo), crateri circostanti non più in attività.
Ricoperta da boschi e foreste di lecci e di pini (marittimo, d'Aleppo), con specie botaniche singolari ed uniche, la Montagna Grande è il cuore della Riserva Naturale Orientata dell' Isola di Pantelleria.
Si può considerare uno degli ultimi paradisi naturali mediterranei, formata circa 35.000 fa, per innalzamento del blocco trachitico circondante il cratere del Gibele.

Il lago di Venere

Il lago di Venere

Un autentico centro di benessere a
cielo aperto è questo lago a forma di cuore, a Cala Gadir. In questa conca di mezzo chilometro di diametro sgorgano acque terapeutiche tra i 30 e i 50 gradi.
La sorgente più interessante, posta a circa 6 Km dall'abitato. È un incantevole lago dalle acque verdi, all'interno di un cratere e ha un diametro di mezzo chilometro. Nella sua parte occidentale ospita una sorgente sulfurea che viene alimentata da caldarelle che ne
rendono l'acqua calda.

Nei pressi si trovano inoltre i resti di un santuario cartaginese.
Il suo nome porta alla mitologia che narra che qui la dea Venere si riflettesse per confrontare la sua bellezza con quella di Psiche, sua rivale in amore.

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