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è uno dei principali pittori francesi del periodo Postimpressionista;
la sua elaborazione
di un metodo concettuale di rappresentazione rappresentò un punto
di riferimento per
l'arte del XX secolo.
Nasce
a Parigi nel 1848,e morì a
La Dominique nelle isole
Marchesi nel 1903. Da parte di madre aveva ascendenti
peruviani,
e da ragazzo era vissuto per qualche anno a Lima; a ciò
si può
far risalire il suo amore per l'esotico e il suo desiderio d'evasione
da un mondo troppo civilizzato. Passò qualche tempo in seminario,
a 17 anni divenne marinaio ed entrò nella flotta brasiliana per
poi
lasciarla nel 1871.
Inizialmente per vivere fà lo speculatore di borsa, in seguito
divenne impiegato presso una banca e si fece una famiglia,
sposandosi con una Danese.
Nel frattempo scopre la sua vena artistica, aveva cominciato a dipingere
da dilettante, ispirandosi soprattutto a Pissarro, a
cui
infatti vagamente si ispirano alcuni paesaggi esposti per la prima volta
nel 1880. L'anno successivo, alla mostra degli indipendentisti, un suo
Studio di nudo attrasse l'attenzione
di Huysmans, dal quale fu lodato. Da quel momento, la passione di Gauguin
per la pittura crebbe al punto da fargli abbandonare nel 1883 l'impiego,
quindi la famiglia, per darsi a dipingere con la massima dedizione, e
anche con violenta polemica ad oltranza, in
conflitto non solo artistico, ma sociale, con il mondo e le consuetudini
borghesi.
Come
tutti gli artisti degli ultimi decenni dell'800, dopo un primo contatto
con
l'impressionismo, cerca una propria strada, favorendo la libera espressione
di se stesso.
In un primo momento il suo linguaggio pittorico si affida esclusivamente
alla suggestione
della linea di contorno evidente e del colore piatto. Come ad esempio
nel Cristo giallo,
dove tutto è semplificato. In primo piano la croce lignea marrone
con l'uomo crocifisso
giallo. Sul davanti, in cerchio, tre contadine bretoni, vestite di blu.
I monti e i prati,
divisi in strisce orizzontali e punteggiati dalle macchie rosse degli
alberi, sono gialli.
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Cristo
Giallo |
L'artista
geniale e ribelle tronca ogni legame con la società borghese. Deluso
dalla civiltà corrotta e materialistica abbandona il lavoro e la
famiglia per fuggire in luoghi solitari e selvaggi (Bretagna e Polinesia)
alla ricerca di un mondo incontaminato
e puro. Il periodo bretone, che fu felice e fecondo
(Le Christ jaune, La lutte de Jacob avec l'ange,
La belle Angele), fu interrotto nel 1888 da un soggiorno ad Arles
in Provenza, dove si trovava da tempo Van Gogh, il quale
insisteva perchè lo raggiungesse. Ai fini dell'arte l'influsso
reciproco non
fu grande, né tantomeno positivo. Dopo avere trascorso un breve
periodo ad Arles (1888) con Vincent van Gogh, Gauguin
abbandonò sempre più l'arte imitativa a favore dell'espressività
attraverso
il colore. Nel 1889 Gauguin ebbe contatti con i simbolisti. Nel 1891 partì
per la lontana Thaiti; al
ritorno in Francia tornò per qualche tempo a Point-Aven onde poi,
nel 1895, tornare definitivamente a Thaiti. Gli anni dopo il 1890 furono
i più fecondi per
la sua arte, a cui risalgono le opere più celebri: Ragazza
di Thaiti.
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Ragazza
di Tahiti 1892 |
Dal
1891 visse e lavorò a Tahiti, una delle tappe piú significative
dei suoi numerosi
spostamenti che lo portano fra l'altro a Panama, dove lavora alla costruzione
del canale;
in Martinica dove la sua tavolozza diviene piú vivace e si attenuano
i chiaro-scuro.
Il Perú, Giava e l´Oriente lo spingono a cercare una civiltá
ancora innocente. Il 9 giugno
del 1891 sbarca a Papeete dove viene soprannominato taatavahine (uomo-donna)
dagli abitanti, colpiti dai suoi capelli lunghi che si fa tagliare per
frequentare, con appropriati costumi coloniali bianchi, i circoli degli
europei dell´isola. Durante questo primo soggiorno dipinge nel 1892
Nafea Faaipoipo e Ia orana Maria, una
delle tele piú ambiziose del
periodo. Due anni dopo gravi problemi di salute lo costringono a rientrare
in Francia.
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Nafea
Faaipoipo - "Quando ti sposi?" |
Ia
orana Maria - "Vi saluto Maria" |
Il
secondo soggiorno a Tahiti inizia nel 1895, ma il paradiso perduto é
ormai contaminato
dalla civilizzazione e nel 1901 Gauguin decide di partire per un paese
piú semplice, nelle
isole Marchesi, dove incita gli indigeni alla rivolta contro la corruzione
degli amministratori coloniali. Nel 1902 le sue condizioni si aggravano
e scrive agli amici che vuole rientrare in patria, ma la sua fama non
gli giova e muore in Polinesia, a Atuana, l´8 maggio del 1903,
a causa di un probabile attacco cardiaco.
Frasi
famose su Gauguin:
Disse di lui una volta Camille Pissarro: "Gaugin è un terribile
affarista, almeno nelle intenzioni...."
"Odio
profondamente la Danimarca, i suoi abitanti, il suo clima..."scrisse
Gauguin,
quando trasferitosi a Copenhagen, una mostra dei suoi quadri suscitò
tale scandalo da
essere sospesa immediatamente.
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