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Edgar Degas


Nasce a Parigi il 19 luglio 1834 dal banchiere Pierre Auguste Hyacinthe
De Gas
(questa è la versione esatta del cognome dell'artista).


Tra tutti i pittori impressionisti è quello che conserva la maggiore originalità e distanza dagli altri. I suoi quadri non propongono mai immagini di evanescente luminosità ma rimangono ancorati ad una solidità formale assente negli altri pittori. Ciò fu, probabilmente, originato dalla sua formazione giovanile che lo portava ad essere
un pittore più borghese degli altri. Degas era infatti figlio di un banchiere e compì, a differenza di altri suoi amici, regolari studi classici. Viaggiò molto in Italia, suggestionato dalla pittura rinascimentale di Raffaello e Botticelli.

Contemporaneo e amico degli impressionisti, Degas si distinse
per lo stile e la scelta dei soggetti. Nel 1862 realizzò il suo primo quadro che lo rese
famoso: «La famiglia Bellelli».

La famiglia Bellelli

In esso raffigura la famiglia della sorella sposata ad un fiorentino di nome Bellelli.
Nel quadro compaiono il marito, la moglie e due figlie. L’inedito taglio compositivo, insieme
ad una precisa introspezione psicologica dei personaggi, ne fanno un’opera di un realismo
e di una modernità che addirittura anticipa alcune delle successive conquiste di Edouard Manet.

Negli anni successivi iniziò ad uscire dal suo ambiente borghese per frequentare il Café Guerbois dove strinse amicizia con Manet e gli altri pittori che avrebbero formato il
gruppo degli impressionisti. Fu tra i fondatori del gruppo e fu proprio egli ad organizzare
la mostra presso il fotografo Nadar. E partecipò a tutte le otto successive mostre impressioniste, tranne quella del 1882.

Ballerina dal Fotografo - 1895
L'etoile - 1878

Tra i suoi soggetti preferiti ci sono le ballerine, (che costituiscono un tema del tutto personale), e le scene di teatro. Anche in questo, Degas coincide con l’impressionismo:
la scelta poetica di dar immagine alla vita urbana, con i suoi riti e i suoi miti, a volte
borghesi, a volte bohemiène. Nelle tele di Degas le ballerine sono protagoniste non solo
quando sono in scena, ma anche in momenti meno "ufficiali". A loro dedica non solo decine
di tele ma anche numerose statue divenute anch’esse famosissime. In questa sua
tematica sono diversi i punti interessanti: innazitutto la ricerca della grazia espressa
dalla fanciullezza delle ballerine, quindi l’espressione del movimento ed infine lo studio di inquadrature nuove.

Dal 1898, a causa di gravi problemi alla vista, smette quasi di dipingere e si dedica alla scultura modellando statuine di cavalli in movimento, ballerine in varie pose e altri soggetti;
la sua scultura più importante è certamente Ballerina di quattordici anni, del 1890, in cui affronta il problema della scultura polimaterica. Una curiosità della sua produzione è la serie
di schizzi, studi, monotipi, disegni e litografie che hanno per tema il mondo delle prostitute e delle case chiuse, opere distrutte dal fratello Réné, dopo la morte dell’artista, ad eccezione delle poche tavole che Degas cedette all’editore Vollard per illustrare La Maison Tellier di Guy de Maupassant e Les Mimes des courtisanes di Pierre Louys. Un aspetto interessante è anche quello di Degas collezionista, che mise insieme più di cinquecento
dipinti e cinquemila tra disegni e stampe (ma non ebbe mai niente di Monet che liquidò
come un “puro decoratore”). Degas morì quasi del tutto cieco nel 1917.


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