I MUSEI DEL COMELICO

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Info

Museo Paleontologico DANTA

Sede - La struttura museale è ospitata nell'edificio del "Centro Turistico Dantino"
Responsabile: Sig.ra Fernanda Donadon

Gli obiettivi didattici e la caratteristiche del Museo "Le Radici della Vita"... esposti nella comunicazione del Comune di Danta di Cadore ai responsabili delle scuole di ogni ordine e grado
(che pubblichiamo di seguito)

Altre notizie sul Museo...

Inaugurato il 15 agosto 2008, nasce grazie all’idea del ricercatore veneziano Bruno Berti, che da molti anni compie le sue ricerche naturalistiche a Danta di Cadore: proprio qui decide di realizzare una
sede didattica in cui ripercorrere le tappe fondamentali dell’evoluzione della vita sul nostro pianeta.
La sala accoglie al suo interno numerosi pezzi appartenenti alla collezione paleontologica privata
del Professore Berti e pregiati reperti donati al museo dal Centro Studi Ricerche Ligabue di
Venezia, che ha anche contribuito alla realizzazione museale. L’allestimento, portato a termine dal
naturalista mestrino Giancarlo Scarpa, raccoglie per la maggior parte fossili vegetali e animali
recuperati in varie zone del mondo (Messico, Slovenia, Marocco, Sud America, ecc.), oltre a una
descrizione dei vari processi di fossilizzazione, dell’inizio e del successivo sviluppo della vita.
La sede museale è principalmente destinata a gruppi di scolaresche per le quali vengono
organizzate delle lezioni didattiche affiancate a laboratori.

Il museo vanta un reperto sicuramente eccezionale: un cucciolo di dinosauro appartenente al genere Psittacosaurus, colto dalla morte in posizione accovacciata e sorprendentemente completo in ogni sua parte anatomica.
Le eccezionali condizioni di conservazione hanno permesso di ipotizzare le cause che lo portarono alla morte e di ricostruire i probabili ultimi momenti della sua vita. Infatti, il reperto si presenta in posizione accovacciata, come di riposo. In un fossile eccezionalmente le ossa si presentano  in connessione anatomica come in questo caso, il che significa che, dopo la sua morte, non sono intervenuti predatori o eventi geologici a scomporne il corpo. Il fossile presenta evidenti tracce di una predazione subita; infatti, alcune costole sono sconnesse ed è lecito supporre che proprio in quel punto abbia subito una grave ferita. Una volta sfuggito al suo aggressore, nascosto in qualche anfratto, per lui è giunta la morte. Successivamente il corpo è stato protetto da finissimi sedimenti fluviali che l'hanno ricoperto e conservato perfettamente. Questo genere, che prende il nome dall’aspetto singolare del suo cranio e dalla forma del becco, che ricorda quello di un pappagallo, è vissuto all’inizio del periodo Cretacico, circa 110 milioni di anni fa, nell’Asia orientale ed è il più antico Ceratope conosciuto.
Era un erbivoro bipede, lungo due metri, che possedeva delle lunghe zampe posteriori e zampe anteriori corte e forti adatte ad afferrare le fronde dei vegetali coriacei con cui si nutriva e poteva rizzarsi sugli arti posteriori per sfuggire, correndo, ai molti predatori. Gli occhi e le narici erano posizionate nella parte superiore del cranio e la lunga coda controbilanciava la parte anteriore del corpo quando si rizzava sulla parte anteriore per correre. In alcuni fossili di Psittacosauro si sono rinvenuti, nella cavità gastrica, dei piccoli sassi lisci, detti gastroliti, che aiutavano lo stomaco nella macerazione dei vegetali, né più né meno di come usano fare alcune specie di uccelli attuali.

CONTATTI  e altre info
Sito web
: http://www.cadore.it/danta/museo/home.html
Per prenotazioni visite al museo:
Tel. Comune di Danta: 0435.650072
Tel. Fernanda Donadon, responsabile del Museo: 3461838717
E-Mail: comunedanta@cadore.it




Il depliant di presentazione della cellula museale
(clicca sulle immagini per ingrandirle)

 
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