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Il Paradigma ad oggetti

Queste pagine sono tratte dagli appunti della professoressa Dattolo docente del corso di linguaggi di programmazione I istuito per il corso di laurea in Infromatica alla facolta di scienze informatiche dell'Università Federico II di Napoli

Il paradigma ad oggetti nasce dalla volontà di voler simulare situazioni reali. Il paradigma ad oggetti si distingue per vari aspetti dal paradigma imperativo, ma soprattutto il processo di computazione non è caratterizzato dall'esecuzione linerare delle istruzioni ma da una successione di messaggi e risposte da parte degli oggetti che formano il programma. Gli oggetti hanno determinate proprietà e operazioni che abbiamo definito noi, ed essi possono comunicare tra loro. Un oggetto può far eseguire una operazione da un altro oggetto se non può farlo da solo.

Gli oggetti sono creati come istanze di un tipo di oggetto definito di partenza che chiamiamo classe. Prima si crea la classe con tutti i suoi attributi e operazioni e poi per avere un oggetto si usa il metodo New per creare un'istanza della classe. L'oggetto erediterà dalla classe tutti i suoi metodi ed i suoi attributi.

Ma torniamo a parlare in generale del paradigma ad oggetti e vediamo quali sono gli elementi fondamentali che lo compongono: Oggetti, Messaggi,Metodi,Classi.

Dopo aver letto ciò che compone il paradigma ad oggetti osservate le differenze tra il paradigma ad oggetti ed il paradigma imperativo.

 

Introduzione
Componenti
Proprietà
 
     
       
           

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