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4° Motocavalcata dei Cigerani
8 Giugnio 2003 (Lucca)

clic per ingrandireIl 8 giugno si è svolta a Fosciandora, in provincia di Lucca, la 4° Motocavalcata dei Cigerani organizzata dall’Associazione Motociclistica il LEONE.
La manifestazione è molto conosciuta nella zona, dove non mancano gli enduristi, e di solito ben organizzata.
Quest’anno, purtroppo, la manifestazione non è riuscita come avrebbe dovuto, forse a causa del giorno scelto per lo svolgimento della medesima, visto che in questa data molti atleti che gli anni passati coglievano l’occasione per svolgere un fruttuoso allenamento tra una gara e l’altra, quest’anno erano impegnati a Perugina (Castiglion Fosco – Perugina) nella prove nazionali TR. Italia TR. Toscana TR. Umbria e nel trofeo Motorelli Italia, della Lega Motociclistica UISP, ciò a portato a un limitato numero di partecipanti e si sa che in queste manifestazioni più si è numerosi e meglio è.
Il ritrovo era organizzato alla chiesa del paese di Fosciandora in una splendida cornice tipica dei paesini della Garfagnana con uno splendido paesaggio sulla valle di fronte e già al ritrovo si capiva che qualcosa non andava, a parte le poche presenze, l’organizzazione dava l’idea di una cosa improvvisata o di una semplice uscita con gli amici sui sentieri più volte battuti.
Le inscrizioni si facevano al bar del paese dove si poteva anche decidere di pranzare, al termine del giro organizzato, con una piccola quota di soli 10€. Nel pacchetto d’inscrizione, di soli 14€, era compresa la ormai consolidataclic per ingrandire maglietta ricordo con gli sponsor dell’occasione.
Cosi dopo aver attaccato il numero sul mezzo eravamo finalmente pronti a intraprendere il giro organizzato che prevedeva un circuito chiuso da percorrere due volte, trepidanti abbiamo avviato il motore e via….. ma un momento dove si va? O meglio da dove si comincia?
Che domande basta chiedere e tutti i tuoi dubbi saranno soddisfatti, cosi dopo una domanda e qualche tornante d’asfalto ecco che troviamo l’imbocco della mulattiera ben segnalata che fa iniziare il nostro giro.
I primi passaggio sono semplici ma il terreno diventa subito abbastanza tecnico passando da un fondo di terra compatta a una pietraia polverosa parecchio ripida e instabile, il posteriore perde grip alzando parecchia polvere mentre l’anteriore comincia a balzellare su numerose pietre appuntite. In alcuni punti molti piloti sono costretti a scendere dalla moto e spingere il mezzo in salita, decisamente un primo tratto interessante dove potersi divertire e scaldarsi adeguatamente.
Ora, però, iniziano i primi problemi, già al primo incrocio non è ben chiaro la direzione da prendere, sono presenti diversi segnali, ma niente di chiaro, in ogni caso ambedue le strade portavano sullo stesso tratto d’asfalto quindi poco male, ma ecco che ora le cose si complicano le segnalazioni sul percorso sono del tutto assenti o insufficienti siamo spesso costretti a fermarci per fare il punto della situazione e non è semplice senza neanche una cartina per capire dove siamo e dove dobbiamo andare. Ci ritroviamo in una specie di campo d’allenamento con salti e ogni tipo di passaggio dal più semplice al più complesso con tratti veloci e passaggi nel bosco eravamo in mezzo al CIOCCO dove vengono organizzati corsi di enduro con FASOLA e altre manifestazioni. Finalmente incontriamo alcuni organizzatori, impegnati nella sorveglianza del percorso e ci danno indicazioni sul come proseguire in nostro giro e la clic per ingrandire cosa va meglio ma ci perdiamo di nuovo e più volte, i sentieri diventano un labirinto quando ti trovi in un posto nuovo per carità la strada di casa si trova sempre con un po’ d’impegno ma se devo essere pervaso dai bubbi in ogni curva e magari correre il riscio di imbattermi in un sentiero sbagliato che finisce nel nulla o peggio a casa di qualcuno, non pago una quota di inscrizione, vado semplicemente a cercare a cercare strada nuove nei dintorni di casa senza sbattermi a caricare la moto sul furgone e magari farmi anche una fraccata di chilometri.
Al termine del primo giro ci viene offerto un goccio di grappa dallo staf e cosi il nervoso diminuisce ma il giudizio sull’organizzazione di quest’anno non è certo positivo. Le voci che circolavano tra i piloti dicevano che molti segnali erano stati tolti e strappati da chi sa quale vandalo o sabotatore; tuttavia l’organizzazione non si è preoccupata di risistemare il percorso per i piloti che ancora dovevano intraprenderlo, semplicemente si sono limitati a dare indicazioni a voce, meglio che nulla ma dal mio punto di vista non basta.
Anche la scarsa partecipazione è stata causa di disagio dato che non incontrando nessuno sul percorso non si può fare comunella con gli altri partecipanti e magari darsi una mano lun laltro.
Tutto questo poteva essere evitato con un paio di accorgimenti pratici; Con un giro di ricognizione preventivo prima della partenza, che verificasse il corretto posizionamento della segnaletica e ponesse rimedio la dove era stata tolta o spostata; Con la consegna all’inscrizione di una cartina del percorso, magari anche fotocopiata, come già fanno in numerosi motoraid, non è la soluzione ma aiuta.
Con questo non voglio condannare l’Associazione Motociclistica il LEONE che ha organizzato il tutto ma spronarli a organizzare meglio le loro manifestazioni in futuro, come gia ho fatto a voce al pranzo post-tour, visto che i posti sono belli i percorsi impegnativi e interessanti del resto si impara sempre dai propri errori.
Sono convinto che facendo frutto di questa esperienza e del disappunto di numerosi rider l’anno prossimo questo sarà uno dei motoraid meglio organizzati.

Autore Giorgi Riccardo

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