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COME SI GUIDA OGGI UNA
MOTO DA CROSS

 Parte Prima
di Giovanni Gulmanelli
articolo pubblicato sul numero di Febbraio 1985
della rivista "MOTOCROSS"


Il motocross nella sua "evoluzione"


Supponiamo di poter analizzare, per mezzo di alcuni filmati, il
comportamento di "guida" nel suo continuo variare, di anno in anno
progressivamente fino ad oggi, di un conduttore "professionista" all'apice
della sua carriera sportiva nella specialità del motocross.
Un particolare evidente che notiamo, é il progressivo incremento dei
risultati agonistici, migliorati col passare delle stagioni. Noi ex
conduttori conosciamo questo fatto importante; esso é frutto dell'esperienza
assimilata nel tempo, sappiamo che ciò porta ad una infinità di sviluppi di
ordine tecnico-tattico e con questi avviene il miglioramento della
prestazione sportiva.
Se osserviamo attentamente quei filmati notiamo un altro elemento
interessante: col passare del tempo, a poco a poco la motocicletta é
cambiata nel suo aspetto e questo particolare ha determinato un
"comportamento" diverso da parte del conduttore durante la guida. Infatti,
da qualche anno é in atto un progressivo sviluppo tecnico del mezzo
meccanico nel suo insieme, come ad esempio il vistoso aumento della "corsa"
nelle sospensioni coi vantaggi di una migliorata stabilità, il miglioramento
dell'utilizzo del propulsore ai "bassi regimi", l'incremento della potenza
massima, ecc. Alcune di queste modificazioni hanno portato gradualmente al
cambiamento parziale dell'assetto di guida, tanto che il "nostro" conduttore
senza rendersene conto, ha anch'egli nel tempo modificato in parte alcuni
aspetti del gesto di guida per adeguarsi alle mutevoli esigenze di
conducibilità del motociclo (evoluzione della tecnica di guida).
Terminiamo questa considerazione, che ci é servita ad illustrare il "filo
conduttore", tramite il quale cerchiamo di aprire uno spiraglio che porti a
focalizzare il concetto sulla "guida" moderna per il fuoristrada (quando
riapriremo il discorso sulla tecnica di guida...).
Un altro importante fatto si sta verificando ultimamente in Europa, grazie
all'iniziativa di alcuni tra gli organizzatori del settore e sponsor,
impegnati nella ricerca di nuove formule in grado di offrire sempre più
spettacolo, col fine di attirare masse sempre maggiori di spettatori: la
nuova specialità del motocross "indoor". Riteniamo opportuno sottolineare
l'importanza di tali riforme organizzative, perché proprio tramite questo
nuovo tipo di manifestazione il nostro sport tira una "boccata d'aria"
innovatrice.
É con la pratica di questo nuovo motocross (anche in allenamento) che il
giovane conduttore stimola maggiormente le proprie ."capacità" tecniche e
fisiche, mediante lo sviluppo delle quali é portato in breve tempo a
compiere notevoli progressi (vedi i progressi conseguiti in questi ultimi
cinque anni dai conduttori americani).
Ora che abbiamo intavolato il discorso sulle innovazioni, é bene annunciare
un'ultima novità riguardante gli allenamenti in moto. Noi istruttori della
FMI, coadiuvati da esperti in materia di ricerca applicata allo sport
(ricerche che si occupano del rendimento funzionale degli atleti, attraverso
lo studio degli aspetti fisiologici, biomeccanici e biochimici), abbiamo
studiato alcuni comportamenti "anomali" dei nostri atleti durante gli
allenamenti in moto. Attraverso tali studi abbiamo sperimentato e reso
pratico un programma di allenamento specifico valido per lo sviluppo delle
capacità psico-fisiche dell'atleta.
Nell'intento di migliorare la prestazione sportiva, inevitabilmente si
arriva allo sviluppo del rendimento agonistico nei nostri piloti Questo
nuovo "programma" propone (in buona parte) líaggiornamento delle precedenti
metodologie (ne parleremo in seguito nell'esempio di allenamento specifico).
Per rendere comprensibile a tutti ciò che diremo su tale programma (vi sono
termini non usati comunemente) é meglio chiarire formulando alcune
definizioni:
* RIPETIZIONE = varie ripetizioni compongono la serie;
* SERIE = più serie compongono la seduta;
* SEDUTA = nella seduta é compreso il lavoro di: riscaldamento seguito
da lavoro di addestramento, oppure dall'allenamento (lavoro effetuato in un
periodo della giornata). Si possono fare anche due sedute in un giorno,
purché intervallate da una lunga pausa. (almeno un'ora);
* MICROPAUSA = tempo che intercorre tra una ripetizione e l'altra;
* MACROPAUSA = tempo che intercorre tra una serie e l'altra;
I fondamentali per il motocross
I fattori limitanti la prestazione agonistica del giovane conduttore
praticante il motocross, rispetto alla prestazione "tipo" dell'esperto
professionista (campione), sono principalmente tre:
1° CAPACITÀ TECNICA = destrezza nella guida della moto nell'affrontare le
varie difficoltà sui terreni di diversa natura e con qualsiasi condizione
atmosferica.
2° CAPACITÀ ATLETICA = resistenza allo sforzo prolungato, nella pratica
dell'attività sportiva specifica.
3° CAPACITÀ PSICO-FISICA = concentrazione, sensibilità, riflessi,
determinazione, velocità.
Di fronte ad ognuna di queste voci "fondamentali" elenchiamo quali sono i
fattori determinanti per lo sviluppo di codeste qualità, già coesistenti
allo stato "grezzo", nel giovane atleta conduttore .
CAPACITÀ TECNICA
Per svilupparla si dovranno effettuare esclusivamente addestramenti sulla
tecnica di guida, nei vari settori della pista (partenza, curva,
salto,ecc.). Compiere il corretto gesto tecnico al momento giusto nel luogo
giusto (appropriatezza del gesto). Compiere diversi gesti tecnici in rapida
successione, oppure in modo simultaneo (coordinazione dei vari gesti).
Sensibilità nel distribuire il peso del corpo sulle staffe in modo omogeneo
(laterale e longitudinale). Arrivare a compiere vari gesti senza pensarci,
con spontaneità e rapidità (automatizzazione del gesto tecnico). Evolversi
perfezionando la tecnica di guida e successivamente renderla personalizzata
(stile).
CAPACITÀ ATLETICA
Per svilupparla si dovrà lavorare in palestra (esercitazioni generali e
speciali). Resistenza generale o di base. Mobilità articolare e
coordinazione motoria. La esercitazione generale è importante per la
preparazione di base e si fa anche all'inizio del lavoro come riscaldamento.
Resistenza allo sforzo prolungato nei tre settori muscolari particolarmente
interessati alla pratica della nostra specialità sportiva (esercitazioni
speciali per resistenza lattacìda).
CAPACITÀ PSICO-FISICA
Per svilupparla si dovranno effettuare esercitazioni atte a stimolare i
riflessi del conduttore e migliorarne i tempi di reazione. Lavoro di
allenamento su diversi tipi di terreni e con le varie condizioni
atmosferiche (esercitazioni specifiche, a tempo, col massimo impegno psico-
fisico), con la massima rapidità. E con l'esperienza accumulata negli anni
tramite gli allenamenti e le competizioni, si arriva a migliorare la
"sensibilità", nei riguardi della:
-Sensibilità di collaudo e messa a punto della moto (meccanica);
-Sensibilità nello sfruttare tutta la potenza del motore;
-Minimo dispendio di energie fisiche (esperienza);
-Sensibilità nella scelta delle migliori traiettorie (colpo d'occhio);
-Sensibilità, determinazione astuzia nella scelta della tattica di gara
appropriata (scaltrezza);
L'atleta conduttore esperto raggiungerà una particolare simbiosi col proprio
mezzo meccanico e manterrà un giusto equilibrio psico-fisico, mediante il
quale raggiungerà rendimento costante, ed arriverà a cogliere migliori
risultati agonistici.

T ratto dal sito http://digilander.iol.it/wr400f/index.htm