I rischi delle valutazioni a distanza
4.10.2003
In una recente corrispondenza (vedi pagina "NERO CAESAR") un lettore mi ha richiesto di esaminare la moneta di figura per un accertamento di autenticità. Al termine del lavoro, dopo aver dato atto che le caratteristiche fisiche della moneta erano assolutamente compatibili con l'aureo neroniano,  ho espresso al lettore alcune riserve, così motivate:
  1. l'immagine del rovescio appare schiacciata, come se una pressa avesse portato allo stesso livello sia le lettere della leggenda che la figura del sovrano; si sono perciò perse le rotondità naturali delle lettere ma anche i dettagli del busto e delle cosce;
  2. nel rovescio il ramo nella mano destra è diventato un triangolo, la Vittoria nella mano sinistra è appena abbozzata;
  3. nel dritto le estremità del fiocco sono diventate due semisfere;
  4. una strana linea percorre il dritto, a partire dalla "N" di Nero, a delimitare trasversalmente la base del busto di Nerone;
  5. nella leggenda del dritto le lettere appaiono schiacciate, come già osservato per il rovescio.
Fortunate circostanze mi hanno consentito, successivamente al parere sopra riportato, di osservare da vicino la moneta con una lente e successivamente di poterla fotografare con una macchina digitale ad alta definizione, capace di focalizzare oggetti posti alla distanza di 2 cm dalla lente. Purtroppo le condizioni di luce nella ripresa non erano ottimali e quindi alcuni particolari non sono stati resi alla perfezione. A causa delle dimensioni dei file, non posso riprodurre per intero le immagini fotografate ma solo alcune parti significative che metterò a confronto con le osservazioni di cui ai punti 1÷5 precedenti. 
 fig. 1
Riserve avanzate Immagine ad alta definizione
Immagine del rovescio schiacciata, lettere della leggenda prive di rotondità In effetti, all'osservazione diretta, la moneta presenta il colore "morbido" dell'oro zecchino. Essa è molto consunta dall'uso, tanto da apparire "piatta" nello strato superficiale più esposto al contatto.  Le lettere però mantengono la loro rotondità naturale alla base.
Il ramo nella mano destra del dritto è diventato un triangolo L'esame diretto con la lente mette in evidenza il prolungamento del ramo che appare più articolato di quanto mostri l'immagine di figura 1.
La Vittoria nel rovescio è appena abbozzata Non è così nella realtà, come si evince dall'immagine che segue:
Nel dritto le estremità del fiocco sono diventate due semisfere; Nella realtà le estremità del fiocco appaiono molto consunte nella parte inferiore, ma la forma ovale è ben delineata.
Linea trasversale nel quadrante sinistro in basso del dritto La linea trasversale non è originale del conio; è invece un vistoso graffio prodotto sulla superficie in epoca recente forse per saggiarne l'interno:
Nella leggenda del dritto le lettere appaiono schiacciate Le lettere della leggenda del dritto sono consunte nella parte superiore ma la rotondità appare chiaramente alla base delle lettere:
La foto mette in evidenza i saggi che sono stati praticati sulla moneta per verificarne il contenuto aureo. Si veda ad esempio la scalfittura a forma di punta sulla destra della Vittoria tre riquadri più in alto e l'ingrandimento del foro al centro del dritto, sopra l'orecchio di Nerone, a mio avviso, praticato in antichità:
Una sostanza di colore violaceo è presente negli interstizi posti all'estremità della corona di alloro sulla testa del dritto (ma anche in altri punti), probabile residuo di terreno rimasto dopo la pulizia della moneta effettuata successivamente al ritrovamento:
CONCLUSIONI
All'osservazione diretta la moneta appare come un autentico aureo neroniano. Ciò dimostra come sia molto difficile trarre conclusioni definitive su una moneta basandosi esclusivamente sull'osservazione di foto non dettagliate e fa emergere i limiti intrinseci delle valutazioni a distanza, come quelle da me abitualmente svolte in questa rubrica, specie se effettuate al buio, cioè in assenza  di elementi certi sulle caratteristiche fisiche delle monete.
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