Nerone
Roma, 29.8.2003
Gentile Esperto,
allego alla presente le riproduzioni diritto e rovescio di una moneta in mio possesso, che presenta le seguenti caratteristiche:

1) Diametro di circa 18-19 mm., probabilmente d'oro, credo in buone condizioni.. Pesa gr. 7,1.
2) L'asse di conio e' alle "16,20" o circa 75-80 gradi.
3)  Al diritto si legge: NERO CAESAR - al rovescio "AUGUSTUS GERMANICUS"
Le sarei molto grato se potesse darmi qualche informazione al riguardo, magari anche conoscerne il valore.
Ringraziandola per la Sua gentile consulenza, gradisca i miei migliori cordiali saluti.

 fig. 1
Roma, 29.9.2003
Egregio Lettore,
di seguito le fornisco la descrizione della sua moneta la cui immagine ho riportato in fig. 1:
D. Testa di Nerone laureato a destra1.
NERO CAESAR, a sinistra a salire e a destra a scendere.

R. Nerone, radiato, togato, in piedi di fronte, ginocchio sinistro leggermente flesso, sorregge un ramo con la mano destra e una Vittoria su un globo con la sinistra.
AVGVSTVS GERMANICVS2, a sinistra a salire e a destra a scendere.

La moneta di figura fu coniata dalla zecca di Roma tra la metà del 64d.C. e il 65 d.C. in due nominali3:
  • l'aureo, del peso teorico di 7,28g4; era costituito da oro quasi puro (23,6 carati, diremmo oggi);
  • il denario, d'argento, del peso teorico di 3,42g5.
Il Mattingly (BMC) riferisce che il peso medio di 37 aurei del periodo neroniano post-riforma, risultò di 7,31g.
Nella tabella sottostante riporto le caratteristiche fisiche di quattro aurei della stessa tipologia di figura, catalogati dal British Museum:
 
N° Catalogo Peso (g) Diametro (mm) Asse di conio (ore)
BMC 56 7,35 20,32 8
BMC 57 7,03 19,05 5
BMC 58 7,31 19,05 6
BMC 59 7,24 17,78 7

da cui si desume che le caratteristiche fisiche della sua moneta sono assolutamente compatibili con gli aurei neroniani post riforma, purché la lega metallica della sua moneta sia effettivamente oro puro quasi al 100%.

Lasciando da parte i dettagli storici e generali, passo ora all'esame della moneta. Il metodo da me seguito è stato quello di confrontarla con gli esemplari disponibili in rete di cui di seguito fornisco i link consultati:

Rilevo dunque dal confronto le seguenti peculiarità della sua moneta:
  1. l'immagine del rovescio appare schiacciata, come se una pressa avesse portato allo stesso livello sia le lettere della leggenda che la figura del sovrano; si sono perciò perse le rotondità naturali delle lettere ma anche i dettagli del busto e delle cosce;
  2. nel rovescio il ramo nella mano destra è diventato un triangolo, la Vittoria nella mano sinistra è appena abbozzata;
  3. nel dritto le estremità del fiocco sono diventate due semisfere;
  4. una strana linea percorre il dritto a partire dalla N di Nero a delimitare trasversalmente la base della testa di Nerone;
  5. nella leggenda del dritto le lettere appaiono schiacciate, come già osservato per il rovescio;
Se la sua moneta fosse autentica varrebbe parecchi soldi, come potrà verificare lei stesso consultando i link sopra citati. Tuttavia non mi convince.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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Note:
(1)Il nome per esteso di Nerone, dopo l'adozione da parte di Claudio, era Nero Claudius Caesar Drusus Germanicus. Tutti i membri della famiglia Giulio-Claudia portarono il nome Caesar.
(2)Nel rovescio della moneta Nerone viene rappresentato come un semidio, con in testa la corona radiata del dio Sole. Il ramo e la Vittoria sul globo alludono al successo conseguito nel sistemare la questione armena. Gneo Domizio Corbulone, legato in Siria, in parte con la diplomazia e in parte con la forza delle armi aveva costretto Tiridate, fratello del re armeno e protetto dai Parti, a fare atto di sottomissione a Roma e di ricevere la corona armena dalle mani di Nerone. Una statua di Nerone con la corona radiata fu eretta in prossimità della Domus Aurea a Roma, probabilmente qualche tempo dopo l'emissione di questa moneta.
(3)Nerone riformò la moneta, stabilendo che (si veda in proposito, http://www.i-numis.com/rome/articles/neron/pline.html):

  • da un lingotto d'oro di una libbra (327,45g) si dovessero ricavare 45 aurei a fronte dei soli 42 in periodo augusteo;
  • da un lingotto d'argento si dovessero estrarre 96 denari a fronte dei soli 84 in periodo augusteo;
  • dovesse essere mantenuto il cambio augusteo di 25 denari d'argento contro un aureo.
Conti alla mano dunque l'aureo pesò il 6,67% in meno , mentre il denario il 12,5% in meno. Ma mantenendo inalterato il tasso di cambio (25:1) furono avvantaggiati i possessori d'argento che con 25 denari fortemente svalutati potevano acquistare un aureo poco svalutato. Si dice che in questo modo venissero agevolate le classi meno abbienti che non potevano permettersi di possedere l'oro.
(4)Da una libbra d'oro (1 libbra=327,45 g) si dovevano tirar fuori 45 aurei e dunque ogni aureo doveva teoricamente pesare 7,28g
(5)Da una libbra d'argento si dovevano ricavare 96 denari, ciascuno dei quali dunque doveva avere un peso teorico di 3,41g.
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