Roma, 10.3.2003
Egregio Lettore,
di seguito fornisco una
scheda pertinente alla moneta:
D. Testa di Galerio
(1)
laureato a sinistra. MAXIMIANVS NOB CAES
R. Cartagine in piedi
a sinistra sorregge dei frutti con le mani: SALVIS AVGG
ET CAESS FEL KART(2).
Marchio di zecca " D"
in esergo (3).
La moneta fu coniata prima
che Galerio diventasse Augusto e quindi tra il 293 e il 305 d.C..
Le sue caratteristiche
fisiche, in particolare:
-
il peso da lei denunciato
-
l'asse di conio ad ore 6
sono compatibili con il follis
di Galerio. Si consulti in proposito la serie di 15 esemplari dotati di
medesima leggenda, catalogati dall'ANS nel sito: http://data.numismatics.org/cgi-bin/objsearch).Il
vistoso slittamento del conio rilevabile sul lato destro del rovescio,
ha determinato la scomparsa del braccio sinistra della figura femminile,
ben osservabile invece nella moneta, catalogata e presentato nel sito della
CGB:
http://www.cgb.fr/monnaies/vso/v13/gb/monnaiesgb9a1b.html
Nel suddetto sito potrà
trovare altri elementi utili pertinenti alla sua moneta (4).
La saluto cordialmente.
Giulio De Florio
Note:
(1) Galerius
Valerius Maximianus, figlio di un contadino, nacque a Sardica in Dacia.
Si distinse per abilità e valore sotto Aureliano e Probo; fu nominato
NOBilissimus CAEsar (principe ereditario) il primo maggio del 293 d.C.
da Diocleziano che lo adottò e gli dette in moglie la figlia Valeria.
Uomo alto e robusto ispirava terrore per i modi selvaggi e rudi. Ignorante,
arrogante, brutale e crudele, la sua brama di potere uguagliò solo
la sua ingratitudine verso i benefattori. Perseguitò i cristiani
con ineguagliabile barbarie. Costrinse ad abdicare Diocleziano e Massimiano
Erculeo assumendo la dignità di Augusto nel 305 d.C. Fondò
nel 305 la colonia Valeria in Illiria, sconfisse Narses, re di Persia,
costringendolo ad una pace favorevole all'impero. Dichiarò Cesare
Costantino e Augusto Flavio Valerio Severo (noto come Severo II). Morì
di malattia nel 311, fu sepolto là dov'era nato e divinizzato da
Massenzio (notizie tratte dal Dizionario di S. W. Stevenson).
(2) La
leggenda del rovescio è una forma acclamatoria che collega la prosperità
di Cartagine al buon governo dei sovrani e dei loro eredi designati: "la
beata Cartagine, alla salute degli Augusti e dei Cesari" che è un
inno alla tetrarchia, la forma di governo del periodo.
(3) Zecca
di Cartagine, 4^ officina.
(4) Come
potrà facilmente rilevare accedendo ai siti internet da me sopra
segnalati, monete di identica tipologia e leggenda sono state diversamente
classificate come RIC28b, RIC34b, RIC30b, RIC32b. Per dirimere la
questione, visto che al momento non ho la possibilità di consultare
io stesso il RIC, ho girato
il quesito ad uno dei gruppi di numismatica presenti nel web, ricevendone
l'indicazione che la moneta in suo possesso sia classificabile come RIC
32b (v. [Moneta-L] Steve Coulter - risposta del 16.03.03 17:44:35). |