INTRODUZIONE

 Pubblicità Forme di comunicazione di massa utilizzate per promuovere la vendita di beni o servizi. La pubblicità viene utilizzata quando le forme di vendita diretta e personale sono impossibili, complicate o semplicemente inefficaci e si differenzia da attività come la propaganda, le pubblicità redazionali e le relazioni pubbliche. Le tecniche adottate variano ampiamente per complessità, giacché vanno dagli annunci chiari e diretti delle inserzioni nei giornali all'uso concertato di quotidiani e riviste, televisione, radio, pubblicità per corrispondenza e altri mezzi di comunicazione nell'ambito di una stessa campagna pubblicitaria. Semplice e non sofisticata alle origini, la pubblicità è ora una fiorente industria mondiale che

ha avuto grande influenza circa l’aspetto sociale.


La pubblicità moderna è parte integrante della civiltà urbana industriale e rispecchia la vita contemporanea in tutti i suoi aspetti. Nata per motivi economici, dagli anni Sessanta in poi è stata utilizzata sempre più frequentemente anche per questioni di interesse sociale (come ad esempio le campagne contro la guida in stato di ebbrezza).

Due sono le principali tipologie di pubblicità: diretta al consumatore, cioè all'acquirente finale, e diretta ai rivenditori, raggiunti attraverso riviste di categoria e altri mezzi. Entrambe hanno a disposizione molti sistemi di persuasione. Una terza forma di pubblicità, meno diffusa ma ugualmente importante, è la pubblicità istituzionale o di prestigio, concepita con l'intento di costruire l'immagine, il nome e la reputazione di una certa impresa e che spesso solo incidentalmente cita i prodotti o i servizi offerti.


Un altro tipo di pubblicità minore, ma sempre più praticata, è la pubblicità cooperativa, in cui le spese per la pubblicizzazione di un certo prodotto su radio e giornali locali sono divise tra produttore e venditore.

Il raggio d'azione può essere locale, nazionale o internazionale e in relazione a ciò i prezzi differiscono sensibilmente, soprattutto per i quotidiani; i giornali, inoltre, differenziano i prezzi anche a seconda della materia delle inserzioni (legale, politica, finanziaria, religiosa, di solidarietà o riguardante il tempo libero).