Trauma cranico
Sintomi La commozione cerebrale si manifesta generalmente con una momentanea perdita di conoscenza ed è di solito transitoria e reversibile. Anche se non comporta danni permanenti, nei casi più gravi può portare a uno stato di coma. Quando si verifica invece una distruzione dei tessuti cerebrali sottostanti si ha una contusione cerebrale che è irreversibile e comporta dei danni permanenti. Un trauma cranico può anche causare la rottura di un vaso sanguigno. Il sangue, in tal caso, fuoriesce e si raccoglie tra le ossa craniche comprimendo il cervello. La formazione dell'ematoma può essere anche non immediata e verificarsi alcune ore o anche alcuni giorni dopo il trauma. Talvolta l'infortunato riprende coscienza per un breve periodo, poi avverte mal di testa, vomita e può avere convulsioni ed entrare in coma. In presenza di una lesione al cervello, permanente o reversibile, l'infortunato presenta sempre anisocoria, e cioè asimmetria dei diametri pupillari. In altre parole, osservando le pupille, una sarà dilatata (stato di midriasi) e l'altra ristretta (stato di miosi). La frattura del cranio può portare a emorragie da orecchio o naso, vedi emorragie e otorragia. Intervento Per prima cosa, quando l'infortunato ha battuto il cranio,
è necessario compiere un'indagine sull'accaduto per vedere se il
paziente presenta amnesie, difficoltà nel parlare (afasia) o confusione
mentale. In attesa di una visita è consigliabile apporre sulla parte traumatizzata una borsa di ghiaccio, per indurre una vasocostrizione. In caso di emorragie da orecchio o naso, è bene
porre l'infortunato in posizione di sicurezza per far defluire il sangue
che non deve rimanere all'interno. In caso di fratture esposte e di fuoriuscita di materiale cerebrale è necessario coprire la parte con un telo sterile, il rischio di infezioni è elevato. Se il paziente non è cosciente, in attesa dei soccorsi, controllare costantemente la presenza delle funzioni vitali. Gravità
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