medicazione
Nel caso di piccole ferite:
lavare abbondantemente la ferita con acqua e sapone e rimuovere eventuali
corpi estranei come terra o schegge.
Disinfettare la ferita con acqua ossigenata. Evitare l'uso di alcol (utile
invece per sterilizzare) o della tintura di iodio, sostanze nocive se
applicate direttamente sulle ferite.
Ricoprire la ferita con garze sterili. Al di sopra di queste (non a diretto
contatto con la ferita) si può porre del cotone idrofilo con funzione
di tampone.
La medicazione, infine, può essere fissata mediante bende o cerotti.
Nel caso di ferite gravi o profonde (vedi emorragie):
è necessario arginare la fuoriuscita del sangue ed eventualmente
porre l'infortunato in posizione antishock in attesa dei soccorsi.
Ferite al torace:
possono essere molto gravi se interessano il polmone.
Se l'agente lesivo è in sede non rimuoverlo, altrimenti tamponare,
tenere l'infortunato in posizione semiseduta e chiamare i soccorsi.
Ferite all'addome:
in questo caso si corre il pericolo di essere in presenza anche di emorragie
interne. E' necessario chiamare i soccorsi.
Non bisogna mai rimuovere i corpi estranei. Se questi non sono più
in sede è utile fasciare la parte. ATTENZIONE: non dare mai da
bere all'infortunato anche se lo richiede insistentemente.
Se fuoriesce l'intestino non cercare di farlo rientrare, ma ricoprire
le viscere con teli sterili e mantenere l'infortunato in posizione semiseduta.
Ferite all'occhio:
Anche in questo caso bisogna evitare di rimuovere i corpi estranei conficcati,
chiamare i soccorsi e cercare di porre una medicazione sterile su entrambi
gli occhi, per ridurre così al minimo i movimenti dei bulbi oculari,
che possono aggravare la situazione.
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