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letteratura |
aprile 2002
La mia biblioteca
di Umbertino nda Padura
Il nostro amico Salvatore
mi ha chiesto di fornirgli materiale per curare le rubriche di letteratura e cinema del nostro sito. Ovviamente io scriverò di cose che mi piacciono senza pretendere di consigliare cosa leggere o cosa andare a vedere al cinema, come viceversa ci si aspetta da uno scritto di letteratura o di cinema destinato ad essere letto da qualcuno diverso dallo scrittore, per tanto spero che siate clementi e che spediate vostro materiale cosicché in questa sezione si abbia una visione dei gusti generali del gruppo e non solo di quelli del
sottoscritto.
Ho intenzione per quanto riguarda la letteratura di trattare uno scrittore al mese più che un singolo testo, tuttavia in futuro potrei cambiare idea, viceversa per quel che riguarda il cinema esprimerò il mio giudizio sui film che vado a vedere al cinema. Cercherò di astenermi dal commentare i classici della letteratura o i mostri sacri, ad esempio non avrete mai un mio scritto su autori come
Hemingway
o su fenomeni di letteratura di massa, anche se di alta qualità, come Manuel Vázquez
Montalbán. Tuttavia farò delle eccezioni ad esempio ho intenzione di fare in futuro delle schede su
Celine
e
Orwell, per quel che riguarda i mostri sacri, e per Paco Ignazio Taibo
II, per i fenomeni di letteratura di massa, anche se Taibo II è notissimo in America Latina ed in Spagna ma da noi è semisconosciuto.
Tibor Fischer
Lo scrittore di questo mese è
Tibor Fischer scrittore inglese, è nato a Stockport, in Inghilterra nel 1959, figlio di due nazionali di pallacanestro ungheresi rifugiati dal 1956. E' cresciuto a Londra, dove vive attualmente. E' considerato un nome emergente della letteratura inglese. Di lui ho letto tutte le opere tradotte in italiano che purtroppo sono soltanto tre:
Sotto il culo della
rana;
La Gang del pensiero e
Il
Collezionista. Purtroppo non so se esista qualche altro testo non ancora tradotto in italiano, neanche la grande rete ha dissipato questo mio dubbio. I tre romanzi sono diversi tra di loro per tematiche trattate ma hanno un gran comune denominatore: il linguaggio spudoratamente comico e cinico, un umorismo leggero e tuttavia tagliente, spesso profondo.
Il suo primo romanzo,
Sotto il culo della rana (1992), ha vinto il Betty Trask Award e se si
pensa a qualcosa che riesca, almeno un poco, a rendere l'idea di cosa sia questo
libro di Tibor Fischer, forse, bisogna richiamare quel capolavoro
cinematografico che è
Underground di Emir Kusturica.