LA MUSICA A IVREA NEL MEDIOEVO
Nell'anno 825 Lotario I° Imperatore (795-855), istituì centri di studi superiori in varie città d'Italia fra cui Ivrea. Dal X al XII secolo si assiste ad una continua e profonda ristrutturazione degli assetti politici con la piena affermazione delle signorie locali. Ai due estremi di questo periodo si trovano vasti territori coordinati da un potere che ha in Torino uno dei suoi centri principali: da un lato la marca arduinica del secolo X, dall'altro il principato sabaudo tardo medioevale. Attorno a queste dinastie si formarono progressivamente le corti, che nel tardo Medioevo divennero i principali centri di elaborazione e di diffusione culturale anche se prima di tutto era una cultura del potere.
In questa situazione Ivrea godette di eccezionale autonomia sotto la guida del suo vescovo (969 - 1011) Varmondo. Fu proprio Varmondo che fece demolire la prima chiesa che era stata costruita nell'anno 350 su un tempio pagano destinato ad Apollo e la fece edificare di nuovo in stile romanico. Nacque così la Cattedrale di Ivrea nella quale la musica aveva di certo un ruolo molto importante.
Fondamentale importanza ebbe la nascita delle "Scholae Cantorum", scuole di cantori per imparare a memoria i canti gregoriani. Non si deve pensare che queste rivestissero solo importanza sacra, poiché si trattava, secondo l'opinione di eminenti studiosi, di una scuola superiore frequentata da laici ed ecclesiastici, nella quale, oltre alla musica, si insegnavano le lettere, le arti e le scienze; basti ricordare i preziosi codici oggi conservati nella Biblioteca Capitolare di Ivrea (una delle più importanti dell'Italia settentrionale con quelle di Verona, Monza, Vercelli, Milano e Novara) e in particolare quelli, musicali fonte di studi di specialisti italiani e stranieri.
Non ci è giunta notizia certa delle prime esecuzioni musicali nella chiesa eporediese, ma certamente con la costituzione del Capitolo e l'elezione dei canonici cantori, iniziarono i canti e la musica. Di certo si sa solo che i canonici prima vivevano in comune, poi ognuno per conto proprio e che nel 1041 erano già regolarmente costituiti. Si susseguirono nei secoli, alla cantoria della cattedrale, vari responsabili: i canonici cantori, vari maestri di cappella, organisti, cantori. Normalmente l'organico era formato da seminaristi, ma anche molti laici fecero parte della cantoria con relativi contratti di capitolazione.
La più antica testimonianza eporediese di carattere musicale potrebbe risalire ancora al IX secolo. Non si tratta di brani con notazione, ma di indicazioni relative alla cantillazione della Passio durante la settimana santa. Oltre ai codici liturgico-musicali integri, la Biblioteca Capitolare di Ivrea conserva un certo numero di frammenti liturgici che presentano interesse musicale.