SECOLO X

Con lo smembramento del Sacro Romano Impero inizia un lungo periodo di disordine politico in quanto la mancanza di un solido governo centrale determina continue lotte e rivalità tra i grandi feudatari e questa anarchia politica sconvolge i tre regni di Francia, Italia, Germania. In questo periodo, dunque, il Regno d’Italia è suddiviso tra molti feudatari, padroni di marche e contee che si contendono il titolo di re d’Italia.

In particolare Ivrea è il capoluogo di una grande marca, istituita nell’888 che comprendeva praticamente tutto il Piemonte e nel 950 Berengario II, marchese di Ivrea, avrà la meglio sugli altri feudatari italiani e diventa re d’Italia.

Intanto in Germania diventa re, nel 936, Ottone I che vuole ricostituire il Sacro Romano Impero ed estende sempre più i confini del regno di Germania.

Nel 951 scende in Italia, sconfigge Berengario e perciò i feudatari dell’Italia settentrionale diventano suoi vassalli .

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Nel 962, Ottone, viene incoronato imperatore del Sacro Romano Impero Germanico. Un’importante iniziativa di Ottone I è quella di affidare i feudi ai Vescovi (Vescovi - conti):  in questo modo si garantisce l’appoggio della Chiesa ma soprattutto evita che i feudi diventino ereditari. I feudatari laici italiani sono fortemente in contrasto con la politica degli imperatori di Germania: i Vescovi - conti hanno più autorità e privilegi dei piccoli feudatari locali e il regno d’Italia, essendo stato annesso all’impero, ha perso la sua indipendenza.