Monumento a ricordo dei caduti dell’eccidio dei fondi del 28 Aprile 1945.
Un monumento al ricordo deve essere per sua natura solido e resistente nel tempo, evocare un avvenimento piu’ che rappresentarlo ed essere dotato di un livello di astrazione che consenta ad ognuno di interpretarne i significati piu’ intimi e personali. Su queste basi è stato pensato il monumento ai caduti dell’eccidio dei fondi di Schilpario. Forme geometriche semplici e astratte (due cubi) impostati su un recinto circolare in pietra per esprimere il concetto di monumento al ricordo attraverso i seguenti simboli:
a) recinto sacro: atto fondativo arcaico di delimitazione di uno spazio sacro (solco nella terra); separa l'area del monumento dallo spazio ricreativo circostante; assume una forma circolare (cosmos) poichè funge da calendario astronomico, vi si accede da una stretta rampa in corten che costringe ad avvicinarsi di sbieco rivelando la tridimensinalità del monumento.
b) basamento in pietra: cubo perfetto di 1.70x1.70, ara sacrificale dei caduti.
c) tronchi monolitici di larice grezzo squadrato: le 12 facce visibili simboleggiano i 12 caduti dell'eccidio, ognuno nella propria individualità e tuttavia uniti e compatti nello stesso tragico destino (altro cubo perfetto di 1.70 x 1.70 m), essi galleggiano (ascendono) sul basamento in pietra grazie ad una struttura metallica di sostegno interna. L'effetto di levitazione è accentuato di notte quando una lampada interna circonda con un alone di luce i monoliti lignei trafiggendone, anche simbolicamente, i corpi.
d) lapide commemorativa esistente: viene montata a terra su un supporto in acciaio corten, posizionata con un orientamento ed un azimut tali da creare un allineamento fra la lapide ed il monumento il quale proietta le ombre dei tronchi sui nomi dei martiri il giorno 28 aprile a mezzogiorno (orario diurno simmetrico a quello notturno del'eccidio).
La localizzazione è quella prevista dal bando, sul pianoro attualmente destinato ad area ricreativa alla sinistra dell’ex Casa Alpina Falck. La giacitura in asse alla casa crea un legame geometrico con il luogo dell’attuale localizzazione della lapide, tuttavia la forma circolare del basamento si adatta a qualsiasi localizzazione che l’Amministrazione riterrà di scegliere.Unico accorgimento dovrà essere la corretta rotazione della lapide rispetto al monumento, al fine di garantire l’allineamento astronomico corretto del giorno 28 aprile alle 12.00. I materiali prescelti (in ottemperanza a quanto richiesto dal bando), sono il legno e la pietra, usati in modo da valorizzare al massimo la propria natura e di minimizzarne (o annullarne) la manutenzione nel tempo. Il recinto e la parte basamentale del monumento sono in pietra ferrosa locale, finita a rasapietra per conferire al manufatto una maggiore precisione geometrica e contenere i costi. Una fessura alla base funge da risoluzione dell’attacco a terra e contiene il drenaggo delle acque meteoriche. Sul basamento in pietra è posta una struttura in ferro zincato, quasi invisibile, pensata per sostenere con un effetto di galleggiamento i tronchi squadrati in legno, impedendone la marciscenza per umidità di risalita. Questi ultimi sono realizzati con pezzi unici di tronco di larice semplicemente tagliati in segheria, lasciati pertanto grezzi e privi di qualsiasi trattamento, destinati ad assumere colorazioni diverse nel tempo (dal rosso al bruno, all’argento), rappresentando il passaggio del tempo. Completano l’installazione due strutture di corredo in acciaio corten, scelto per il legame con l’attività estrattiva locale e per la caratteristica di manutenzione nulla. Tali strutture definiscono il supporto inclinato che accoglie la lapide commemorativa esistente e il percorso di accesso al sacro recinto (sono entrambe strutture leggere di lamiera dello spessore di 6 mm). L’altezza totale del monumento è di metri 3.50. L’arcaicità dei materiali e la bassa tecnologia delle lavorazioni proposte non richede maestranze particolarmente esperte per la realizzazione del monumento che potrebbe pertanto anche essere realizzato da volontari coordinati da una Direzione Lavori, aggiungendo inoltre significato al senso di appartenenza e di partecipazione civica.
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