a) recinto sacro: atto fondativo arcaico di delimitazione di uno spazio sacro (solco nella terra); separa l'area del monumento dallo spazio ricreativo circostante; assume una forma circolare (cosmos) poichč funge da calendario astronomico, vi si accede da una stretta rampa in corten che costringe ad avvicinarsi di sbieco rivelando la tridimensinalitą del monumento.
b) basamento in pietra: cubo perfetto di 1.70x1.70, ara sacrificale dei caduti.
c) tronchi monolitici di larice grezzo squadrato: le 12 facce visibili simboleggiano i 12 caduti dell'eccidio, ognuno nella propria individualitą e tuttavia uniti e compatti nello stesso tragico destino (altro cubo perfetto di 1.70 x 1.70 m), essi galleggiano (ascendono) sul basamento in pietra grazie ad una struttura metallica di sostegno interna. L'effetto di levitazione č accentuato di notte quando una lampada interna circonda con un alone di luce i monoliti lignei trafiggendone, anche simbolicamente, i corpi.
d) lapide commemorativa esistente: viene montata a terra su un supporto in acciaio corten, posizionata con un orientamento ed un azimut tali da creare un allineamento fra la lapide ed il monumento il quale proietta le ombre dei tronchi sui nomi dei martiri il giorno 28 aprile a mezzogiorno (orario diurno simmetrico a quello notturno del'eccidio).
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