Impostata sulla struttura morfologica coincidente con il tradizionale impianto agricolo delle rogge e delle marcite, collimante per direzione con l’Abbazia di Mirasole e con il tessuto edilizio della parte orientale della città, questo ambito pone in risalto, esplicitandone la lettura, il contrasto con l’asse infrastrutturale sovrapposto della viabilità di viale Berlinguer. Tali diverse giaciture consentono la lettura dei nuovi elementi di riconoscibilità urbana anche da lontano, in ciò facilitati dalla uniformità dei materiali scelti per il progetto.Il percorso pedonale posto sul lato ovest, giunti in prossimità del “crocione”, viene “deviato” sul lato est dalla presenza di un muro messo di sbieco rispetto all’asse del viale, indicando così un attraversamento stradale o, ancor meglio, un sottopasso che conduce direttamente all’interno del nuovo edificio, pensato sul sedime dell’attuale “ex coop”.Tale edificio, che recupera, ridistribuendole, le volumetrie esistenti e/o previste dal prg, ha un perimetro quadrato, raddoppiato sui lati ovest e nord da una quinta porticata (fermata Opera sud della metrotramvia).Il piano terreno, aperto, pensato con funzione pubblica, potrebbe ospitare parcheggi coperti, area per feste e spettacoli o il mercato settimanale coperto (circa 2000 mq). Nel sottosuolo potrebbero essere previsti alcuni livelli adibiti a parcheggio, oltre a quelli reperiti in superficie.Le funzioni dei due piani soprastanti (per un totale di circa 4000 mq) potrebbero essere, in convenzione con un operatore privato, il terziario , il commerciale o i servizi di interesse pubblico (shopping center, ludoteca, centro fitness ecc…). La copertura dell’edificio è immaginata come una sorta di “hortus conclusus” perimetrato da lastre semitrasparenti di U-glas che chiudono la prospettiva verso l’esterno, ricostruendo una sorta di “bosco pensile”, sede di giardini, parco giochi protetto o fitness all’aperto. Di notte, illuminato, è un cubo luminoso che segnala l’ingresso a sud della città. Il rivestimento in U-glas scende anche al piano inferiore andando a costruire una seconda pelle davanti ai serramenti a tenuta; l’intercapedine così ottenuta consente di controllare il riscaldamento e il raffrescamento passivo dell’edificio.La pavimentazione del “crocione” il cui perimetro è anche qui determinato dalle direttrici generali del progetto, è costituita, similarmente agli altri spazi pedonali della città, da pezzature omogenee di calcestruzzo lavato con inerte di colorazione omogenea (grigio caldo) contenute entro fasce di calcestruzzo bocciardato (sotto le quali corrono le dorsali dell’illuminazione pubblica); la trama di queste fasce procede a passo costante verso tutti gli spazi pubblici fino alla porta nord.
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