Impostata sugli assi di Viale Berlinguer, la porta nord segna l’ingresso da settentrione alle aree centrali del comune, oltre a tracciare (come la corrispondente porta sud), l’attraversamento stradale realizzato con la stessa pavimentazione di tutti gli spazi pedonali in progetto.Tale ambito risolve distributivamente le connessioni funzionali fra il grande parcheggio di testa (125 posti auto), le aree pedonali lungo viale Berlinguer e il sistema dei giardini che partendo proprio dalla porta nord si estende verso est (parco Zerbo, bosco in città).Le direttrici geometriche scelte per l’impostazione generale del progetto individuano le quinte in muratura le quali costruiscono, anche tridimensionalmente, gli spazi aperti. Ad ovest il muro lega prospetticamente la porta al parcheggio di testa ma individua al tempo stesso l’accesso ad un eventuale sottopasso pedonale per l’attraversamento in sicurezza di via Fratelli Cervi. Da quest’area che è attrezzata come le altre con il sistema integrato seduta/lampione, prende l’avvio il largo marciapiede/pista ciclabile lungo viale Berlinguer. Sul lato est il muro ad “L” configura un portico con funzione di sosta coperta per la fermata Opera Nord della metrotramvia. A tale porticato è addossata una piccola struttura edilizia lineare (la porta del sistema dei parchi) contenente un bar/ristorante e i servizi igienici.I materiali, per uniformità con le scelte di tutti gli altri ambiti progettati, sono anche qui il cemento lavato con inerte a colorazione uniforme (grigio caldo), segnato da larghe rigature di contenimento in cls bocciardato. Queste ultime (che proseguono lungo viale Berlinguer fino alla piazza del municipio e al “crocione”), disegnano la macro-tessitura attrezzata di tutte le aree pedonali, oltre a scandire il passo costante del sistema delle alberature.Gli attraversamenti stradali della porta nord (come di quella sud) segnalano, col la loro tessitura leggermente più scabra dell’asfalto, l’ingresso nelle aree centrali della città; (lungo questo tratto di viale Berlinguer il piano del traffico potrebbe proporre una “zona 30”, incentivando il traffico passante verso vie parallele alternative. Sempre nell’ambito di uno studio generale di riassetto viabilistico risulterebbe senz’altro efficace la risoluzione dello svincolo a nord dell’abitato con una rotatoria ad aiuola centrale.
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