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La storia di Isola, antichissima e prestigiosa, ha visto il dominio di tre potenti famiglie feudali: dei PAGLIARA, degli ORSINI e degli ALARçON-MENDOZA. I PAGLIARA cominciarono ad avere il predominio della valle verso la fine dell'ottavo secolo, ne detennero il possesso per circa cinque secoli, fino a TOMMASA, l'ultima della stirpe, la cui figlia, MARIA, andò sposa intorno al 1340 a NAPOLEONE ORSINI, portandogli in dote titolo e feudo. Il dominio degli ORSINI, durato per circa due secoli, è stato tra i più turbolenti nella storia di Isola passando nell'arco di circa settanta anni, nelle mani di altre famiglie feudali. Nel 1495 subì l'invasione di seicento fanti aquilani e fu annessa con vero atto di capitolazione al CONTADO DELL' AQUILA, sotto la cui dipendenza pare restasse fino al 1499.

UNIVERSITA' DELL'ISOLA: nel 1419, anno della spogliazione degli ORSINI, vennero redatti gli statuti dell' UNIVERSITÀ DELL'ISOLA che, oltre ad essere tra i più antichi della provincia di Teramo, anno anche il pregio di essere l'unico testo scritto nel volgare locale della Valle Siciliana e uno dei pochi testi antichi ascrivibili alla provincia di Teramo. L'ultimo degli ORSINI a dominare su Isola fu CAMILLO PARDO il quale, per la fedeltà espressa verso la casa di Francia, fu privato di tutti i beni, compresa la Valle Siciliana, che venne riconsegnata a CARLO V e nel 1526 donata a FERDINANDO ALARçON, primo marchese della Valle Siciliana.

NOBILI: a lui seguirono altri nove Marchesi, sette maschi e due femmine. Le due femmine furono ISABELLA, seconda Marchesa ed EMANUELLA, decima e ultima Marchesa, sotto il cui dominio ebbe termine la feudalità. Nel 1806 con l'eversione della feudalità avvenuta per opera di GIUSEPPE BONAPARTE, le antiche "UNIVERSITÀ AGRICOLE" dell'ISOLA, PAGLIARA, CASALE, CERCHIARA, FORCACOLLALTO, venivano abolite e al loro posto sorgeva l'attuale comune di Isola( prese il nome di Isola del Gran Sasso con regio decreto 28 giugno 1863), comprendente le frazioni di CASALE S. NICOLA, FANO A CORNO , CERCHIARA, VARANO, FORCA DI VALLE, CESA DI FRANCIA, S. GABRIELE, PACCIANO, FRISONI, COLLALTO, TRIGNANO, S. GIOVANNI, TEMBRIETTA, CAPSANO, COLLIBERTI, S. MASSIMO, PRETARA, CERISETO, S. PIETRO, VILLA PIANO.

NUOVO COMUNE: nel 1811 il nuovo Comune contava 1950 abitanti; nel 1861 contava 3510; nel 1901 contava5009 e nel 1961, 6878 abitanti. Attualmente conta all'incirca 5000 abitanti.

BRIGANTAGGIO: dopo l'unità d'Italia nella Valle Siciliana emerse il fenomeno del Brigantaggio; le contrade della zona erano sconvolte da violenti scontri armati tra i reparti delle milizie regie e le bande brigantesche del " capitano " STRAMENGO e di ANGELO FLORJ, due pericolosi capi banda che, forti di oltre centocinquanta uomini, scorrazzavano indisturbati per tutta la valle, seminando ovunque terrore e sangue. ANGELO FLORJ nascosto tra gli anfratti di Monte Corno spadroneggiava ovunque nelle contrade della zona, tentando più volte di penetrare anche in Isola ma sempre senza esito perché questa si teneva ben accorta chiudendo ogni sera le sue tre porte d'ingresso. Uno squadrone dei suoi uomini si dice fosse comandato da una donna, una leggendaria brigantessa denominata "CIANELLA" (Lucia Cardi), si diceva anche che fosse l'amante del comandante FLORJ che trovò la morte a Cesa di Francia, ucciso a tradimento da un suo compagno di scorrerie.