1) Elenco dei caduti sepolti a Pontardeto.
ELENCO
DEI MILITARI DELLA R.S.I. LE CUI
SALME, GIA’ SEPOLTE
NEL
CIMITERO DI GUERRA DI PONTARDETO, FURONO TRASLATE
A LIVORNO, NEL CIMITERO “LUPI”, IL
20 SETTEMBRE 1965
1) ALBERTINI
GIOVANNI. Di Francesco.
Esumato nel comune di Molazzana, fraz. di Montatissimo. (N.253)
2) ANCELUZZO UMBERTO (o Roberto ?) nato il 30.8.18, morto il 8.2.45. Esumato nel comune di Fosciandora,
frazione Migliano.
3) ARCIERO ANTONIO, nato il 25.7.25, morto il 23.2.45 a Torrite dopo essere stato ferito a Sassi (Molazzana)
lo stesso
giorno.
4) BAZZANI FRANCESCO, di Giuseppe e di Cozzaglio Faustina, nato il 10.2.24 a Toscolano Maderno (BS),
morto il 18.3.45
a Torrite in attacco di Partigiani.
5) BELLOMO GIUSEPPE, nato il 8.9.21, morto il 7.3.45 a Nicciano (O.M.) per ferite all’addome. Sergente
Div. ITALIA
6) BENEDETTINI ALVARO (o Albano), di Pilade e di Luperini Annita, nato il 19.3.20 a Pisa, morto il 9.2.45 per ferite
di mitraglia. Esumato a Nicciano, comune di
Piazza al Serchio.
7) BERGAMI
GIOVANNI , nato il 3.5.24,
morto il 28.12.44. Div. MONTEROSA
8) BETTINI
GIUSEPPE, morto il 13.11.44
, II Btg Div. SAN MARCO. Esumato a Camporgiano
9) BIANCHI
FELICE, di Rea Po (Pavia)
classe 1921, morto il 16.4.45, I
Rgt Div. ITALIA, III Btg (?)
10)
BOLLE’
COSTANTINO, nato il 28.2.23, morto il 5.2.45, residente a Genova
Pontedecimo, Via Campo di Tiro 7
o 8. Esumato a Migliano comune di Fosciandora.
11)
BORELLA
WALTER, nato il 17.12.25, morto il 5.2.45. Esumato a Migliano
Comune di Fosciandora
12)
BORELLI
OTELLO di Genoveffa, classe 1924, nato a Gaggio Montano (BO)
morto il 8.4.45. Bersagliere Div. ITALIA
13)
BORGOGNONI VINCENZO,
di Velletri (ROMA), morto il 1.4.45 a Torrite
14)
BOSTON
ANTONIO, di Pasquale, classe 1922, da Avellino. Morto il 12.3.45 a
Nicciano per ferita di arma da fuoco. Caporale
15)
BRIOSCHI A.
Sergente della Div. SAN MARCO. Morto il 16.11.44. Esumato
a Montatissimo (Molazzana)
16)
CANAPA
CARLO, S.Ten., classe 1921, morto il 19.1.45.
17)
CARNIO
BRUNO, nato il 12.10.24, morto il 18.11.44, residente a
Mestre. Div. SAN MARCO. Esumato a Camporgiano.
Vedi nota del Comm.Gen.Onor.Caduti in Guerra del 20.8.55
n.23366- Pensione IS/3349
18)
CASCIONE
VINCENZO di Emanuele e di Cappello Giovanna, nato il 26.12.21
a Ragusa (Sicilia o Dalmazia), Via Sartine, ivi residente, morto
il 4.3.45 verso Gallicano sulla linea del fuoco. Bersagliere.
19)
CATTANEO
GIOVANNI MARIO, morto il 14.12.44, 1° Comp. Btg BRESCIA
Div. MONTEROSA. Esumato Camporgiano
20)
CAVALLARO
ALBANO, di Paolo e di Coltro Ida, nato il 12.4.25 a Villa Marzana
(RO), morto il 4.4.45 nelle vicinanze di Camporgiano. Pioniere.
21)
CAVALLOTTI
GIOVANNI di Luigi e di
Brambati Maria, nato il 5.2.19 a Ossago,
domiciliato a Lodi Vecchio (MI), morto il 4.4.45 a Nicciano per ferite. Bersagliere Div. ITALIA. Caporale.
22)
CERAGIOLO
GIOVANNI fu Gino e di Bisighini Maria, nato a Sermide (MN) il
16.10.22, residente a Jolanda di Savoia (FE) Viale Venezie 18,
morto il 2.3.45 verso Gallicano per proiettile di carro armato
Bersagliere Div. ITALIA
23)
CERVINI
ARMANDO, Sottotenente, morto il 29.3.45.
24)
CRICQUOLO
GENNARO, nato il 7.1.912, morto il 3.8.44, probabilmente
di Bari. Esumato nelle vicinanze del sanatorio di Arliano (LU)
25)
COLALTO
SANTE
di Agostino, classe 1922, da Vicenza, morto il 10.3.45
a Nicciano per ferita ampia alla fronte. Bersagliere Div.ITALIA
26)
COMPAGNINI
LUIGI, morto nel novembre 1944. Div. MONTEROSA.
27)
CONDOLA
ANTONIO
di Luigi, classe 1925, morto il 9.1.45, alpino del
Btg BRESCIA, 5° Comp. Div.MONTEROSA.
28)
DALL’ACQUA
LORIS, di Antonio, nato il 17.3.24 in Chioggia (VE),
morto il 17.11.44. Btg
Uccelli Div. SAN MARCO. Esumato a
Camporgiano. Poi esumato a Pontardeto e trasportato a Chioggia
Il 21.10.48.
29)
DEL BIANCO
ANTONIO fu Giovanni e di Pianegonda Giuseppina, nato il
24.9.24 a Marano Vicentino, morto il 4.4.45 nei pressi di
Camporgiano. Pioniere.
30)
DE NISI
CARLO , fu Luigi e di Ferucci Vincenza, nato il 10.10.14 a
Mesagne (BR), morto il 21.1.45 a Cerretoli (Castelnuovo G.) da granata.
31)
DI CORATO
LEOPOLDO, nato il 13.9.24, morto il 7.2.45. Caporale, P.d.c.
n. 86136. Esumato ad Albiano comune di Barga.
32)
DONA’
BRUNO
33)
FANTE
MARIO, fu Arturo e di Letardo Maria, nato il 2.3.14 a Rogliano
(CS), morto il 18.3.45 a Torrite in seguito a ferite.
34)
FERRARI
PIERINO, di N.N., classe 1925, morto il 9.1.45, Btg. BRESCIA
5° Comp.
35)
FERRARI
ZACCHEO, classe 1924, morto il 1.2.45 a San Donnino (Piazza al
Serchio, Pioniere Div.
MONTEROSA. Esumato a S.Donnino
36)
FERRO
GINO, Div. SAN MARCO, Esumato a Montatissimo Comune
di Molazzana.
37)
FRANCHI
ALDO,
morto il 9.1.45, Div. SAN MARCO, Esumato a
Montatissimo comune di Molazzana.
38)
FRIGGI
ADELIO, fucilato
39)
GHEZZI
GIOVANNI
BATTISTA, fu Giuseppe e della ?
Stella, nato il 11.1.26,
bersagliere, esumato a Montatissimo (Molazzana)
40)
GIORGETTI
ROBERTO di Gino, nato a San Lorenzo a Vaccoli – Borgo
(LU) morto il 4.4.45 presso Camporgiano per
scoppio di materiale
bellico. Pioniere.
41)
GIACOMELLI (o GIOVANNELLI ?) G., morto il 6.11.44. Div. SAN MARCO, esumato
a Montatissimo (Molazzana)
42)
GIRELLI
MARIO,
Gruppo BERGAMO Art.Alpina, 6° Batteria
nato il 27.11.?, morto il 23.3.45.
43)
GRAGNOLI
BENITO, nato il 17.5.24, morto il 19.11.44, residente ad Arezzo.
Esumato a Camporgiano
44)
GRASSO
GIOVANNI, di Pietro e di
Callerani Grazia, di anni 32 nato
e domiciliato ad Enna Via Largo
Rosso 4, morto morto il
28.2.45 presso Ponte di Campia (Gallicano) per scoppio di una mina. Era
Tenente.
45)
GREPPI
PIERFRANCO di Vercelli,
Esumato in fraz. Termina in comune di Molazzana.
46)
GRUNETTI
FEDERICO, nato il 2.10.23 a Pavia, morto il 22.3.45 sul fronte di
Sassi.
47)
GUARENA
GINO di Carlo, nato a Castagnole Lanze (AT) il 26.5.25, morto a
Vergemoli il 30.12.44. Gruppo Art.Alpina
BERGAMO, 5° Batteria.
48)
IARDELLA
GIORGIO, classe 1924, fucilato.
49)
IENTILE
SALVATORE di Raffaele e di Barillaro Maria Antonietta
nato il 1.3.14 a Gioiosa Ionica, residente a Lecce, morto il 8.4.45 a Quota 791 (Torpignatara) e portato al cimiterq di
Torrite (Castelnuovo) dai suoi soldati.
50)
INTENNA
IMPAZIO di Leonardo, nato il 5.1.24 a Cerignola (Foggia)
morto il 24.3.45 sul fronte di Sassi. Caporale.
51)
IRMA
LUIGI, classe 1923, distretto di Milano, morto il 4.1.45
52)
LANDO
GUIDO, Bersagliere morto a Torrite.
53)
LANZI
VITTORIO di Eugenio, classe 1924, nato in provincia di Firenze, morto
il 19.3.45 a Nicciano per ferite
di scheggia di granata all’addome. Bersagliere.
54)
LAURIOLA
MATTEO, classe 1922, distretto
di Foggia, morto il 28.12.44.
55)
LUCI
CLAUDIO,
morto il 28.2.45 , Div. SAN MARCO,
56)
MACCHI
LUIGI, classe 1924 Varese,
morto il 17.1.45. Art.Alpina.
57)
MALA’
CESARE, nato a Perego-Pinerolo il 14.8.15, morto il 28.3.45.
Maresciallo.
58)
MALTINTI
GIULIO, morto il 19.2.45.
59)
MANSCANZONI
LORIS DI Antonio e di Landi Giulia, nato il 10.5.24, Matricola 182760.
Div. SAN MARCO
60)
MARCO
JANNI, di Angelo e di Amido (?) Ercolina, nato ad Alassio il 16.6.26,
residente a Rapallo, morto il 2.4.45 sotto Campo (loc. Ca’ di Matteo).
Bersagliere Div.ITALIA. Med. D’ORO.
61)
MARIANI
GIACOMO, nato il 2.9.25, morto il 18.2.45
62)
MASSAZZA
UMBERTO fu Pietro e di Antoniotti Maria, nato a Vercelli il 5.2.30,
morto il 25.2.45 .
63)
MEDICI
FRANCESCO, Caporale, esumato a Montatissimo (Molazzana).
64)
MERANO
GIOVANNI, nato il 21.5.24, morto il 10.2.45, bersagliere,
esumato a Migliano (Fosciandora)
65)
MEZZARI
RENZO, nato il 27.11.24, morto il 28.12.44.
66)
MEZZANOTTE
CARLO di Vittorio, nato a Milano il 14.11.23, morto a
67)
MOLINARI
RENZO di Valentino e di Percivale Vittoria,
anni 20, nato a Genova Via Sapete 41 ed ivi residente, morto il 6.11.44
a Palleroso in Via del Giro 13. Alpino Div.MONTEROSA
68)
MORRONI
ATTILIO S.C., esumato a Montatissimo (Molazzana)
69)
MOSCONI
RENATO RENZO di Luigi e di Papa Rosalinda, nato il 16.?.25 a Gomito
(Cremona), morto il 20.2.45 a Nicciano per ferite di granata.
70)
MUCHETTI
GAETANO ASSUNTO di Primo e
di Rasini Angela, nato a
71)
NARDIVOLA
? di Barbarina (?),
Paracadutista Div.SAN MARCO, esumato
72)
NAVAROLI
M., morto il 29.12.44, marò della Div.SAN MARCO, esumato
73)
NICOLINI
PAOLO, nato il 11.10.25, morto il 4.2.45, esumato a Migliano
74)
NUCCI
GIOVANNI, nato il 6.2.16 a Siena, morto il 22.11.44
75)
ORLANDINI
NAPOLEONE, nato il 10.4.25
a Pontedera, morto il 29.12.44
76)
PACCASASSI
R. S.L.P., MORTO IL 26.12.44, esumato a Montatissimo
77)
PACINI
FRANCESCO, nato il 20.8.24, morto il 7.2.45, Bersagliere,
78)
PANCALDI
CLETO, nato il 4.10.23 a Bologna, morto il 7.4.45 a Torrite
79)
PAOLETTO
VALENTINO, morto il 27.11.44, marò Div.SAN MARCO, esumato a
Montaltissimo (Molazzana)
80)
PASQUAL
SEVERINO, nato il 14.3.25, morto il 4.2.45, esumato a Migliano (Fosciandora).
81)
PASTORELLI
BRUNO, morto il 13.11.44 in seguito a ferite, classe 1924,
82)
PERELLI
GIUSEPPE di Ester, nato il 11.11.23 a Ferrara, morto il
83)
PERLATI
GIACOMO fu Giacomo, nato a
Castel di Casio (BO) il
84)
PIAZZOLI
ETTORE di Vinello, nato a
Civitello di Romagna (FO) anni 23, morto a Torrite il 28.11.44 per ferite
belliche, Caporal Maggiore.
85)
PICCHI
ERNESTO, di Domenico, classe 1922, morto il 28.12.44.
86)
PICCIO
PIETRO, morto il 25.12.44, Sottotenente, esumato a
87)
PINZI
MARTINO, nato il 12.11.17, morto il 16.2.45, esumato a
88)
PIVA
ANDREA, nato il 9.11.25, morto il 29.11.44 a Castelnuovo,
Caporale Art.Alpina Gruppo BERGAMO 4° Batteria.
89)
POIRETTI
ANGELO fu Giovanni e fu Marocchino Margherita, nato il 29.8.909 a Torino, ivi residente in Via Michelangelo 21,
morto il 7.2.45 a Nicciano per ferite all’addome. Tenente della Div. ITALIA.
90)
PRETTO
SAVERIO (o SERENO), morto nel novembre 1944, Caporal Maggiore della
Div.MONTEROSA.
91)
PREVACCINI
LUIGI, nato il 15.9.25, morto il 28.12.44.
92)
PRINCIGALLI
GIUSEPPE di Francesco e di Pacifico Maria, nato il 19.10.22
dimorante a Torino Riva Rossa 3, morto il 3.2.45 per grave ferita alla
testa. Sergente Div. MONTEROSA.
93)
RAMBELLI
RAOUL di Michele e di Prada Clementina, anni 21, morto
94)
RAVIOLA
UMBERTO, nato il 12.12.24, morto il 10.2.45, esumato
95)
RIGA
MARIO, morto a Nicciano il 10.4.45 per incidente di
96)
RIVA
DINO, morto il 1.12.44, 14° Comp.,Btg INTRA, 1° Rgt.Div.MONTEROSA,
esumato a Camporgiano.
97)
SANSON
ROBERTO, nato il 10.2.23, morto il 10.2.45, esumato
98)
SARZI
TADDEO, morto il 13.11.44, esumato a Montatissimo
99)
SBRIZZA
PIETRO, morto il 11.3.45
100)
SCHIATTI
ENZO, nato il 3.1.25 a Bagnolo in Piana, morto il 30.12.44
101)
SOLDO
LORENZO, nato il 20.9.23 a S.Agata di Puglia (Foggia),
102)
SPECOGNA
AURELIO di Emilio e di Malignano Angelina, nato il
103)
SPINELLI
ALDO di Vercelli, esumato a Molazzana, loc. Monte.
104)
STOPPIANO
AUGUSTO, nato il 15.9.24, morto il 21.2.45, bersagliere,
105)
TACCOLA
MARIO GIORGIO, nato il 23.11.25 a Chiavari, morto il
106)
TENERANI
E., morto il 12.12.44, esumato a Moltaltissimo comune
107)
TIGNONSINI
GIAMBATTISTA, di Maurizio e di Ziliani Maddalena,
108)
TIGNONZINI
PIETRO di Bartolo Geremia e di Castellanelli Maria, nato il 20.7.25 a
Piancagnuro –Pian di Certosa (BS), morto il 18.11.44 a Torrite per azioni
belliche, Caporal Maggiore.
109)
TRICERRI
MARIO, nato nel 1925, morto il 10.3.45, esumato ad Albiano (Barga).
110)
VANNUCCI
ARTURO di Andrea, classe
1924, morto il 19.3.45 a Nicciano, bersagliere.
111)
VERNIZZI
ARMANDO di Antonio e di Calderoni Adalgisa, nato il 5.11.25 a
S.Girolamo di Guastalla, morto il 10.1.45 a Nicciano
in seguito a ferite multiple al torace e all’addome.
112)
VERONESI
BRUNO fu Emilio e di Zoboli Esterina, classe 1925, nato
113
VESPIGNANI
PIETRO, morto il 20.11.44, 5° Comp. Btg BRESCIA Div. MONTEROSA,
esumato a Camporgiano
114)
VEZZONI
P., bersagliere, esumato a Montatissimo (Molazzana)
115)
VISCONTI
GIUSEPPE, morto il 7.3.45, bersagliere Div.ITALIA esumato a Molazzana
fraz. Pomonti
116)
VOLPI
S.C. GIACOMO, marò della Div. SAN MARCO, esumato
117)
ZARANTONELLO
GIAMMARIA, nato nel 1923, morto il 18.1.45
118)
ZORGNO
PRIMO, nato il 16.10.25, morto il 8.3.45 a Nicciano per scheggia di
granata alla testa. Pioniere Div. ITALIA
119)
ZUCCHA
GIOVANNI, nato a Genova il 7.3.25, morto a Pieve Fosciana
120)
ZURLI’
CESARE di Domenico , nato a Snta Cristina Brissone (Pavia), morto il
13.11.44 per ferite in seguito a scoppio di granata, Alpino Div. MONTEROSA,
esumato a Montatissimo Comune di Molazzana
121)
ignoto
bersagliere, esumato a Molazzana loc. Colle del Gatto
122)
ignoto
bersagliere 1° Rgt, 9° Comp. Esumato a Molazzana loc.
123)
ignoto
alpino Div. MONTEROSA, di Milano, morto nel febbraio
124)
ignoto
esumato
nel comune di Camporgiano
125)
ignoto
Maggiore degli alpini morto il 19.4.45, capelli neri, pizzo
126)
ignoto
Sergente degli alpini, morto il 19.4.45, età circa 25 anni,
127)
ignoto
Alpino (Capello), morto il 5.11.44, capelli biondi, altezza
128)
ignoto
madre : Barna (?) Giovanna
di Vercelli, esumato a
129)
ignoto
esumato a Molazzana, loc. Monte
130)
ignoto
esumato a Molazzana, loc. Monte
131)
ignoto
Ricardo (Rupmann), morto all’ospedale, esumato a
amministrativa e religiosa, distinguendo comune per comune.
COMUNE DI
CAMPORGIANO
Al 25 luglio 1943 era podestà il Notaro Silvio Gemignani, che firma
la delibera n.12 del 27.8.43. Ma la successiva delibera n.13, del
20 settembre 1943 è firmata dall'avvocato Bartolomeo Bertoli come
Commissario Prefettizio. Evidentemente il prefetto lo aveva ritenuto
persona affidabile per la neonata R.S.I. (poco dopo, invece, il
Bertoli sarà il presidente del C.L.N.). Ma rimane solo fino all'8
febbraio 1944 (Delibera n.2). La delibera n. 3 del 17.3.44 è firmata
dal Comm.Pref. Pietro Orsi. Rimarrà fino alla delibera n.12 del 2
giugno 1944. A lui succederà il Prof. Ulisse Micotti, che firmerà la
delibera n.13 del 30 giugno e firmerà anche l'ultima, la n.3 del 6
aprile 1945. Rimarrà in carica fino all'arrivo degli americani (Il
23 aprile, tre giorni dopo il passaggio del fronte firma ancora come
commissario prefettizio). Egli, come abbiamo potuto vedere nella
cronistoria degli avvenimenti, ebbe una notevole importanza per la
Garfagnana. Pur essendo formalmente solo il Commissario prefettizio
di Camporgiano, in realtà fu un punto di riferimento per tutta la
Garfagnana. Il suo passato di ex ufficiale dell'esercito tedesco,
infatti, gli concedeva presso i tedeschi una autorità che gli
consentiva di trattare con loro senza complessi di inferiorità e
senza timori. Naturalmente la perfetta padronanza della lingua
tedesca che egli possedeva accresceva assai questa sua capacità di
trattare senza difficoltà qualsiasi questione. In questo modo risolse
diverse situazioni drammatiche evitando gravi danni alle popolazioni.
Ed anche la Prefettura di Apuania (sotto la quale venne a trovarsi
la Garfagnana dopo la occupazione di Lucca da parte degli americani)
finì per considerarlo il Commissario per tutta la zona. Non a caso i
finanziamenti destinati ai comuni della Garfagnana venivano inviati
a lui che, poi, pensava a distribuirli a ciascun comune. E non ci fu
problema che egli non dovette affrontare, dagli approvvigionamenti di
derrate alimentari, al riscaldamento, agli interventi di emergenza.
Dagli atti dell'archivio storico del comune di Camporgiano risulta
che egli aveva anche costituito un fondo segreto appositamente per
fronteggiare le molte emergenze. Il fondo ammontava a circa centomila
lire ed era stato costituito in modo vario. Lire 22.785 rappresentavano
il "ricavato dalla vendita di stoffe ricevute dal Gen.Carloni",
lire 5.000 era la somma consegnata "dal comandante militare della
Provincia Utimperghe", ben 55.474 lire erano il "ricavato dalla
vendita dello zucchero" e, fra le voci più curiose, lire 3.007 per
una "colletta fatta dalla Sig.na Gina Micotti" (figlia di Ulisse) e
5200 quale "ricavato vendita barili vuoti (dono del commissario
prefettizio)". Di tale fondo furono spese L.78.679 per "assistenza
straordinaria e spese diverse come: legna da ardere,trasporti,
pulizia, servizi, ecc. come da ricevute". Le restanti 21.490 furono
consegnate, a fine guerra, ai nuovi amministratori, insieme a
L.9.200 quale "residuo offerta Gen. Carloni". Il Gen. Carloni,
infatti, aveva chiesto e ottenuto da Mussolini l'erogazione di un
contributo straordinario per "quegli aiuti immediati da concedere
in nome Vostro alle numerose famiglie della Garfagnana che hanno i
congiunti alle armi e si trovano in particolari condizioni di bisogno
e di miseria". E, in effetti i disagi delle popolazioni garfagnine
costrette a convivere con il fronte di guerra erano molti. Di questa
elargizione ha trovato traccia Oscar Guidi negli archivi della'Ass.
Div. Alpina Monterosa (1). A testimonianza della inesausta e
multiforme attività del Commissario Micotti esiste, nell'archivio
del comune di Camporgiano anche una lettera a sua firma in data
30 marzo 1945 con la quale egli convoca, per il 3 aprile, una
riunione dei responsabili degli uffici postali di Camporgiano,
Filicaia
e Poggio per "ripristinare il servizio postale".
Frequenti erano le riunioni che venivano indette per affrontare i
vari problemi che via via si presentavano. A queste riunioni
partecipavano quasi sempre i parroci, in rappresentanza delle varie
frazioni. Date le difficoltà e i pericoli che ogni spostamento,
specie lungo le strade, comportava, i collegamenti con le frazioni
venivano mantenuti, appunto, in questo modo. E i preti, tutto
sommato, erano quelli che si muovevano più agevolmente e con minor
pericolo. In effetti non solo gli italiani ma anche i tedeschi
hanno generalmente sempre rispettato i preti, anche se qualche
eccezione c'è stata nei confronti di preti che erano evidenti
collaboratori dei partigiani. Comunque è certo che i parroci hanno
svolto un ruolo importante in quel periodo dato che anche i militari
facevano
riferimento a loro come "capi del paese".
Nel comune di Camporgiano svolgevano la loro opera di parroci i
seguenti preti : al capoluogo Don Duilio Cafalli, che non abbandonò
mai la chiesa malgrado i bombardamenti e assisté tutti i feriti
dell'Ospedale Militare, nonché coloro che vi morirono. E anche coloro,
disertori o partigiani, che qui furono fucilati. A Poggio c'era Don
Giovanni Ferrari, cognato del Dott.Bianchi di Careggine ucciso dai
partigiani, a Filicaia Don Palmiro Pinagli, autore di quel
preziosissimo diario dei giorni della guerra, dal quale tutti coloro
che affrontano lo studio di quel periodo della nostra storia possono
trarre preziose notizie. A Vitoio, dove si era trasferita la sede del
Municipio dopo i bombardamenti di fine dicembre 1944, c'era Don Ratti.
A Roccalberti Don Mario Babboni, uno studioso, a Sillicano Don
Aurelio Ricci, vecchissimo, a Casciana Don Pierami. Ogni paese,
quindi, aveva il suo prete, che, in un modo o nell'altro, continuò
a celebrare la messa e a fornire i conforti religiosi a quanti ne
avevano bisogno. Il che fu di non poco conforto alle popolazioni.
Oltre a ciò, come sopra si è detto, essi svolsero anche le funzioni
di "rappresentanti di frazione", occupandosi, quindi, anche dei
problemi
materiali delle rispettive popolazioni.
E
questo vale, naturalmente, per tutti i preti della Garfagnana.
COMUNE DI
CAREGGINE
Non è stato possibile trovare la documentazione del succedersi delle
cariche amministrative nel periodo studiato, a causa della mancanza
di documenti andati distrutti nell'incendio del comune. Pare che
Commissario Prefettizio durante la R.S.I. fosse un certo Poli di
Colli di Capricchia. E' da presumere, tuttavia, che la sua autorità
fosse molto limitata, dato il controllo pressoché continuo di quella
zona esercitato dai partigiani fin dal giugno 1944. Ricordiamo che
proprio nel comune di Careggine aveva sede il comando della 1°
Brigata Garfagnana della divisione Lunense (e, prima di questo, il
comando della Banda "Coli", poi Banda "Tony, del Dott. Abdenago Coli
e del maggiore Oldham). Il prete del capoluogo era Don Domenico
Bertolini, che aveva il tesserino partigiano (dice lui stesso) ma
appare piuttosto prudente. Don Fausto Cecchini era parroco a
Capricchia e fu molto attivo nel nascondere prigionieri di guerra
inglesi dopo l'8 settembre, tanto che, ricercato dai tedeschi,
preferì passare il fronte. A Colli di Capricchia era parroco Don
Marini,
che salvò due alpini feriti nel Novembre 1944.
COMUNE DI
CASTELNUOVO GARF.
Il podestà prima del 25 luglio era l'Avv. Bertucci, che rimase fino
all'otto settembre. Gli successe come Comm.Pref. l'Ing. Bertagni e,
a lui, successe Turri Silla. Quando questo andò al nord con la
Brigata Nera fu il Segretario Comunale Luciano Franchi a fungere da
Commissario Prefettizio. Accadde anche in altri comuni, ove non era
possibile
trovare altre persone disposte a farlo.
Al capoluogo reggeva l'importante parrocchia Mons. Giannini,
coadiuvato dal cappellano Don Raffaello Rossi, che morirà in un
bombardamento con tutta la sua famiglia. A Palleroso, praticamente
sul fronte, c'era Don Adelmo Tardelli (ancora vivente nel luglio
2001 e sempre presente alla messa che tutti gli anni i reduci della
Monterosa fanno celebrare nell'oratorio di San Rocco dove sono
ricordati i caduti), ad Antisciana c'era Don Gianmaria Torre, che
fu membro del CLN di Castelnuovo Garf.
A Torrite c'era (e c'è tuttora) Don Gigliante Maffei che, pure, ha
lasciato un interessante "Liber Chronicus Turritae", a Gragnanella
Don Azelio Giannotti, cui toccò, giovane prete, di assistere alla
fucilazione di tre disertori in Filicaia, a Colle Don Mattei
Marino, a
Cerretoli Don Lazzini, a Rontano Don Antonio Bertozzi.
COMUNE DI
CASTIGLIONE
Prima del 25 luglio e fino all'8 settembre 1943 fu Podestà Silvio
Bacci, ma il 19 settembre gli successe il Comm. Pref. Micheluccini
Dott.Cav.Giuseppe, presumibilmente inviato da Lucca. Il 6 giugno
1944 gli successe il Rag. Luigi Pighini, ma il 9 settembre 1944
prese il controllo dell'amministrazione comunale quale Commissario
Straordinario Militare il S.Ten. Aurelio Ricci della Brigata Nera
che, in quel tempo, era ancora acquartierata lì. Quando, nell'ottobre,
la Brigata Nera (e, quindi, anche il Ricci) se ne andò,
presumibilmente fece le funzioni di Commissario il Segretario. Ma
nel registro delle delibere non compaiono più delibere fino a dopo
la
guerra.
Il parroco di Castiglione era Don Antonio Fioriti, coadiuvato da
Don Antonio Lemmi parroco della seconda parrocchia del paese, detta
di San Pietro. A Valbona era parroco Don Luigi Emiliani, a San
Pellegrino in Alpe (proprio sul crinale degli Appennini, le cui
case sono per metà in Toscana e per metà in Emilia) era parroco
Don Virgilio Brusadini, a Chiozza Don Carlo Lino Togneri, a Cerageto
Don Giovanni Marchini, prete energico, che studiò e imparò il tedesco
per potersi intendere coi militari tedeschi. E, infatti, riuscì ad
evitare guai alla popolazione del paese. A Mozzanella era parroco
Don
Lorenzo Nelli.
COMUNE DI
FABBRICHE DI VALLICO (all'epoca
TRASSILICO)
Prima del 25 luglio era Podestà Salani Sorrentino. Rimase in carica
anche dopo l'8 settembre e sicuramente fino al 26.8.44 (la delibera
n.20 presa in quella data reca la sua firma). La delibera n. 21 è
in data 19.10.1944 (il fronte era appena passato) ed è presa dal
C.L.N. comunale presieduto dal sig. Rebechi Rag.Alfredo e composto
dai membri Rigali Gino, Graziani Paride, Bertoli Barsotti Egoberto e
Giusti Alessio. Con tale delibera il C.L.N. assume provvisoriamente
le
funzioni del Podestà e delibera i seguenti provvedimenti:
1) Viene esonerato dall'incarico il Segretario Comunale Barsanti
Serafino "per abbandono del posto nel periodo critico e per non aver
fatto nulla per provvedere alle necessità alimentari dei cittadini"
e viene
sostituito con Pierotti Gastone fu
Gino.
2) Viene esonerato l'applicato provvisorio Pierotti Luigi di Italo
"perchè iscritto al fascio della R.S.I." e sostituito con Vanni
Samuele
di Luigi.
3) Viene esonerato l'"impiegato di qualità" addetto all'annona
Galanti Luigi fu Carduccio "perchè iscritto al fascio della R.S.I. e
sostituito
con Pieroni Anna fu Ciro.
4) Viene dispensata Bacci Dora di Lionello addetta all'annona, senza
motivazione.
5) Decide il censimento dei quantitativi di grano, granturco e farina
di castagne disponibili nel comune e la loro distribuzione alla
popolazione
con criteri equi.
6)Impegna tutte le frazioni a inviare una relazione "sul
comportamento degli squadristi e dei fascisti iscritti alla R.S.I."
e a
fornire informazioni sui movimenti delle truppe tedesche.
7) Decide di esercitare "accurati controlli su banche e uffici
postali".
8) Precisa che il C.L.N. comunale "è alle dipendenze del De Maria,
Comandante del Gruppo Valanga, che controlla militarmente il
territorio
e che dipende dal Comando brasiliano.
Il
verbale è firmato dal Comandante De Maria.
Nella seduta successiva del 23 ottobre il C.L.N. esonera dal
servizio anche l'impiegato addetto all'annona Casini Ruggero fu
Luigi "perchè iscritto al fascio della R.S.I." e lo sostituisce
con Rigali Ildo di Dino, già partigiano del
"Valanga". Il 10.11.44, infine, viene nominato Sindaco Il Rag.
Rebechi Alfredo di Trassilico (e nella carica di Presidente del
C.L.N. lo
sostituisce Mario Sbragia).
E il 20.11.44 viene nominata la giunta composta da Sardi Dino
per Trassilico, Rigali Gino per Fabbriche di Vallico e Gragliana,
Paolini
Ildo Benedetto per Vallico Sotto e Vallico Sopra.
Il parroco di Trassilico era Don Aldo Paolini. A Fabbriche di
Vallico
c’era Don Rossi.
COMUNE DI
FOSCIANDORA
E', questo, uno dei comuni che venne a trovarsi proprio sulla linea
del
fronte, soffrendo particolari pericoli e disagi.
L'ultimo Podestà, fu Giannotti Renato, che fu sostituito il 29.11.42
dal Comm.Pref. Bonini Angelo, rimasto in carica fino all'8 settembre
1943. Gli succedette, il 14 settembre 1943 il Comm.Pref. Bonini Pietro,
che rimase in carica fino al 14.3.44. In quella data prese le
consegne, con Decr. del Capo della Prov. n.300 del 2.3.44, di nuovo
il Bonini Angelo. Interessante il testo della Delibera Comunale n. 5
in data 14.3.44 che dice : " Sono presenti il Dr. Martinelli Fernando,
Isp.Federale del P.F.R., Ricci Aurelio, Segretario del Fascio,
Bonini Pietro, Bonini Angelo, Antonino Pantò, segretario. Tutti i
presenti riconfermano la loro dedizione assoluta al Governo Fascista
Repubblicano e la fiducia nella rapida riscossa del popolo italiano,
oggi più che mai decisissimo alla vittoria e vivamente proteso verso
il suo
destino glorioso."
Ma il 9 agosto 1944, essendosi il Bonini assentato dal 3, il
Comando Militare della Provincia nomina Comm. Pref. Ricci Aurelio
(lo stesso che, poi, lo farà a Castiglione) con Decr. 28.7.44 n.300.
L'11 agosto viene registrata l'ultima delibera. Presumibilmente negli
ultimi mesi sarà stato nominato il Segretario, ammesso che fosse
ancora in
loco.
Oppure
un applicato di segreteria.
Una notevole figura di prete fu, in questa zona, Padre D'Amato,
responsabile del Collegio adiacente al Santuario di Maria SS della
Stella di Migliano e parroco di Riana. Egli, con i suoi confratelli,
si prese cura dei ragazzi del collegio, rimasti lontani dalle famiglie
ed esposti a rischi inenarrabili per i quotidiani cannoneggiamenti
che danneggiarono anche il collegio. Riuscì a salvarli tutti.
Durante i lunghi mesi di guerra prese molti appunti con i suoi
confratelli. Tali appunti, riordinati, sono stati pubblicati sul
giornalino del Santuario come "RICORDI DI GUERRA 25 settembre 1944-
18 aprile 1945" e sono molto noti come "diario di Padre d'Amato".
A Treppignana era parroco Don Giuseppe Nardini. A Lupinaia Don
Leandro
Franchi.
COMUNE DI
GALLICANO
Il 9.10.942 c'era già un Commissario Prefettizio: l'Avv.L.U.
Pellegrinetti. Ma il 21 dello stesso mese e fino al 28.12.42 lo
sostituì il Comm.Pref.Longo G.B.. Il 29.12.42, infine, quest'ultimo
fu a sua volta sostituito dal Comm.Pref. Manlio Crudeli. Quest'ultimo
rimase in carica senza interruzione anche dopo il 25 luglio, anche
dopo l'8 settembre e fino al 20.10.1944, quando già Gallicano era
stata
abbandonata dalle truppe tedesche.
Solo il giorno 21 ottobre assumerà la carica di Sindaco il Capretz,
comandante
partigiano.
Il parroco di Gallicano era Mons. Massimo Nobili, nativo di Ponteccio,
a
Perpoli c’era Don Aldo Biggeri, a Fiattone Don Radicchi.
COMUNE DI
GIUNCUGNANO
Il Podestà Reali Quinto Nello era in carica prima degli eventi del
1943 e risulta ancora in carica nella delibera del 29.12.44. La
successiva delibera in data 23.5.1945, però, è firmata dal Comm.
Pref. Pietrazzini Giuseppe, che era il Segretario
Comunale.
Il prete di Magliano, era Don Emilio Barsotti, soprannominato "Don
Pistola" per un incidente capitatogli in gioventù (si dice avesse
ucciso involontariamente il prete del suo paese, nel comune di
Fabbriche di Vallico, maneggiando maldestramente una pistola). Fu
un accanito sostenitore della lotta partigiana e animatore della
banda che si costituì, fra le prime, a Magliano.
Egli fu arrestato il 5 maggio 1944 per i fatti di Magliano e
rilasciato
nel giugno successivo. Nel febbraio 1945 passò il fronte.
COMUNE DI
MINUCCIANO
L'ultimo podestà, rimasto in carica fino al febbraio 1943 fu Daniele
Pieri. Gli successe il Comm.Pref. Adolfo Fiorani, che rimase in
carica anche dopo l'8 settembre e fino al dicembre 1943. Dal 26.12.43
al 19
agosto 1944 fu Comm.Pref.
da Michelangelo Giorgetti, Comm.Pref. dal 2.9.44 e che rimase in
carica,
presumibilmente, fino alla fine della guerra.
Prete del capoluogo fu Don Angelo Baldini. A Gorfigliano fu Don
Augusto Vincenti, che, pur essendo stato nominato presidente del
C.L.N. locale, fu uomo equilibrato, sereno e imparziale, come
testimonia la bella relazione che presentò al Vescovo dopo la guerra
A Gramolazzo era parroco Don Luigi Grandini, a Castagnola Don Emilio
Drovandi, ad Agliano Don Corrado Giorgetti, ora Monsignore, che,
all'epoca, si trovò ad assistere alla fucilazione di un disertore
del Gruppo Esplorante "Cadelo" passato ai partigiani, il bersagliere
Cesarino (Rino) Rossi, e di questa crudele esperienza ci ha lasciato
una toccante testimonianza. Don Alessandro Ambrosini, instancabile
curatore del Santuario di Monte Argegna, era anche parroco di Metra
e di Sermezzana. Anche Don Sandro, tuttora vivente, è un prezioso
testimone di quel tempo. A Pieve San Lorenzo era parroco Don Aldo
Navalesi
e a Pugliano Don Mario, molto
stimato.
COMUNE DI
MOLAZZANA
Il 25 luglio 1943 era Commissario Prefettizio il Dott. Amanzio
Bertoni, che rimase in carica anche dopo l'8 settembre e fino al
giugno 1944. Dal 6.7.1944, però, lasciò la carica al Rag. Pietro
Calamari, che era il segretario comunale e che, presumibilmente,
rimase in carica fino alla fine. L'ultima delibera registrata, però,
reca la data del 10 ottobre 1944. A quella data, infatti, Molazzana
venne a trovarsi proprio sulla linea del fronte il che, probabilmente,
rese problematico l'esercizio delle funzioni amministrative.
Al capoluogo era parroco Don Vannucci, a Sassi era parroco Don
Celestino Moscardini e a Eglio Don Giovanni Turriani. Entrambi
hanno vissuto praticamente in prima linea, condividendo con i
militari i rischi della guerra e funzionando, spesso, come
cappellani
militari. Anche le loro testimonianze sono preziose.
All'Alpe di S.Antonio, dove ebbe sede il Gruppo partigiano "Valanga"
c'era Don Michele Saisi che, ritenuto, a torto o a ragione, prete
partigiano, dovette nascondersi per evitare l'arresto, a Brucciano
era
parroco Don Dini.
COMUNE DI
PIAZZA AL SERCHIO
L'ultimo Podestà fu Astor Marchiò, che rimase in carica fino al
giugno 1943. Dal 14 luglio fu Comm.Pref. Antonio Potenza, che
rimase in carica fino all'8 settembre. Il 18 dello stesso mese fu
nominato Carlo Bertolini che, però, rimase in carica solo fino al
dicembre. Il 28.12.1943 era Comm.Pref. Gino Trinci, che era anche
ufficiale di posta. Dopo il bombardamento del 29 giugno 1944 il
Trinci andò al Nord e, come in molti altri comuni, l'amministrazione
fu affidata al segretario comunale Giuseppe Pietrazzini che, in
qualità di Comm. Pref. rimase in carica fino all'arrivo degli
americani.
Il prete di Piazza al Serchio era Francesco Pierami, che ha lasciato
angosciata testimonianza del bombardamento del giorno di San Pietro,
che
disseminò di cadaveri
avvenuto proprio quando i parrocchiani stavano recandosi a messa.
A Nicciano c'era Don Domenico Santini che, insieme a Don Paolo Torre,
nell'ottobre 1944 condusse una estenuante trattativa con i
partigiani e con i tedeschi e riuscì, con l'aiuto del Comm.Pref. di
Camporgiano Prof.Ulisse Micotti, a salvare la vita ai 5 ostaggi che
erano stati catturati e che dovevano essere fucilati per rappresaglia,
a causa dell'uccisione di un militare tedesco da parte di un
partigiano di Gorfigliano. A S.Anastasio c'era Don Giuseppe
Mentucci e a Cogna Don Gisberto Milanta. Toccò a loro fornire gli
estremi conforti religiosi sia all'alpino ucciso dai partigiani,
sia ai sei ostaggi fucilati nello stesso luogo per rappresaglia.
A Borsigliana c'era Don Pietro Ambrosini, cui toccò assistere il
S.Ten. G.N.R. disertore, poi partigiano Alberto Galanti, fucilato
a Piazza al Serchio il 14 maggio 1944. A San Donnino era parroco
Don Bruno
Pedri.
COMUNE DI PIEVE FOSCIANA
Il 25 Luglio era in carica, come Podestà, l'Avv. Francesco Pennacchi,
che mantenne la carica anche dopo l'8 settembre. Era ancora in carica
il 10.6.44 . Non è stato possibile sapere se rimase in carica anche
successivamente o se venne sostituito dal segretario (come è
probabile), giacchè non è stato possibile consultare il registro
delle
delibere di quegli anni.
A Pieve Fosciana era parroco Don Silvio Giovannoli. A Sillico
c'era Don Guglielmo Sessi, che fu arrestato fin nel dicembre 1943
per l'assidua assistenza fornita ai prigionieri inglesi e americani
fuggiti l'8 settembre dai campi di concentramento. Rilasciato dopo
alcuni mesi, rischiò di essere ancora arrestato perchè accusato di
fornire informazioni militari agli americani. Riuscì a sfuggire
all'arresto
e passò il fronte.
COMUNE DI
SAN ROMANO GARFAGNANA
Fin dal novembre del 1942 fu Podestà l'Avv. Adolfo Pennacchi. Egli
passò indenne sia la data del 25 luglio (caduta del Fascismo), sia
la data dell'8 settembre 1943 (armistizio) e rimase in carica fino
al maggio 1944. Poi fu Commissario Prefettizio il Segretario
Comunale
Siro Satti che, però, non redasse alcuna delibera.
Il prete di San Romano era Don Giuseppe Pennacchi, quello di
Vibbiana e Verrucole: Don Ismaele Bresciani, quello di Caprignana
(che, come abbiamo visto, reggeva anche Castagnola) era Don Emilio
Drovandi,
quello di Villetta Don Paolo Giannasi.
COMUNE DI
SILLANO
L'ultimo Podestà, in carica fino all'8 settembre 1943 fu il Dott.
Virgilio Ceccardi, farmacista. Dopo l'8 settembre fu Comm. Pref.
Francesco Guerrini che, pare, rimase in carica fino alla fine del
conflitto.
Parroco di Sillano fu Don Tommaso Baisi, che, intervenendo
coraggiosamente, salvò la vita a diverse persone catturate dagli
alpini della Monterosa o dai tedeschi. Tentò anche disperatamente,
ma invano, di salvare la vita al Ten. Carlo Manfrini, catturato e
ucciso
con ferocia il 20 aprile 1945, praticamente a guerra finita.
A Dalli Sopra e a Dalli Sotto c'era Don Renzo Spediacci, prete
partigiano, che aveva fatto della sua canonica una base partigiana,
ove
avvenivano riunioni, incontri di staffette, ecc.
COMUNE DI
VAGLI SOTTO
Fin dal 1942 il Comune è retto da un Commissario Prefettizio: Pietro
Pieroni. Il 15 settembre 1943, però, viene sostituito da Francesco
Baisi fu Pietro (Decr.Pref. 1644 del 13.9.44). L'ultima delibera è
del 16.9.44, dopo di che, probabilmente, sarà subentrato il
segretario.
Ma non c'è documentazione.
Il
parroco di Vagli Sotto era Don Pilade Guerrini.
COMUNE DI
VERGEMOLI
maggio 1944. Il 16 maggio gli subentra il Comm.Pref. Anisetto
Bertoli che amministrerà fino al 2 settembre 1944. Il 25.9.44 lo
sostituisce
Agostino Iacopetti, che risulta in carica
5.11.1944. Vergemoli rimase al di sotto della linea del fronte,
per cui, già il 10.12.44, in piena guerra, viene nominato Sindaco
Antonio Cipriani. La sede del comune fu spostata a Trassilico,
essendo
Vergemoli troppo vicina alla linea del fronte.
Ha lasciato una interessante testimonianza su quei mesi di fronte
il parroco di Calomini, praticamente terra di nessuno, occupato e
rioccupato più volte dagli americani e dalle truppe della R.S.I.
Si
chiamava Don Giovanni Valiensi.
Parroco
di Vergemoli era Don Aldo Paolini.
Già prima del 25 luglio era Commissario Prefettizio Valerio
Pennacchi e rimase lui anche dopo l'8 settembre. Il 2 settembre
1944 c'era ancora e pare sia rimasto fino alla fine della guerra.
Ma non si
è trovata documentazione.
Il parroco di Villa era Don Giuseppe Santandrea, che si sforzò di
mantenere coi tedeschi (a Villa c'è stato, dal 18.8.44 al 29.9.44,
il Comando tattico del XIV° Corpo d'Armata del Gen. Frido Von
Senger und Etterling, che aveva la responsabilità di tutto il
settore a ovest degli Appennini e fino al mare) rapporti pacifici
per il bene della popolazione. A Corfino c'era Don Giovanni Chiari,
a Magnano
Don Egisto Vannini, a Sassorosso
Don Omero Pardini.
NOTE:
(1)Oscar Guidi GARFAGNANA 1943-1945. LA GUERRA. LA RESISTENZA Ed. Pacini Fazzi Lucca, pag. 52