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Annunciazione del Signore

 
  L'Angelo del Signore portò l'annuncio a Maria ed ella concepì per opera dello Spirito Santo

 

  Per un ulteriore approfondimento vedi: Storia della festa, il significato
Sommario  

inni e preghiere

L'iconografia 

 
 

L'iconografia dell'Annunciazione  
Sappiamo che la festa dell'Annunciazione era già celebrata prima del secolo IV; tuttavia la rappresentazione della scena quale è descritta nel vangelo di san Luca non figura nelle pitture delle catacombe. Un affresco delle catacombe di Priscilla a Roma mostra un giovane che sta davanti a una donna seduta su un trono con un fanciullo sulle ginocchia. Questa donna rappresenta senza dubbio la Madre di Dio, ma la presenza del bambino come pure la stella al di sopra del gruppo, a mio giudizio, mettono in dubbio la teoria secondo cui si tratta della rappresentazione dell'annunciazione. Anche l'adorazione dei Magi della stessa catacomba non permette d'interpretarla con certezza come un'annunciazione. Quanto al personaggio in piedi davanti alla Madre di Dio, bisogna ricordarsi che la pittura dei primi secoli rappresentava gli angeli come giovani uomini, rivestiti di chitone, con in mano il bastone del pastore o una lancia. Soltanto nel secolo V l'iconografia degli angeli si precisa e le ali diventano il loro attributo caratteristico.
Sono dunque gli elementi della composizione dei due affreschi e non soltanto il giovane rappresentato senza ali davanti alla Madre che fanno concludere per un altro significato dell'affresco detto «dell'annunciazione».
Dopo il concilio di Efeso (431) due tendenze contribuirono alla formazione del tipo iconografico dell'annunciazione. Una di queste tendenze è dovuta all'influenza degli apocrifi, specialmente del Protovangelo di Giacomo e dello Pseudo-Matteo che apportano, con molteplici dettagli, un indubbio arricchimento alla composizione. L'altra tendenza proviene dall'evoluzione dell'arte bizantina stessa. In quel
l'epoca, la civiltà dell'impero e il suo ideale di bellezza e di grandezza forniscono le forme e gli elementi decorativi dell'arte e portano all'elaborazione di un'immagine maestosa, che è tipica dell'arte bizantina e che raggiunge la sua più ricca espressione con l'età d'oro di Giustiniano nel secolo VI.
Questa concezione si manifesta chiaramente nei mosaici dell'arco di trionfo di Santa Maria Maggiore a Roma che sono una delle prime rappresentazioni contenenti tutti gli elementi di un'annunciazione. Il suo linguaggio è quello dell'arte imperiale, più che quello del vangelo.
Il mosaico mostra la Madre di Dio su un trono, in un atteggiamento maestoso. È vestita come un'imperatrice ed è circondata da angeli e da donne, il cui simbolismo non è stato ancora chiarito dagli storici. Sopra questa scena sono raffigurati la dea della vittoria, la Nike, come nell'arte imperiale, l'arcangelo Gabriele e la colomba. Ai piedi di Maria si trova un cestino pieno di lana color porpora, con la quale, secondo gli apocrifi, ella ha tessuto la tenda del Tempio. Questo motivo della serva del Tempio perdurerà ancora a lungo nell'iconografia dell'annunciazione, mentre la rappresentazione dell'arcangelo discendente venne abbandonata.
Le rappresentazioni dell'annunciazione fino all'iconoclasmo , poco numerose e soltanto in forma di rilievo o di miniature, mostrano già il tipo classico dell'annunciazione. L'arcangelo si avvicina da sinistra ed esprime il messaggio con un gesto di benedizione. La Vergine sta in piedi davanti a un trono, in atteggiamento fermo e dignitoso. Sullo sfondo appaiono strutture architettoniche molto semplificate, sotto forma di portico. La sobrietà della composizione, il suo carattere statico e i movimenti moderati riflettono chiaramente lo stile imperiale a cui queste opere appartengono. Questa concezione non esprime soltanto un ideale di grandezza; poiché esclude i particolari storici e narrativi, essa è soprattutto il riflesso della teologia, del dogma. Questa concezione si manterrà nell'iconografia fino al secolo XIII. (E. Sendler, Le icone bizantine della Madre di Dio, ed. S.Paolo, 1995, pp.39-40)
 

 

Inni e preghiere    

 Liturgia orientale

 

Oggi è l'inizio della nostra salvezza e la manifestazione del mistero che è dall'eternità: il Figlio di Dio diviene Figlio della Vergine e Gabriele annuncia la grazia. Con lui dunque gridiamo alla Madre di Dio: «Ave, o Piena di grazia, il Signore è con te!».

***

Oggi annunci di gioia, adunanza verginale! I celesti si uniscono ai terrestri. Adamo è rinnovato, Eva è liberata dalla prima tristezza ed il tabernacolo della nostra sostanza, per la deificazione dell'impasto assunto, diventa tempio di Dio. O misteri! Il modo della kenosi (cf. Fil 2, 7) è ignoto, il modo della concezione è indicibile. Un angelo è fatto servitore del prodigio, un seno verginale accoglie il Figlio; lo Spirito Santo è mandato; il Padre esprime la sua benevolenza dall'alto ed il proposito viene fatto di comune accordo, nel quale e per il quale noi, che fummo salvati, insieme con Gabriele esclamiamo alla Vergine: «Salve, o Piena di grazia (Lc 1, 28), per te la salvezza, Cristo nostro Dio, avendo assunto la nostra natura, ci ha ricondotti a lui: Supplicalo di salvare le nostre anime! ».

***

Nel sesto mese, l'arcangelo Gabriele fu mandato dal cielo a Nazaret, città della Galilea, per portare ad una Fanciulla gli annunci della gioia. Da lei entrato, egli così esclamò: «Ave, o Piena di grazia, il Signore è con te! (cf. Lc 1, 28) Ave, ricettacolo della natura incontenibile! Colui infatti che i cieli non possono contenere, è stato contenuto nel tuo seno, o Benedetta! Ave, o Pia, richiamo di Adamo, riscatto di Eva, gioia del mondo e giubilo del nostro genere!»

***

L'arcangelo Gabriele fu mandato dal cielo per annunciare alla Vergine la concezione. Venendo verso Nazaret, egli si chiedeva, colpito dal prodigio: «Come, l'Inconcepibile che risiede nei cieli viene concepito da una vergine? Come, colui che ha per trono il cielo, viene contenuto nel grembo di una donna? Come colui, che i cherubini e i serafini non osano guardare, si degna per una sola parola incarnarsi da questa? Ma questa è parola di Dio! Perché allora esitare e non dire alla Vergine: Ave, o Piena di grazia, il Signore è con te (Le 1, 28)! Ave, o Vergine casta! Ave, Madre e Sposa! Ave, Madre della vita! Benedetto il frutto del tuo grembo (Lc l, 42)!

***

 

Gabriele, rapito dalla bellezza della tua verginità e dallo splendore della tua purezza, a te gridò, o Madre di Dio: «Quale degna lode ti rivolgerò, come ti chiamerò? Mi sento confuso e pieno di esitazione. come mi è stato ordinato, io ti grido: Ave, o Piena di grazia!».

***

Il mistero nascosto dai secoli viene oggi svelato e il Figlio di Dio diventa Figlio dell'uomo, affinché, assumendo ciò che è mediocre, egli mi conferisca ciò che è migliore. Adamo si era illuso e non poté divenire il dio che sognava; Dio, invece, diviene uomo per fare di Adamo un dio. Si rallegri dunque il creato, danzi la natura, perché un arcangelo si presenta con timore davanti alla Vergine le porta il «Gioisci» che riscatta la tristezza (cf. Le 1, 28)  Dio nostro, che per le tue viscere di misericordia t:i sei incarnato, gloria a te!

 

 

Dall' Akathistos

A te, qual Generale invincibile, innalzo canti di vittoria, io che sono la tua Città,

o Madre di Dio.

E come tu possiedi la potenza irresistibile, liberami dai pericoli di ogni sorta, affinché ti proclami: Ave, Vergine e Sposa!

Non cesseremo mai di inneggiare come si deve a te, o Madre di Dio,

e di dire: Ave, Vergine e Sposa!

L'Incorporeo, conosciuto l'ordine impartitogli,

si recò con sollecitudine alla dimora di Giuseppe e disse a colei che non conosceva matrimonio: «Colui, che nella sua discesa inchina i cieli,

viene tutto e senza mutamento racchiuso nel tuo seno. Io, contemplandolo fatto schiavo nel tuo grembo, rimango estatico ed esclamo: Ave, Vergine e Sposa!».

 

Il più eccelso degli angeli fu mandato dal cielo per dir «Ave» alla Madre di Dio. Al suo incorporeo saluto vedendoti in lei fatto uomo, Signore, in estasi stette, acclamando la Madre così:

Ave, per te la gioia risplende;

Ave, per te il dolore s'estingue.

Ave, salvezza di Adamo caduto;

Ave, riscatto del pianto di Eva.

Ave, tu vetta sublime a umano intelletto;

Ave, tu abisso profondo agli occhi degli angeli.

Ave, in te fu elevato il trono del Re;

Ave, tu porti colui che il tutto sostiene.

Ave, o stella che il sole precorri;

Ave, o grembo del Dio che s'incarna.

Ave, per te si rinnova il creato;

Ave, per te il Creatore è Bambino.

Ave, Vergine e Sposa!

Ben sapeva Maria d'esser Vergine sacra e così a Gabriele diceva:

"Il tuo singolare messaggio all'anima mia incomprensibile appare: da grembo di vergine un parto predici, esclamando: Alleluia!".

Desiava la Vergine di capire il mistero e al nunzio divino chiedeva: :"Potrà il verginale mio seno mai dare alla luce un bambino? Dimmelo!". E quei riverente acclamandola disse così:

Ave, tu guida al superno consiglio;

Ave, tu prova d'arcano mistero.

Ave, tu il primo prodigio di Cristo;

Ave, compendio di sue verità.

Ave, o scala celeste che scese l'Eterno;

Ave, o ponte che porti gli uomini al cielo.

Ave, dai cori degli angeli cantato portento;

Ave, dall'orde dei demoni esecrato flagello.

Ave, la luce ineffabile hai dato;

Ave, tu il «modo» a nessuno hai svelato.

Ave, la scienza dei dotti trascendi;

Ave, al cuor dei credenti risplendi.

Ave, Vergine e Sposa!

 

 

 

 

Liturgia latina

 

 

 

Oggi il Verbo eterno,
nato dal Padre prima dei secoli, ha umiliato se stesso,
è divenuto un uomo mortale

 

Inni

 

Accogli nel tuo grembo, o Vergine Maria,

il Verbo di Dio Padre.

Su te il divino Spirito distende la sua ombra, o Madre del Signore.

Porta santa del tempio, intatta ed inviolabile,

ti apri al re della gloria.

Predetto dai profeti, annunziato da un angelo, viene Gesù salvatore.

A te, Cristo, sia lode,

al Padre e al Santo Spirito nei secoli dei secoli. Amen.

 

***

Dal sorgere del sole s'irradi sulla terra il canto della lode.

Il Creatore dei secoli prende forma mortale per redimere gli uomini.

Maria vergine madre porta un segreto arcano nell'ombra dello Spirito.

Dimora pura e santa, tempio del Dio vivente, concepisce il Figlio.

A te sia lode, o Cristo,

al Padre e al Santo Spirito nei secoli dei secoli. Amen.

 

 


Responsori
Un germoglio spunterà da Iesse, '' una stella da Giacobbe.
Un germoglio spunterà da Iesse, una stella da Giacobbe.
Dalla Vergine nascerà il Salvatore, una stella da Giacobbe.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Un germoglio spunterà da lesse, una stella da Giacobbe.
 

***


L'angelo Gabriele fu mandato alla Vergine Maria, sposa di Giuseppe. A lei, turbata per il mistero di luce, egli dà l'annunzio: Non temere, Maria, hai trovato grazia presso Dio. * II figlio che tu concepirai sarà chiamato Figlio dell'Altissimo
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Il figlio che tu concepirai sarà chiamato Figlio dell'Altissimo


***


Accogli la parola, Vergine Maria, l'annunzio dell'angelo del Signore: Concepirai nel tuo grembo l'uomo-Dio. "" Diranno di te: Benedetta fra le donne! Partorirai un figlio, e sarai madre sempre vergine. Diranno di te: Benedetta fra le donne!
 

***


 

Ave, Maria, piena di grazia, * il Signore è con te Ave,

Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Benedetta tu fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno:
il Signore è con te.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te.

Intercessioni

Con animo fiducioso invochiamo Dio Padre che oggi per mezzo dell'angelo ha annunziato a Maria il messaggio della salvezza: Signore, donaci la tua grazia.
Hai eletto la Vergine Maria, perché divenisse Madre del tuo Figlio,
- guarda con bontà a tutti coloro che attendono la redenzione.
Per bocca dell'angelo hai annunziato a Maria la gioia e la pace,
-dona al mondo la gioia e la pace del tuo regno.

Per opera dello Spirito Santo e con l'assenso di Maria Vergine hai fatto abitare fra noi il tuo Verbo eterno,
- disponici ad accogliere il Cristo come lo accolse la Vergine Maria.
Tu che innalzi gli umili e colmi di beni gli affamati,

-aiuta i deboli, solleva gli sfiduciati, conforta i morenti.
Dio grande e misericordioso, a cui nulla è impossibile,
-salvaci dal peccato e dalla morte e dona ai nostri  defunti l'eredità eterna.

 

***

 

Celebrando gli inizi della nostra redenzione nel giorno dell'Annunciazione a Maria, preghiamo con fiducia Dio nostro Padre: Interceda per noi la santa Madre di Dio.

Come Maria accolse con fede l'annuncio dell'angelo,

- donaci o Padre, di accogliere con gioia la parola del nostro Salvatore.
Tu che hai guardato l'umiltà della tua serva,
- abbi pietà di noi e di tutti gli uomini del nostro tempo.
Come Maria, nuova Eva, aderì pienamente alla tua parola,
- fa' che accettiamo con amore la tua volontà.
La santa Madre di Dio soccorra i miseri, conforti i deboli e gli oppressi,
- preghi per il popolo, protegga il clero, interceda per le vergini consacrate.

 

***

 

Con animo fiducioso invochiamo Dio Padre che oggi per mezzo dell'angelo ha annunziato a Maria il messaggio della salvezza: Signore, donaci la tua grazia.

Hai eletto la Vergine Maria, perché divenisse madre del tuo Figlio,

- guarda con bontà a tutti coloro che attendono la redenzione.

Per bocca dell'angelo hai annunziato a Maria la gioia e la pace,

- dona al mondo la gioia e la pace del tuo regno. Per opera dello Spirito Santo e con l'assenso di Maria Vergine hai fatto abitare fra noi il tuo Verbo eterno,

- disponici ad accogliere il Cristo come lo accolse la Vergine Maria.

Tu che innalzi gli umili e colmi di beni gli affamati,

- aiuta i deboli, solleva gli sfiduciati, soccorri i morenti.

Dio grande e misericordioso, a cui nulla è impossibile, 

- salvaci dal peccato e dalla morte e dona ai nostri defunti l'eredità eterna.

 

***

ORAZIONE

O Dio, tu hai voluto che il tuo Verbo si facesse uomo nel grembo della Vergine Maria: concedi a noi, che adoriamo il mistero del nostro Redentore, vero Dio e vero uomo, di essere partecipi della sua vita immortale. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

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