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È deserto lichenico in piazza Vittorio Veneto e al Liceo classico. Va un po' meglio alla stazione

Smog: alla Pontina resta elevato


P align=justify>Qualche variazione in meglio c’è, ma perlopiù si tratta di conferme, specie dei dati in negativo. L’indagine sull’inquinamento ambientale portata avanti dal ragazzi del liceo scientifico "Leonardo Cocito" e dal professor Giacomo Olivero attesta anche per il 2002 una situazione altalenante sotto le torri, con alcune zone in lieve miglioramento e altre, quelle più intasate di traffico, con frequenze licheniche nulle, segno di un tasso elevato di "irrespirabilità" dell’aria.

L’analisi non confronta gli ultimi rilievi (alcuni punti non vengono indagati, come piazza San Paolo, ad esempio, alla quale l’aggiornamento precedente all’attuale assegnava un tasso "molto elevato" d’inquinamento), ma quelli del 1998.

Sulla validità del metodo molto si è discusso.

Ma, in realtà, i dati emersi dalla valutazione delle frequenze licheniche non fanno che confermare quanto altri sistemi attestano (si ricorderanno le punte altissime di polveri fini registrate dall’Agenzia regionale per l’ambiente nei mesi scorsi presso la centralina di via Tanaro, mentre Giulio Segino parla in questa pagina del problema ozono) e quanto emerge dall’osservazione empirica del traffico cittadino. La comparazione, comunque, vede migliorare la situazione in via Liberazione, di fronte al ponte del Cherasca, dove la qualità dell’aria risulta essere "molto buona". Va assai bene (come in passato) anche presso gli argini del torrente, al campo da calcio Santa Margherita, nell’area di fronte alla caserma dei Vigili del fuoco e al parco "Riccardo Sobrino" (investigato per la prima volta).

"Buona", con andamento stabile, è definita la situazione nel parcheggio all’inizio di corso Europa e dietro la scuola, al terminal dei bus di corso Matteotti (qui era "discreta").

Le frequenze licheniche scendono e la qualità dell’aria pure (è "discreta") all’area verde della Scuola enologica, all’asilo nido, all’incrocio tra le vie San Teobaldo e Papa Giovanni XXIII, in corso Matteotti (di fronte alla Coldiretti), al campo sportivo "Michele Coppino", di fronte al distributore di benzina di corso Torino, al cimitero e nel giardino del Seminario. Si passa a una situazione "mediocre" presso l’edicola di via Vivaro e nei giardini della Roto Alba.

Si va peggio, con una qualità dell’aria "bassa", in corso Coppino, di fronte all’oratorio (ma qui, in passato, era deserto lichenico), sulla salita che porta alla piazza del bestiame (ma in un altro punto è "mediocre"), presso il giardino di corso Matteotti.

Note dolentissime si confermano all’incrocio della Pontina, dove l’aria resta "pessima" di fronte alla banca (un po’ meno in un altro punto), in piazza Vittorio Veneto e nel cortile del Liceo classico.

È particolare, infine, la situazione dei giardini della stazione. Qui non è più deserto lichenico, ma la qualità dell’aria è ancora "bassa".

Secondo il professor Olivero, che ha cercato spiegazioni all’inquinamento dell’area con una delle sue allieve, il problema è dato dalla sommatoria delle emissioni dei motori dei treni, delle auto e del riscaldamento. Anche in questo caso si devono sfatare le illusioni, dunque. Se il treno è vetusto, con un vecchio motore diesel, può inquinare come e più delle macchine…

(di Maria Grazia Olivero - da Gazzetta d'Alba del 10 luglio 2002)


L'estate manda i livelli di ozono alle stelle - da Gazzetta d'Alba del 10.7.2002

Alba e Torino gemelle per l'ozono - da Gazzetta d'Alba del 13.2.2002


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