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Non ricordo precisamente i motivi che hanno spinto mia moglie ed io di cercare nel 1995 una casa in montagna. Sembrerà banale, ma
presumo siano stati la necessità di silenzio, di aria buona o la volontà di evadere dalla quotidianità e da quanto altro ti propina giornalmente la città. Quando, dopo alcune proposte, siamo stati in contrà Vendramini a Vitarolo, ho colto attraverso gli occhi di mia moglie che questo era il posto per noi. Certo che la casa da
ristrutturare presentava qualche problema ,ma era troppo forte la volontà di poterci ricavare un angolo tutto per noi per rinunciarci. Così abbiamo iniziato l’avventura con la prima delusione: la casa non si prestava alla ristrutturazione perché priva di muratura portante ma soprattutto mancanza di fondamenta. Senza scoraggiamenti, nei
momenti liberi ci siamo improvvisati geometri ed abbiamo progettato la nostra casa. In questo meraviglioso posto abbiamo conosciuto i nostri vicini con cui abbiamo una sincera amicizia e reciproca stima. Ricordo con molta commozione l’amico Eugenio che ci ha lasciato.
Da alpino direi ...è andato avanti .... Ricordo l’allegria che aveva quando fischiettava al mattino; ricordo
con quanta generosità trasmetteva la sua esperienza; ricordo quando veniva a vedere
da me le gare di Formula 1. Ciao Eugenio…
Agosto
2010. In contrada Vendramini è rimasta inalterata nel
tempo l'amicizia e la stima con tutti. Italo, che ogni anno
viene qui da Milano per trascorrere un mesetto al fresco, si
porta sempre appresso la simpatia e la signorilità. Tante
informazioni e documentazioni relative alle persone emigrate
e citate in questo sito sono fonte delle sue informazioni
archiviate con certosina precisione. Matteo (Decimo) che
sempre sorprende quando mi racconta del suo "vissuto" in
questi luoghi. Anche lui mi ha fornito documentazione
storica importante.
E poi Sara e
Roberto, ormai qui residenti da circa quattro anni, che
hanno ringiovanito la contrada. Si sono ristrutturati la
loro casa con volontà, passione e armonia. Quando andiamo da
loro a fare "filò", resto sempre ammirato dalla loro
cucina arredata con "pezzi" messi lì con ragionamento e
gusto. Meriterebbe una foto, ma Sara, giustamente gelosa del
suo privato .... niente.
Dicevo, ora,
agosto 2010, mi accorgo che tante cose sono cambiate. Chi ha
detto "il tempo passa e l'uomo non se ne avvede"....
Non mi ricordo ma non si adatta a quello che sto scrivendo.
Mi avvedo benissimo che il tempo passa. Mi avvilisce
l'aggressione dei rovi sulle piante, lungo i sentieri, qui
dietro casa, e la vegetazione trascurata di manutenzione. La
natura, libera e priva di ogni controllo, si sta
impossessando del territorio, ti priva del panorama e ti
toglie il "bello" di questi luoghi. Comprendo che ormai i
pascoli, almeno in questi posti, non ci sono più, ma chi ha
del terreno dovrebbe quantomeno tenerlo in ordine dal
degrado.... dovrebbe sentirsi in dovere di
farlo.....dovrebbe essere imposto di farlo. Ma la mia è pura
utopia... forse rassegnazione...oppure il desiderio di
vedere le cose belle che questo luogo, dopo ormai quindici
anni che siamo qui, ci rende felici di frequentare.
31 dicembre 2005 - Panorama invernale dai Vendramini 10 agosto 2006 - Panorama estivo dai Vendramini
La foto qui a fianco è dell’orologio solare (meridiana) che ho costruito su una parete a sud della
casa nell’agosto dell’”anno domini 2000”. Le decorazioni sono di una pittrice decoratrice di Conco. Le altre foto sono di alcuni scorci dell’interno della casa con il nostro caminetto che ci tiene tanta compagnia, la “streghetta”, rigorosamente rivolta verso la porta, a tenere lontani i guai (???). |
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