the sweetest condition
 













ANTON CORBIJN
Anton Corbijn è figlio di un predicatore calvinista (dominee in olandese) estremamente religioso che segnerà profondamente la sua vita anche professionale. Nell'intervista dalla quale ho preso questi dati (cioè dal dvd The work of director) Anton dice che proprio a causa dell'influenza paterna tuttora non riesce a fare delle cose che hanno il solo scopo di intrattenere (testuali parole) e quindi cerca di andare oltre la superficie. Bono degli U2 sostiene che Anton vede il piacere con occhi colpevoli. Ma vede il bene e il male in termini molto netti. (testuali parole)
La vita sull'isola natale gli appare piatta e di conseguenza tutto quello che accade al di fuori sembra molto più importante di quello che effettivamente è. Nel '64 i Beatles suonano in Olanda e questo accresce il senso di lontananza dal mondo, il che contribuisce a sviluppare in lui un maggiore interesse nei confronti della musica.
Le prime foto importanti le scatta nel '72 per i Solution, da lì nasce la passione per la fotografia e l'avvicinamento al palcoscenico. Cinque anni dopo arriva la consacrazione. Una foto scattata a Elvis Costello arriva nelle mani del direttore del New Musical Express, che ne capì subito il valore artistico e quindi lo assunse. Le sue foto vennero viste da molte persone e così cominciò la sua carriera di fotografo dei gruppi musicali. Aveva raggiunto così il suo obiettivo. Dato che oltre alle foto realizzava anche le copertine degli album, gli venne suggerito di occuparsi anche dei video.
Il lavoro più importante per lui fu quello per i Joy Division dei quali è sempre stato un acceso fan. Fu il primo gruppo che contattò appena arrivato in Inghilterra, chiese loro di poterli fotografare e il gruppo acconsentì. A loro volta i Joy Division gli chiederanno di realizzare un video dopo sei anni dalla scomparsa di Ian Curtis (il cantante) e inizialmente Anton rifiutò perchè avrebbe dovuto utilizzare principalmente foto scattate da altri. Alla fine cedette alle insistenze e accettò. Recuperò le foto fatte al gruppo in passato e venne fuori Atmosphere, quello sarà l'unico video girato da Anton col punto di vista di un fan.
Nel 2007 esce Control. Il suo primo lungometraggio, naturalmente in bianco e nero, è per sua precisa intenzione dedicato alla band che più amava e per questo lavoro si è avvalso anche della collaborazione della moglie di Ian, Deborah, che nel '95 pubblicò una biografia del cantante dal titolo Così vicino così lontano. E che personalmente consiglio di leggere, ne vale davvero la pena.
Nell'84 arrivano i Propaganda, il video venne trasmesso in tv e altri artisti lo contattarono. Due anni dopo arriva un'altra svolta nella sua vita artistica. Mancando i fondi si ritrovò sul set senza un cineoperatore, così le riprese le fece da solo e questo gli svelò il mondo della regia.
E ora arriviamo al punto. Nell' 81 incontra i Depeche Mode. Doveva scattare delle foto per la copertina di NME (celebre rivista musicale ancora esistente...nda). Martin Gore dice che all'inizio probabilmente Anton non li sopportava a causa del loro genere musicale allora decisamente pop che di certo non incontrava i suoi gusti. Anton stesso li definì teenyboppers... Dave Gahan ricorda quell'episodio perchè tutta la sua eccitazione per essere finito sulla copertina di NME svanì quando vide la foto. Lui era in primo piano e sullo sfondo gli altri tre (Martin, Fletcher e Vince Clarke) che erano gli unici ad essere perfettamente a fuoco. Di Dave si intravvedeva la sagoma indistinta! Cosa che si ripeterà nel '97 per l'album Ultra.
Sempre Martin dice che quello che lo affascina dei video di Anton è il loro essere completamente astratti, nel senso che non rispecchiano il testo della canzone. La connessione è a livello più profondo. (testuali parole sempre dall'intervista per The work of director, nda).
Un appartenente al gruppo dei New Order a questo proposito, dice di non cercare la relazione tra testo e video, ma di seguire semplicemente la musica, cosa che appunto porta ad una maggiore profondità.
In questo mi trovo perfettamente d'accordo. Scervellandoti per trovare la connessione tra parole e immagini sprechi il tuo tempo e non godi della canzone e nemmeno del video, anche perchè spesso non c'è relazione! Credo sia anche normale, dato che l'autore del video non è nell'animo di chi ha composto il testo quindi come potrebbe raccontarlo con le immagini? Sarebbe un'interpretazione personale, magari opposta alle vere intenzioni dell'autore. Chiusa parentesi opinioni personali.
Nell' 86 la svolta. Viene contattato per realizzare il video di A Question of Time. Accetta (fortunatamente per noi Devoti!) solo perchè lo solletica l'idea di girare una specie di road movie in America dove i Depeche si trovavano per dei concerti ed era un'idea che voleva realizzare da tempo. Qui inizia il loro sodalizio che arriva fino ai giorni nostri, il video per Suffer Well è opera sua e si occuperà anche della fotografia e della creazione del logo per Hourglass, l'ultimo lavoro solista di Dave Gahan.
La copertina di Exciter (album dei Depeche Mode del 2001) è anch'essa opera sua, come pure lo stage per l'ultimo tour dei DM, quello dell'Exciter Tour e del Devotional Tour, oltre ad aver fatto il regista per diversi concerti. E questa è solo una piccola parte del suo lavoro per e con i DM!
Il suo carnet artistico si arricchisce con i New Order, Nick Cave, Coldplay, U2, Travis, Nirvana, Metallica, David Sylvian, Echo and the Bunnymen.
Sono frutto della sua sensibilità servizi fotografici bellissimi (non solo dedicati ai DM) raccolti in libri come Famouz (1989), Strangers (1991), Star Trak (1996) Everybody Hurts (2003).
Quello che lo caratterizza è la predilezione per il bianco e nero, le sue foto sono ruvide, sgranate, a volte sembrano scolpite nella pietra e comunque mai banali o scontate.
Ma se volete davvero sapere qualcosa di più su di lui, questo è il suo sito ufficiale.
Per avere una visione d'insieme del suo lavoro questo sito può darvela.
Davvero ci sarebbe tantissimo altro da dire su di lui come artista e non solo perchè legato alla Devozione, ma rischierei di scadere nel servilismo più deleterio! Se poi volete constatare di persona il suo valore, cercate The Work of Director (che ho abbondantemente saccheggiato!), una bella panoramica del suo lavoro con vari artisti. Bellissimo anche il book che accompagna il dvd.


 
   

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