Kruscev
venne destituito improvvisamente nel 1964. Al suo posto fu formata una
nuova direzione collegiale ma fu poi Breznev a concentrare tutto il
potere nelle sue mani. Con Breznev ebbe inizio un nuovo processo di
"glaciazione" che sembrò riportare il mondo al periodo oscuro
dello stalinismo. Per i dissidenti furono ancora una volta previsti le
prigionie nei gulag o gli esili. Breznev non si fece molti scrupoli ad
esiliare intellettuali, scrittori e scienziati che lo osteggiavano,
dando così inizio ad un nuovo capitolo della guerra fredda.