Scienze della Terra

La Luna





La Luna a confronto con la Terra e gli altri pianeti del Sistema Solare
I movimenti della Luna, il sistema Terra-Luna
Le fasi lunari e le eclissi
Il paesaggio lunare
La composizione della Luna
L'origine della Luna
L'uomo sulla Luna



Come si è detto, nel periodo della beat generation, periodo in cui il sentimento di rivolta fu massimo e i ribelli furono molti, le due superpotenze USA e URSS erano in piena guerra fredda. Con Kruscev esse entrarono nella coesistenza pacifica e in una sana concorrenza; in tale concorrenza, tuttavia, esse riuscirono a fronteggiarsi alla pari in soli due campi: la conquista dello spazio e la ricerca militare.

La prima si riferisce alle varie tappe che portarono, nel 1969, un equipaggio americano a sbarcare per la prima volta sulla Luna; la seconda si riferisce alla scoperta di sempre nuove armi nucleari che avevano preso il sopravvento in quegli anni. Sembra dunque doveroso trattare gli argomenti della Luna e della radioattività.





La Luna a confronto con la Terra e gli altri pianeti del Sistema solare

La Luna è l'unico satellite terrestre, il primo che si incontra nel Sistema Solare procedendo dal Sole verso l'esterno. È un astro privo di luce propria, costituito da materiali solidi e con massa pari ad 1/81 di quella terrestre.

Se paragonate ad quelle di altri corpi celesti, le dimensioni della Luna sono alquanto modeste; tuttavia esse sono particolarmente significative se riferite ai soli satelliti. I satelliti di Marte sono più piccoli di essa, solo 3 satelliti di Giove e uno di quelli di Saturno sono maggiori e nessuno dei 5 di Urano è paragonabile alle dimensioni della Luna.

Tenendo conto di questi dati, si può anche dire che il rapporto tra la massa lunare e quella terrestre è maggiore che in tutti gli altri pianeti.

Una conclusione può essere quindi quella che si riferisce alla Luna come un piccolo pianeta. Tale ipotesi è anche confermata dal fatto che la forma del satellite è pressoché sferica, a differenza di molti altri satelliti più piccoli di forma irregolare.

La densità lunare è leggermente maggiore di quella delle rocce della crosta terrestre (circa 3,3 g/cm3)  ma inferiore della densità media della Terra (5,5 g/cm3). L'accelerazione di gravità è di 1/6 di quella terrestre, dovuta in gran parte alla massa minore.

 

La Luna è un corpo che ha affascinato da sempre studiosi e sognatori in genere. Si possono citare solo i primi, famosi esempi, Galileo e Jules Verne. Il primo la osservò con il cannocchiale, il secondo fantasticò in maniera geniale circa un viaggio sulla Luna. Da lungo tempo,dunque, la Luna viene osservata e studiata.

Le osservazioni più approfondite mediante telescopi (osservazioni avvenute soprattutto nel XX secolo) hanno appurato che essa è priva di un'atmosfera gassosa e non vi è ancora stata trovata traccia di acqua. Per spiegare questo dato bisogna ancora una volta tener conto della modesta massa lunare: si è detto che, avendo una piccola massa, l'accelerazione di gravità è, conseguentemente, molto bassa. Si pensa che la Luna abbia avuto, forse alle origini, un'atmosfera ma la gravità lunare non è stata in grado di trattenerla, come invece succede sulla Terra. In termini tecnici si può dire che, le particelle gassose che costituivano l'atmosfera, essendo comunque dei corpi e come tutti i corpi posti ad una certa distanza da un astro, avessero anch'esse un limite di velocità, detto velocità di fuga, superato il quale le particelle sfuggivano all'attrazione gravitazionale della Luna disperdendosi nello spazio.

Per spiegare la mancanza di acqua, almeno allo stato liquido, bisogna invece spiegare che la Luna ha un passaggio dal dì alla notte molto brusco, con periodi di illuminazione (dì) e di oscuramento (notte) estremamente allungati, rispetto a quelli terrestri, anche di 15 giorni ciascuno, visto che la rotazione lunare è lenta. Ciò crea, dunque, una forte escursione termica giornaliera: alla fine dei 15 giorni di notte, si hanno temperature di –150°, alla fine dei 15 giorni di dì si hanno temperature di 110°.

L'estremo surriscaldamento, ricevuto tra l'altro in maniera così prolungata, non permetterebbe all'eventuale acqua liquida di rimanere tale e provocherebbe, invece, la sua evaporazione. Si è visto , però, che la Luna non è in grado di trattenere particelle allo stato gassoso. Questo spiega, dunque, la mancanza di acqua sulla Luna.

 

I movimenti della Luna, il sistema Terra-Luna

Si può notare che nell'arco di un giorno terrestre la Luna compie un movimento equivalente a quello del Sole, sorgendo a levante, descrivendo tutto il tratto nella sfera celeste e tramontando a ponente. Come per il Sole, tuttavia, il movimento della Luna è apparente ed è dovuto, in realtà, alla rotazione terrestre.

La Luna, come la terra, gira su se stessa da Ovest verso est e con una durata di rotazione di 27 giorni circa, esattamente quanto ci impiega per la sua rivoluzione. Essendo dunque tempo di rotazione e tempo di rivoluzione uguali, la Luna mostra sempre la stessa faccia alla Terra. Si chiamano librazioni, invece le vibrazioni lievi che la terra provoca alla rotazione lunare lungo i suoi rigonfiamenti (la Luna è leggermente ellissoidale e non perfettamente sferica).

Il movimento di rivoluzione lunare avviene in senso antiorario lungo un'orbita ellittica in cui la Terra occupa uno dei due fuochi. Essa dunque non si trova sempre alla stessa distanza dalla Terra: il punto più vicino ad essa è detto perigeo (ca. 356˙000 Km), il più lontano è l'apogeo (ca. 407˙000 Km).

Il piano su cui giace l'orbita lunare non coincide con quella su cui giace l'orbita terrestre ma è angolato di poco più di 5° e i due punti di intersezioni delle due orbite sono uniti da una linea detta linea dei nodi. La velocità di rivoluzione lunare intorno alla Terra è circa di 1 Km/s.

La durata di rivoluzione, tuttavia, va distinta tra rivoluzione rispetto al sistema Terra-Sole (mese sinodico, 29 giorni ca.) o se rispetto a un qualunque altro astro (mese sidereo, 27 giorni ca.). La differenza di due giorni è dovuta al fatto che, per riallinearsi con una stella qualunque, non si tiene conto del movimento che la Terra ha intanto fatto attorno al Sole. Detto più semplicemente, una volta che la Luna ha fatto una effettiva rivoluzione attorno alla Terra (mese sidereo) essa non si trova più allineata all'asse Terra-Sole ma sarà spostata di 27° gradi circa. Dovrà quindi percorrere ancora un supplementare tratto angolare di 27°.

Da La Terra nello spazio e nel tempo   Palmieri-Parotto           Ed. Zanichelli 2002



I due angoli α e α' sono uguali perché alterni interni  formati da due parallele tagliate dalla medesima traversale.

Nel compiere la sua rivoluzione, la Luna si muove anche attorno al Sole. Il movimento è detto di traslazione e si effettua con la stessa velocità angolare con cui la Terra compie il suo moto di rivoluzione attorno al Sole.

Considerando la traslazione, si ha un altro dato unico per la Luna. La curva descritta infatti, chiamata epicicloide, è un'ovale deformata che rivolge la sua concavità sempre verso il Sole, evento unico nel Sistema Solare.

 

Accanto a questi movimenti ne esistono altri che procedono in maniera decisamente più lenta. Il più importante di questi è il moto di regressione della linea dei nodi: la forza gravitazionale del Sole fa ruotare il piano dell'orbita lunare e, quindi, la linea dei nodi, con un periodo di 18,6 anni, mantenendo però costante l'angolazione del piano con l'Eclittica (5° circa). La regressione della linea dei nodi è la principale responsabile delle nutazioni terrestri, oscillazioni ampie pochi secondi d'arco, con periodo uguale a quello della regressione delle linee dei nodi; tali perturbazioni fanno sì che la Terra descriva duo coni leggermente ondulati e non perfettamente circolari.




Le fasi lunari e le eclissi

Si è detto che la Luna presenta sempre la stessa faccia verso la Terra perché il suo periodo di rotazione è uguale a quello di rivoluzione. Però, basta osservare la Luna per diversi giorni per accorgersi che la sua faccia si presenta in maniera via via diversa: prima non si vede del tutto, poi se ne vede solo una parte, poi si vede tutta e, infine, si ritorna a non vederla più e così via. Il mese lunare sinodico è, infatti, costituito da diverse fasi lunari, dovute al diverso posizionamento che la Luna assume tra il Sole e la Terra.




Da Enciclopedia Tremila          Espresso-Utet

La Luna è in congiunzione quando si trova dalla stessa parte del Sole, rispetto alla Terra. In quel caso si ha la Luna nuova (novilunio) e dunque appare oscura. È invece in opposizione quando il Sole le è nascosto dalla Terra, cioè si trova dalla parte opposta del Sole, sempre rispetto alla Terra. In quel caso si ha la Luna piena (plenilunio) ed essa appare completamente illuminata. Queste due fasi vengono dette sigizie o sizigie.

Vengono dette, invece, quadrature le fasi intermedie, cioè quando Luna, Sole e Terra occupano i vertici di un ipotetico  triangolo rettangolo con angolo retto nella Terra. Tali fasi sono il primo quarto e l'ultimo quarto.

La Luna e le Terra sono due corpi opachi, che ricevono luce dal Sole e vengono illuminate solo sulla parte colpita dai raggi solari. Le loro zone buie inviano coni d'ombra la cui lunghezza varia in funzione sai delle dimensioni dei tre copri (costanti) sia delle distanze che li separano (variabili).

Se Luna e Terra fossero realmente sullo stesso piano, come nella figura sopra, ad ogni sigizie si avrebbe un'eclisse. In realtà, essendo i due piani delle eclittiche angolati in modo differente, le eclissi avvengono solo quando Luna, Terra e Sole sono allineate in sigizie su uno dei due nodi.

L'eclisse può essere di due tipi, di Luna e di Sole.

L'eclisse di Luna avviene quando la Luna in opposizione si trova sullo stesso piano con la Terra e, quindi, il cono d'ombra di quest'ultima la investe oscurandola. Può essere totale anche quando la Luna occupa una posizione prossima al nodo di congiunzione in quanto il cono d'ombra terrestre è comunque molto grande rispetto ad essa. L'eclisse è parziale se la Luna viene investita non dal cono d'ombra ma dalla penombra che viene a formarsi dietro la Terra.

L'eclisse di Sole, invece, avviene quando la Luna è in congiunzione e si trova sullo stesso piano della Terra, in modo che il suo cono d'ombra investa una zona (comunque ristretta) della Terra oscurandola.

Essendo il cono d'ombra lunare molto piccolo e le dimensioni del Sole enormi, le eclissi totali di Sole sono rare e limitate ad una piccola area della Terra. Nelle zone limitrofe a quest'area si può invece osservare, su un'estensione maggiore, un'eclisse parziale di Sole. Può capitare, infine, che la Luna raggiunga la congiunzione sul nodo nel periodo di apogeo, cioè quando è più distante dalla Terra. In tal caso, il suo cono d'ombra è così piccolo da non essere sufficiente a coprire tutto il Sole; si ha, in questi casi, un'eclisse anulare di Sole.

Da La Terra nello spazio e nel tempo               Palmieri-Parotto                      Ed. Zanichelli 2002

Un'eclisse totale di Sole è l'unica occasione per studiare le proprietà della corona solare.

Da Enciclopedia Tremila          Espresso-Utet

Il paesaggio lunare

Guardando la Luna in una notte limpida di novilunio, anche ad occhio nudo ci si può accorgere che la faccia visibile è costituita da ampi spazi scuri, erroneamente indicati come mari. Galileo fu il primo che, con il suo cannocchiale, ne osservò le caratteristiche.

I mari si estendono per aree molto ampie, in cui sono presenti vasti strati di lava stratificati. Sono pianure ampie e piatte, ricoperte da una coltre di polvere, probabilmente residui vulcanici rimescolati dal vento solare. Alcuni campioni prelevati dai mari hanno permesso di stabilire che la polvere dei mari è costituita in buona parte di frammenti di rocce simili alle rocce ignee terrestri. La polvere lunare e i vari detriti che si depositano lungo tutta la superficie prendono il nome di regolite.

Il 70% della superficie lunare è tuttavia costituito dalle cosiddette terre alte, più estese e più densamente craterizzate rispetto ai mari. Sulle terre alte si trovano i rilievi maggiori, i solchi,i crateri e i circhi.

I rilievi lunari sono molto più aspri e accidentati di quelli terrestri, con picchi che spesso oltrepassano i 9000 metri di altitudine. Ce ne sono, comunque, di forme diverse e non mancano colline più dolci. Le catene montuose sono ad arco e abbracciano gran parte del contorno di un mare; si pensa dunque che la loro origine sia legata alla formazione di tali depressioni.

I crateri e i circhi che abbondano su tutta la superficie lunare, soprattutto nella faccia non visibile, hanno due possibili spiegazioni: o sono profondità e concavità formatesi in seguito all'impatto con meteoriti oppure sono dovuti all'intensa attività vulcanica passata della Luna, visto che alcuni di essi, sui fianchi, presentano ampie colate laviche.

I solchi sono anche comuni sulla superficie lunare: essi possono essere dritti o sinuosi e sono stati identificati sia come faglie di assestamento di movimenti sottostanti, sia come linee di fuoriuscita di masse gassose.

Esistono inoltre delle zone che provocano perturbazioni al passaggio di satelliti in orbita attorno alla Luna. Tali perturbazioni sono dovute ad un aumento di attrazione gravitazionale, quasi ci fosse, in quelle zone, una maggiore concentrazione di massa. Tali zone sono state dunque chiamate mascons (dall'inglese, mass concentrations).

Non avendo atmosfera e acque superficiale, l'erosione sulla Luna è un fenomeno molto evidente e continuo (la spessa coltre di regolite lo conferma) ed è dovuto principalmente a tre fattori: il vento solare e i raggi cosmici, i quali posso giungere liberamente sul territorio lunare vista la mancanza di atmosfera, la caduta di micrometeoriti dallo spazio e la continua contrazione dovuta al passaggio da temperature bassissime a temperature altissime e viceversa.

 

La composizione della Luna

Le missioni spaziali hanno permesso di poter analizzare per la prima volta materiale extraterrestre intatto, senza modificazioni dovute al passaggio nell'atmosfera.

In tali frammenti non sono state trovate forme di vita, né passate né recenti, né elementi che possano far prevedere una futura formazione di essa; si tratta di un terreno molto ricco di composti semplici del carbonio.

Si è potuto appurare che le rocce dei mari sono ricche di silicati di Al, Fe, Mg, Ca e povere di SiO2, molto similmente alla Terra. Possono dunque essere accostate ai basalti terrestri. Le rocce delle terre alte sono, invece, prevalentemente ignee intrusive.

Sulla Luna sono inoltre stati lasciati dei sismografi per poter analizzare la sua attività sismica. Si è scoperto che quest'ultima non è assente del tutto ma è molto ridotta rispetto a quella terrestre. I terremoti lunari si pensa siano dovuti in parte a frane ed eventi simili, altri si crede siano dovuti a veri e propri assestamenti della crosta lunare, altri ancora si verificano quando la Luna è più vicina alla Terra e si pensa siano causati dall'attrazione gravitazionale del pianeta.

L'attività sismica, infine, è minore anche perché l'interno della Luna è meno eterogeneo di quello terrestre. I dati sismici hanno comunque permesso di individuare una litosfera e, a partire dai 1000Km di profondità, un'astenosfera plastica e semifluida.

 


L'origine della Luna

Le principali ipostesi finora formula sull'origine della Luna possono essere raggruppate in 4 ipotesi principali:

1.    Ipotesi della fissione: è l'ipotesi che ritiene che la Luna si sia staccata dalla Terra. Fu avanzata per la prima volta da George Darwin, figlio del grande naturalista Charles Darwin. L'ipotesi originaria affermava che la Terra, ancora allo stato fuso, avesse un tempo di rotazione di sole 4 ore. A questa velocità essa avrebbe potuto scindersi in due corpi, a causa dei ripetuti rigonfiamenti e riassestamenti dovuti alla forza centrifuga. Le dilatazioni, dunque, andarono aumentando ad ogni giro portando alla definitiva scissione. L'ipotesi venne acclamata all'inizio ma poi venne smentita visto che le resistenze che la Luna avrebbe dovuto trovare sarebbero state troppo forti per permettere un distacco. L'ipotesi è stata rivista e la sua nuova formulazione afferma che il distacco non sarebbe avvenuto in seguito alle maree centrifughe ma in seguito alla "catastrofe del ferro", l'episodio che concentrò tutto il materiale più pesante al centro della Terra, formando il nucleo. In seguito a tale fenomeno, la velocità angolare delle zone più superficiali aumentò notevolmente e deformò la Terra, che assunse una forma a "pera"; il collo della pera si staccò per formare la Luna.

2.    Ipotesi della cattura: secondo tale ipotesi, la Luna era un tempo un astro indipendente che si muoveva autonomamente all'interno dello spazio. Nel suo viaggio essa sarebbe giunta tanto vicina alla Terra da essere attirata dal suo campo gravitazionale e messa in rotazione lungo un'orbita ellittica. La Luna tuttavia, avrebbe dovuto in qualche modo perdere velocità per evitare lo scontro con la Terra. Si suppone che tale diminuzione sia dovuta all'impatto della Luna con alcuni corpi già orbitanti attorno alla Terra.

3.    Ipotesi dell'accrescimento: secondo tale ipotesi, la Luna si sarebbe formata per aggregazione dei materiali che ruotavano attorno alla Terra e che costituivano una specie di anello, simile a quelli di Saturno.

4.    Ipotesi dell'impatto gigante: tale ipotesi collega la nascita della Luna ad un evento catastrofico, e cioè l'impatto, circa 4,5 miliardi di anni fa, tra la Terra allo stato fuso ed un corpo di grosse dimensioni anch'esso allo stato fuso ma con un nucleo interno. In seguito alla rotazione terrestre, il mantello disintegrato del planetismale collidente ed una parte del mantello terrestre furono lanciati nello spazio. Il nucleo del corpo impattante, tuttavia, sparato anch'esso in orbita, rimase nella zona limitrofa alla Terra, andando a formare la Luna.

L'uomo sulla Luna

Da Enciclopedia Tremila          Espresso-Utet

La Luna è l'unico corpo celeste visitato dall'uomo. Il primo allunaggio con equipaggio risale al 1969, con la navicella americana Apollo 11 che allunò nel Mare della Tranquillità.

USA e URSS si sfidavano, in quel periodo, per la supremazia spaziale ed era molto importante ai fini politici e nazionalistici che si riuscisse ad ottenere una vittoria sull'avversario in qualunque campo scientifico, soprattutto nella conquista spaziale.

Così i sovietici furono i primi ad inviare un uomo in orbita nello spazio (Yuri Gagarin) e gli americani i primi ad inviare uomini sulla Luna (Armostrong, Collins, Aldrin).

Le tappe principali dell'esplorazione lunare possono essere riassunte per punti:

1.    1959: il Lunik 3, navicella sovietica senza equipaggio, passa dietro la Luna, scattando foto.

2.    1964 e 1965: I Ranger 6, 7 e 8, americani, orbitano attorno alla Luna, senza equipaggio.

3.    1966: primo allunaggio di una navicella senza equipaggio: è il Lunik 9, sovietico.

4.    1966: primo allunaggio di una navicella americana senza equipaggio, il Surveyor I.

5.    1966 e 1967: Surveyor 3 e Lunik 13, senza equipaggio, sondano con bracci meccanici il suolo lunare.

6.    1968 e 1969: Apollo 8 e Apollo 10 compiono orbite attorno alla Luna con equipaggio.

7.    20 luglio 1969: Apollo 11, navicella con equipaggio, alluna e gli astronauti scendono sulla Luna.