Chi è 'sto serafo?

È un certo Paolo Serafini

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Romano de Roma ( e non burino) "Er Serafo" ha scelto di stare e vivere a Belluno: è quindi un BELLUMANO

Iroso, irascibile, sanguigno, esplosivo, estroso, facile all'entusiasmo, paternalistico, borghese , "fascista:" in conclusione una brutta bestia, "Er Serafo", se poi lo si conosce bene, è, in fondo, un "diavolaccio bono de core".

Er Serafo riconosce un solo nemico da combattere: la
"jella"; contro la quale non ha altre armi che "gli scongiuri".

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"Er Serafo" diventa ingegnere attraverso un percorso lungo e travagliato di studi:
in collegio, come orfano di guerra, frequenta l'avviamento al lavoro per operaio meccanico, quindi i due anni di Scuola Tecnica per operaio specializzato meccanico. Uscito dal collegio, con un esame integrativo, che richiede la preparazione di un anno, accede all'Istituto Tecnico, ove prende il diploma di Perito Tecnico Industriale, che, alla fine degli anni 50, non gli permettevano di iscriversi alla facoltà di Ingegneria; è quindi costretto a prendere, da privatista, la Licenza Liceale Scientifica, mentre frequenta, per scaramanzia, la facoltà di Statistica.

La banda del Borgo

magrezza da stress


Che sudata ragazzi! "Er Serafo" ha dovuto ingurgitare, in un anno e mezzo, il programma di otto anni di latino: tre di Scuola Media e cinque di Liceo; ma non ne ha fatto una indigestione. Ma si! Gli ha fatto bene, infine! Tutto sommato è stata un'avventura culturale positiva. Unico inconveniente: doveva assolutamente evitare di farsi una fotografia che poteva essere scambiata per una radiografia; "Er Serafo", alto 1,82 metri pesava 56 kg (ora pesa circa novanta chili: troppi)

magrezza da stress

Papa Paolo VI in visita al PIO IX

Er Serafo spiega a Paolo VI

la prova di trazione

Riesce alla fine ad iscriversi alla facoltà di Ingegneria, che può frequentare a tozzi e bocconi, dovendo mantenersi agli studi. Ciò nonostante "sbiennia in due anni" (modo per dire, a quei tempi, il completamento in due anni di tutti gli esami del biennio: allora, bastava un solo esame del biennio non eseguito per non poter accedere al triennio; si perdeva l'intero anno accademico.
Per "Er Serafo" sono questi due anni di vita precaria, dove bisognava ingegnarsi e praticare l'arte dell'arrangiarsi: dà lezioni private, insegna a tre seminaristi di colore eritrei dei Fratelli delle Scuole Cristiane e sbarca il lunario.
 

Istantanee di una lezione romana

Durante il triennio, insegna nell'ITI legalmente riconosciuto: PIO IX; frequenta l'università per quel è strettamente necessario a prendere le firme; impartisce ripetizioni a tutto spiano; studia dalle nove di sera alle tre del mattino; sono sacri il sabato pomeriggio e la domenica. Dorme, in media, quattro ore di notte e da un'ora ad un'ora e mezza il pomeriggio: la rituale, santa, salutare e irrinunciabile PENNICA.

Istantanee di una lezione romana

Istantanee di una lezione romana

Questi sono gli anni rampanti. "Er Serafo" finalmente alla fine del mese riesce a racimolare dei bei baiocchi (soldi), che spende, inesorabilmente, tutti. Prende una camera a pensione in Via Sicilia, una traversa di via Veneto, di fianco all'HOTEL EXCELSIOR, con la finestra che guarda il caffè DONEI. Siamo negli anni 1962 -1963 - 1964, gli anni della "Dolce Vita". Si compra "la cinquecento" e scorrazza nelle serate, giorni e mesi liberi insieme ai Marchetti: Afo e Mauro. Cari, vecchi amici miei, dove siete? Vi ho perso di vista. Che nostalgia! Quando potremo ancora dire - "Andiamo dove ci porta la macchina…"

Istantanee di una lezione romana

Lo sposalizio nella cappella dell'ITI PIO IX

Nel 1965 partecipa al concorso nazionale per capotecnico di prima classe all'A.T.A.C. (Azienda Tranviaria Comunale di Roma) e lo vince nel 1966. Nello stesso anno ,"Er Serafo". si laurea in Ingegneria Elettronica, si sposa nella cappella del PIO IX (ove insegnava); ad ottobre prende servizio all'A.T.A.C.

Lo sposalizio nella cappella dell'ITI PIO IX

  Diciamo la verità "Er Serafo" non ha il carattere per sopportare l'andazzo di un'azienda comunale. Ha retto, e bene, finché è stato in prima linea, nella rimessa di Portonaccio, immerso nei problemi della manutenzione preventiva e ordinaria, in rapporto al coordinamento del lavoro e a contato con gli operai , manovali, le commissioni interne, i "sindacalisti strarompi". Allora, anche se non era il massimo delle sue aspirazioni, l'occupazione gli destava un certo interesse, specialmente per la soluzione dei problemi di comunicazione con il personale: in un ambiente difficile, conquistare la fiducia e, di regola, negli ordini, far in modo di convincere e non solamente imporre. Un esperienza sicuramente positiva.  
   

La consegna della laurea all'Azienda porta "Er Serafo" nell'Ufficio Tecnico: il cimitero degli elefanti. Qui, un mondo diverso: è l'ambiente impiegatizio, ciarliero, pettegolo, lecchino, fantozziano. La regola è: non fare troppo e pensare poco, altrimenti potresti disturbare.
"Er Serafo" dopo poco tempo ne ha le scatole piene. Va a trovare suo cognato a Belluno; si innamora subito della cittadina montana e fa domanda di insegnamento al quel Provveditorato agli Studi.

Ad ottobre del 1969 "Er Serafo" ottiene l'incarico a tempo indeterminato per l'insegnamento di Tecnologia meccanica a Belluno. Non ci pensa due volte; contro il parere di tutti i suoi amici e parenti, chiede le dimissioni, lascia il posto sicuro dell'ATAC a Roma per andare a fare l'insegnante precario a Belluno, guadagnandosi così, da parte dei conoscenti, l'epiteto di S.P.F. (Super Pazzo Furioso).
                         

A conti fatti, aveva ragione "Er Serafo" e torto gli altri. L'insegnamento non era per Lui un ripiego né una fuga, ma una scelta di vita che lo soddisfaceva moralmente. Certo che, all'inizio, non economicamente: lo stipendio nella scuola era circa la metà di quello che percepiva all'ATAC. Tempi duri ma felici: "Er Serafo" gli pareva di essere uscito da un carcere ed essere rinato.

Per non restare nel precariato "Er Serafo" prende prima l'abilitazione all'insegnamento di Tecnologia Meccanica, poi partecipa al concorso a cattedra che vince e, nel 1974, passa di ruolo.

Qui mi accorgo di essermi dilungato un po' troppo nella presentazione che doveva essere di tre righe. Riassumiamo il resto, fino ai giorni nostri.

Negli anni fine 1970 - 1980 "Er Serafo" esercita la libera professione, nella progettazione di carpenteria metallica. Con una cooperativa riesce ad acquistare casa propria.
Gli anni 1980 sono veramente felici. Compra un cavallo da sella alla figlia che gareggia con la squadra di Cortina nei concorsi ippici ad ostacoli . Che emozione ragazzi! Ecco… gli ultimi ostacoli: meno due, meno uno … è un netto!…

Gli anni 1980 per "Er Serafo" sono anche anni di impegno politico. È consigliere comunale nel "gruppo" (composto da lui solo) del MSI. Per un piccolo periodo è segretario provinciale del MSI. A questi incarichi elettivi si dedica con entusiasmo, passione, convinzione degli ideali, sincerità e molta molta ingenuità; una miscela deleteria per chi vuole sfondare nella politica politicante.
Fare il consigliere comunale nella opposizione, dedicarsi ai problemi della Città è una esperienza positiva e gratificante, un ricordo che al "Serafo" rimarrà per sempre nel cuore.
Il caro e indimenticabile Almirante
  Er Serafo" ha imparato che il nemico imprevedibile, subdolo che "ti fotte" non lo trovi nei partiti che ti fronteggiano: in questi vi sono gli avversari politici più o meno scaltri, anche "loffi", dai quali stai in guardia, perché ti aspetti la possibilità di essere "fregato": fa parte del gioco, a volte anche pesante, ma lo sai.
 
Nel 1989 "Er Serafo" chiude la partita IVA e si dedica solamente alla scuola.
Convince la Sezione Meccanici a modernizzare i programmi, introducendo il progetto ERGON di sperimentazione assistita e prende la cattedra innovativa di
SISTEMI ed AUTOMAZIONE. Inizia a stendere gli appunti della nuova materia.

Nel 1995 è il promotore del piano di collaborazione tra scuola ITIS G. SEGATO di Belluno l'Associazione fra gli Industriali e Aziende locali che prende poi il nome di PROGETTO TEKNE. Questo opera nell'area di progetto: un'Azienda commissiona ad una classe un progetto reale, con specifiche bel definite; gli allievi, assistiti dai tecnici dell'azienda, autonomamente, si organizzano e portano a termine il lavoro che verrà valutato dal committente. In questo modo possono essere introdotte nel piano di studi le parti innovative delle tecnologie avanzate e curate da tecnici specializzati nel campo.


Nel 1998 "Er Serafo", porta i suoi appunti di Automazione, ormai corposi, alla fiera del libro a Bologna, per farli esaminare dall'Ing. R. Giometti direttore della collana "Per la scienza e per la tecnica" della CALDERINI. Ad agosto la casa editrice invia al "Serafo" la proposta di contratto per la pubblicazione di tre volumi di Automazione.
Nei mesi di marzo e maggio del 1999 vengono pubblicati dalla CALDERINI i tre volumi di automazione "SISTEMI AUTOMATICI Vol. I, Vol. II, Vol. III di PAOLO SERAFINI - Casa ed. CALDERINI"

Nell'anno 2000 "Er Serafo" compirà 65 anni, forse andrà in pensione.

Cosa farà da grande?
Vedremo…

Nel 2017 "Er SERAFO" ancora esiste, e la storia continua...
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