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Breve storia della Carnia

 

Una data sicura sulla fondazione del paese non esiste ma si pensa che risalga intorno al 1200. Infatti sono stati rinvenuti dei documenti riguardanti atti notarili risalenti al 1353, trattasi di una ricevuta di un prestito in denaro restituito a un certo Pietro fu Valentin di Clevullis.

 

 1500  -  1600  -  1700  -  1800  -    -  1900 

 

1392

9 agosto: Giovanni di Moravia, patriarca di Aquileia, nella sistemazione della regione  carnica, stacca le ville di Timau e Cleulis dal territorio di S. Pietro aggregandole alla comunità di Tolmezzo.

1528

Una grande carestia in Carnia costringe buona parte della popolazione ad abbandonare i paesi più isolati. Anche Cleulis si spopola.

1601

13 settembre:  il notabile Rev. Giuseppe, abate priore «Dell'Ospitale fondato sui colli di Gemona» trasferì a «Tutti i Consorti della Villa di Cleulis» in dominio perpetuo, con diritto di pascolare e di ogni altro godimento, il monte di Pal Grande.

1607

 

Un’inchiesta dei provveditori della Serenissima indica in 21.673 gli abitanti della Carnia. Paluzza e Ligosullo contano 1.614 abitanti così suddivisi: Paluzza 470, Cleulis 50, Rivo 232, Treppo 327, Zenodis 129, Timau 60, Ligosullo 227, Tausia 119.

1608

26 Agosto: il comune di Paluzza cede a Gasparino Silverio una “ siega con tutti i suoi ornamenti a Rojale, con un molinetto appresso in loco chiamato alla Siega di Cleulis” per 15 ducati. A Casali Sega esisteva sin dai tempi antichi, un opificio che sfruttava la roggia del But.

1629

Una grande carestia colpisce la Carnia seguita da una grave epidemia di peste.

1647

Paluzza conta 539 abitanti, Cleulis 47, Rivo 269, Treppo 188, Siaio 400, Zenodis 103, Timau 68, Ligosullo 276, Tausia 258.

1651

 

Per la prima volta citata la chiesa di S. Osvaldo a Cleulis. Questo santo, leggendario re britannico  di Northumberland, viene venerato anche a Sauris, dove vi è tuttora il santuario, un tempo frequentatissimo, che custodisce una reliquia (l’osso di un pollice), colà trasportato dai primi coloni tedeschi come simbolo della propria identità. Un frammento di questa reliquia sarà poi trasferita anche a Cleulis, per opera di don Celso Morassi.

1697

Il censimento della parrocchia di S. Daniele contempla: Paluzza 75 fuochi, Rivo 40, Naunina-Casteons 34, Cleulis 16, Timau 16, Zenodis 26, Treppo-Siaio 75, Tausia 28, Ligosullo 53.

1735

 

Iniziano i lavori per la nuova, seconda chiesa di Cleulis che termineranno nel 1740. Da un documento si legge: “Nella villa di Cleulis vi è un altare di S. Osvaldo con una pittura per pala di altare, di ottima mano di un pittore di Pontebba tedesca. Questa chiesa fu fabbricata nel 1740 ed io fui cameraro quest’anno 1770, Notaro Broili”.

1749

Un incendio devastante distrugge la chiesa di Cleulis. Un documento riporta la supplica della popolazione che chiede di essere aiutata a ricostruire la sua chiesa.

1781

5 novembre: Agostino Moro quondam Giacomo di Paluzza si reca a Ramazâs per “estimare una fabrichetta eretta dal colono Pietro Majeron di Cleulis, attaccato al antico stauliero, e cucina ed altri miglioramenti, consistente in una cucineta et camera annessa tutto in un corpo”.

1785

6  marzo: Il prete Leonardo Scala di Siaio, tornando da Cleulis dove era stato a dir messa, nel passare per Treppo, rimane soffocato da una slavina di neve caduta dal  tetto di casa Craighero. A futura memoria, viene infisso un capitello sul muro della casa.

1791

Da una statistica il comune di Paluzza ed Englaro conta 79 fuochi; Naunina e Casteons 37; Rivo 42; Cleulis 29; Timau 46.

1795

4 gennaio: Domenico fu G. Majeron cede a titolo di pegno, per  la somma di 577 fiorini, a Primus Giobatta un mulino situato sopra la Fontana della Tavella di Cleulis.

1795

27 luglio: Arriva a Cleulis il primo cappellano stabile, un certo don Antonio Guerra da Buia.

1801

1° giugno: Domenico Majeron di Cleulis, cramâr  di 16 anni, precipita in un burrone in Carinzia e viene ritrovato cadavere dopo alcuni giorni.

1804

13 agosto: Concessione a  Osvaldo Antonio Puntel di un mulino in cima al Pecol di Cleulis che utilizza l’acqua della fontana. Primus Giobatta ottiene la concessione dell’acqua della fontana di Cleulis per il mulino situato sopra la Fontana della Tavella.

1805

 

Vengono acquistate a Monaco di Baviera le campanelle per il campanile di Cleulis con guglia in stile veneziano.Ad acquistarle provvede un certo Mussinano Giacomo impresario di Paluzza, che una volta comprato le campane usate le fa arrivare fino ad Oberdrauburg, dove una squadra di uomini le va a prendere.

1807

Una statistica napoleonica indica in Carnia 34.541. Paluzza ha 970 anime, Cleulis 216, Treppo 574, Zenodis 159, Timau 369, Ligosullo 451, Tausia 139.

1809

 

Ad una nuova verifica francese , gli abitanti in Carnia sono 36.667.Comune di Paluzza: Paluzza e case sparse, 515 abitanti; Naunina, Casteons e case sparse 245; Rivo 193. 234 mucche, 14 buoi e 8 cavalli. Comune di Timau: Timau 364 abitanti; Cleulis 221. 255 mucche, 0 buoi e 6 cavalli.

1836

28 febbraio: una valanga travolge il paese di Cleulis distruggendo parecchie case e uccidendo 11 persone, tra cui una bimba di 22 giorni.

1846

Viene costruito il campanile e la sacrestia. La chiesa di S. Osvaldo  diventa sacramentale e successivamente anche ornata con le stazioni della Via Crucis.

1874

26 marzo: un violento incendio distrugge completamente Cleulis (35 case e 17 fienili), non si registrano morti.

1875

8 settembre: si inaugura il nuovo cimitero di Timau-Cleulis. Viene terminata la nuova strada di Enfretors che costeggia il But; durante i lavori sono abbattute le rocce sulla riva sinistra del fiume, ove era attaccata  la catena.

1878

Il mulino situato sopra la Fontana della Tavella di Cleulis è di Osvaldo Majeron.

1887

 

Visto l'aumento della popolazione viene indetto un referendum per decidere se ampliare la chiesa vecchia o costruirne una più grande in località "Faeit". Votano tutti i 92 Capi-famiglia  e si hanno 52 voti per Cleulis e 40 per "Faeit". Il 24 gennaio si dà inizio ai lavori.

1896

Nella quarta domenica di settembre viene benedetta la nuova e ricostruita  chiesa  di  S. Osvaldo di Cleulis.

1900

Ultima concessione dell’acqua a Osvaldo Majeron  Pacaj per il mulino situato sopra la Fontana della Tavella di Cleulis.

1904

Si crea la latteria sociale. Per diversi anni verrà attivata nella casa dei Toniz e intanto si comincia a costruire un fabbricato finanziato dai soci e che verrà inaugurato nel 1911. 

1906

Da una statistica risulta che a Cleulis ci sono 129 famiglie e 654 abitanti.

1911

Si inaugura la latteria sociale, un opera molto importante per il paese sia dal punto di vista economico che sociale, viene rialzato il campanile della chiesa di Cleulis per far posto a tre nuove campane, fuse dalla ditta De Poli di Udine. Nello stesso anno a Paluzza si fonda la S.E.C.A.B., Società elettrica alto bùt di tendenza laico socialista e pochi mesi dopo a Paluzza si accende la prima lampada a filamenti di carbone.

1915

24 maggio: l’Italia entra in guerra contro l’Austria. L’alto But diventa teatro di battaglie ( Pal piccolo, Pal grande, Freiköfel, Cellon). La zona della torre moscarda  viene totalmente sovvertita dalle nuove linee di difesa. Timau e Cleulis vengono sgomberate e molti civili vengono allontanati perché ritenuti austriacanti.

1918

4 novembre: si conclude la prima guerra mondiale. Gli austriaci  abbandonano i nostri paesi, dove ritorna il regio esercito italiano. La situazione socio-economica è disastrosa: miseria, disoccupazione, malattie ( la terribile influenza “spagnola”).

1920

5 agosto: il prete Celso Morassi è nuovo parroco di Cleulis, dove resterà fino al 1967, quando si ritirerà a vita privata. Morirà il 16 agosto 1976 presso il nipote Demetrio Tassotti.

1922

Ristrutturazione della chiesa danneggiata dagli eventi bellici. Vengono acquistate le nuove campane visto che le altre erano state fuse dai tedeschi durante la guerra per fare armi.

1924

Viene restaurato il campanile, fatta una nuova guglia, ed installato un orologio a quattro quadranti e otto giorni di carica.

1925

Viene costruita la nuova scuola.

1931

21 aprile: Da un censimento effettuato in tutto il Regno d'Italia risulta che Cleulis  conta 127 famiglie e 661 anime con 333 donne, 328 uomini e 86 emigranti.

1940

10 giugno: l’Italia fascista di re Vittorio Emanuele III entra nella II guerra mondiale (1939-1945). Moltissimi giovani sono richiamati alle armi e partono per Francia (giugno), Africa (luglio), Grecia (ottobre), Russia (giugno 1941).

1942

5 luglio: in duomo a Udine viene ordinato prete don Carlo Primus, primo sacerdote nella storia di Cleulis; celebrerà la sua prima messa il 7 luglio nella chiesa di S.Osvaldo.

1944

Settembre. Arrivano in Carnia i Cosacchi, si installano nelle case dei nostri paesi con  le loro famiglie, i loro armamenti e le loro masserizie. Essi vivono nelle medesime case, spesso usano la medesima cucina e la stessa stalla dei carnici. I cosacchi lasceranno la Carnia in un nevoso 3 maggio 1945, risalendo il passo M. Croce per dirigersi verso  l’Austria.

1951

Precipita una valanga di una certa entità sopra il paese ma viene fermata senza danni dalla fascia protettiva del Bosc Bandît.