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Cronologia storica - Approfondimenti

Storia della chiesa di S. Osvaldo

Il primo luogo di culto dei Cleuliani probabilmente era una piccola cappella (Maine), che i primi abitanti costruirono vicino alle loro case con l’immagine di S. Osvaldo protettore della peste allora molto diffusa. Man mano che la popolazione aumentava, il paese sentiva il bisogno di costruire una vera chiesa per raccogliersi a pregare e per celebrare la messa almeno una volta all’anno: questa è ricordata in un documento del 1654 e doveva trattarsi di una piccola chiesa dato che appena un secolo dopo era già insufficiente a contenere l’aumentata popolazione e si sentiva la necessità di costruirne una più grande.  

Fu così che, nel 1735 iniziarono i lavori per costruire la seconda chiesa che terminarono ne1 1740.   In un documento dell'archivio si legge:

 «Nella villa di Cleulis vi è un altare di S. Osvaldo con una pittura per pala d’altare, d’ottima mano di un pittore di Pontebba Tedesca ».

    Questa Chiesa fu fabbricata nel 1740 e io fui cameraro.

"Quest’anno 1770, Notaro Broili".

   

La chiesa era circa un quarto dell’attuale, con l’abside rotonda decorata con affreschi e pitture, accanto c'era il piccolo campanile con la guglia in stile veneziano.

 Nel 1749 un incendio devastante distrugge la chiesa di Cleulis, di cui ci rimane soltanto la testimonianza di questo documento di supplica della popolazione che chiede di essere aiutata a ricostruire la sua chiesa. 

 

  La popolazione di Cleulis, dopo i grandi sacrifici fatti per ricostruirla, non aveva i mezzi finanziari per acquistare le campane, così pensò di rivolgersi ad un certo Mussinano Giacomo, impresario di Paluzza e residente a Monaco di Baviera, chiedendogli se era possibile trovare almeno due campane usate in terra Tedesca. Questi nel settembre 1805, scriveva al cappellano di Cleulis Don Pietro Borgna di aver trovato due campane presso un fonditore. La grande pesava 180 libbre e portava la data di fusione del 1799 con dedica a S. Roupertus, la piccola pesava 154 libbre era dedicata alla Vergine Maria SS.ma. e la data di fusione risaliva al 1683. Il prezzo era di 10 soldi ogni tre libbre. Al popolo Cleuliano parve un prezzo conveniente è decise di acquistarle.

Nonostante gli ulteriori sacrifici, si raccolse la somma necessaria e spedita al Mussinano che inviò le due campane fino ad Oberdrauburg in Austria. Nel dicembre dello stesso anno partì da Cleulis una squadra di uomini che trasportò le due campane a spalle attraverso il valico di Monte Croce carnico e le collocò sul campanile dove per la prima volta suonarono nel natale del 1805. 

Suoneranno poi per diversi anni, sino a quando una fu fusa nel 1911 ed andò a formare il nuovo coro di campane e l’altra fu collocata sul campanile della cappella di Placis, da dove fu asportata nel 1918 dai tedeschi durante la guerra per fabbricarne cannoni.

 

Nel 1805 dopo tanti sacrifici e privazioni, la popolazione di Cleulis aveva finalmente completato la sua chiesa, con essa si sentiva ancor di più la necessità di un sacerdote stabile, che la officiasse in tutto l’arco dell’anno, che dimorasse in paese, che facesse da dottore, da maestro e che amministrasse i sacramenti. I paesi vicini disponevano da tempo di un cappellano e Cleulis rivendicava lo stesso trattamento giacché n’era priva. Dopo lunghe trattative con il parroco di Paluzza e la curia, il 5 agosto 1794, radunati i capifamiglia in “vicinia” fu sottoscritta l’istanza da mandare al vescovo e stabilita la paga che ogni “fuoco” doveva dare in generi e denaro per il mantenimento del sacerdote.  

Un anno dopo il 27.07.1795 fece l’ingresso a Cleulis il suo primo cappellano stabile: Don Antonio Guerra da Buia. L’opera pastorale del sacerdote era limitata, perché il parroco di Paluzza aveva riservato a se quasi tutte le funzioni eccetto nei casi più urgenti.Col tempo si ottennero sempre maggiori concessioni e nel 1820 Cleulis ottenne che si potesse insegnare la dottrina cristiana in paese. Nel 1828 si poté battezzare però solamente d’inverno quando l’accesso alle parrocchie era reso difficile dalle abbondanti nevicate.  

Nel 1874 Cleulis ottenne insieme a Timau il cimitero. Prima di questa data bisognava trasportare le salme fino a S. Daniele. Nello stesso anno si cominciò a celebrare i matrimoni e a battezzare tutto l’anno: sono i primi segni d’indipendenza da Paluzza.

 

Con il passare degli anni, la nostra chiesa diventava sempre più indipendente ma anche sempre più piccola dato l’incremento della popolazione e si cominciò a sentire la necessità di ampliarla. Tutta la popolazione era d’accordo sul fatto che serviva una chiesa nuova e più grande ma era divisa e discorde sul luogo dove edificarla. Gli abitanti della borgata di Cleulis volevano ampliare la vecchia sia per comodità sia anche per un fattore economico, potendo utilizzare anche parte dei muri vecchi; quelli di Placcis e Laipacco l’ avrebbero preferita in località Faeit, dove c’ era già un campo di proprietà della chiesa. La questione venne risolta democraticamente mediante votazioni di tutti i capifamiglia il 19.01.1887.I votanti erano 92, si ebbero 52 voti per ampliare la vecchia chiesa di Cleulis e 40 per costruirne una nuova in Faeit .

 

Il 24 gennaio  iniziarono i lavori di ampliamento della vecchia chiesa che andarono avanti per diversi anni e costarono immensi sacrifici a quella misera popolazione che si levava letteralmente il pane di bocca, pur di veder crescere la sua chiesa. Basti pensare che soltanto 13 anni prima, gran parte del paese era stato distrutto dall’ incendio e che 400 persone erano rimaste prive di tutto e nella maggior parte non aveva ancora ricostruito la propria casa. Per dare un idea  dei sacrifici compiuti, basti pensare che allora non esistevano strade e tutti i materiali dovettero venir trasportati a spalle o a gerla. Per risparmiare sul costo della calce si costruì un forno vicino al ponte di Laipacco (ai di Teu dal Forn). Dal fondovalle, per l’erta del Pecol, interminabili schiere di ragazzi, donne e persino di vecchi trasportarono la sabbia e la calce,mentre gli uomini, dopo aver fatto la stagione all’ estero (Germania, Austria, Ungheria ecc.) trascinavano dalla montagna il legname necessario per la costruzione della chiesa. Animatore di tutti i lavori era il sacrestano Bellina Paolo. Lui in chiesa avvertiva i fedeli dei lavori da eseguirsi, dei materiali mancanti ecc. ecc.

La collaborazione di tutti fu tale che la quarta domenica di settembre del 1896 la chiesa poté venir benedetta. 

 

 

A compimento dell’ intero lavoro, rimanevano da sostituire le due campanelle comperate in Baviera con campane vere. Sorse un comitato presieduto dal curato Don Floriano Dorotea e composto dai rappresentanti delle varie borgate allo scopo di trovare i mezzi necessari. Si dovette alzare il campanile e dotarlo di una nuova cella campanaria,ogni famiglia si tassò per pagare le spese, così nel 1911 si poté inaugurare le tre nuove campane. Purtroppo le nuove campane suonarono per soli sette anni. Infatti durante la guerra 1915-1918  gli Austriaci a quell’ epoca nemici del nostro popolo dopo aver invaso i nostri paesi, le asportarono dal campanile per fonderle e costruire i loro cannoni.

L’ ingegnosità cleuliana rimediò alla mancanza delle campane con due grandi bossoli di granata che appesi sul campanile  presero il loro posto. Quei bossoli suonarono al posto delle campane per diversi anni tanto che, il 05 agosto 1920 il nuovo parroco Don Celso Morassi veniva accolto al suono di quegli ordigni di guerra.  

 

 Elenco Cronologico dei Cappellani e Parroci di Cleulis

1) Don Antonio Guerra nato a Buia 

           a Cleulis dal 1795-1799    

2) Don Pietro Fumi nato ad Arta

         a Cleulis dal 1800-1804

3) Don Pietro Borgna nato a Fagagna

           a Cleulis dal 1804-1807 

4) Don Giacomo Dorotea nato a Sutrio 

         a Cleulis dal 1807-1810 

5) Don Gregorio Pesamosca nato a Terzo 

            a Cleulis dal 1827-1840 

6) Don Pietro Selenati nato a Sutrio 

         a Cleulis dal 1840-1844

7) Don Giovanni Leuma nato a Socchieve 

            a Cleulis dal 1844-1845 

8) Don Valentino Gonano nato a Pesaris

         a Cleulis dal 1845-1849 

9) Don Luigi Sellenati nato a Sutrio 

            a Cleulis dal 1852-1859

10) Don Giovanni Sala nato a Savorgnano 

            di Sopra a Cleulis dal 1862-1872 

11) Don Antonio di Bella nato a Terenzano 

               a Cleulis dal 1872-1877 

12) Don Sebastiano Giorgessi nato a Prato 

           Carnico a Cleulis dal 1877-1904 

13) Don Floriano Dorotea nato a Sutrio 

            a Cleulis dal 1904-1917 

14) Don Giuseppe Piazza nato a Sauris 

            a Cleulis dal 1917-1918 

15) Don Celso Morassi nato a Cercivento 

            a Cleulis dal 1920-1968 

16) Don Emilio Englaro nato a Paluzza 

            a Cleulis nel 1968 

17) Don Carlo Primus nato a Cleulis 

             a Cleulis dal 1968

18) Don Attilio Balbusso  

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