Un altro aspetto che distingue
la serie da anime simili, è l'estrema crudeltà
delle vicende a cui vanno incontro i terrestri catturati
dai Gaizok. Per portare al massimo grado la tensione i
Gaizok impiantano sulla schiena dei civili che cadono
nelle loro mani delle microbombe a tempo; liberati i prigionieri
nelle città, le "bombe-umane" vengono
quindi fatte esplodere per causare i massimi danni. Ed
è una piccola cicatrice a forma di stella sulla
loro schiena che rivela agli sfortunati l'orribile sorte
a cui sono destinati.
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Quello
che rende tutto ancora più tragico è il fatto
che anche alcuni amici di Kappei vengono utilizzati in tale
senso e tra di loro anche la sua amichetta Aki, che liberata
dal campo di concentramento dove si trovava e portata sull'astronave,
del tutto ignara della sua condizione di bomba umana, mostra
attraverso un monitor all'attonito amico la schiena marchiata
dalla stella. Inutilmente Kappei corre verso la sua stanza,
sarà accolto dall'esplosione e dai brandelli dell'abito
della ragazzina. |
La
serie, episodio dopo episodio, va verso un finale decisamente
sconvolgente. Scopriamo che il generale delle armate Gaizok,
il crudele Butcher non è altro che un androide che
esegue gli ordini di un padrone potentissimo: il Supremo
Gaizok.
Nel tentativo
di fermare la fortezza nemica che si sta avvicinando alla
terra l'astronave King Biar e lo Zambot 3 si lanciano nello
spazio, ma la King Biar ha la peggio. Lo Zambot 3 gravemente
danneggiato è costretto a dividersi e i due piloti,
Uchuta e Keiko, si lanciano senza speranza con i loro moduli
in un attacco kamikaze contro la fortezza danneggiandola,
ma rimanendo uccisi nel coraggioso tentativo. (da brivido
la scena dello schianto)
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Kappei,
al comando del suo piccolo modulo, assiste impotente alla
morte di tutti i suoi familiari ed amici e penetra a sua
volta all'interno della fortezza nemica. Qui scoprirà
finalmente la vera identità di Gaizok, che non è
altro che un mega computer programmato per distruggere ogni
forma di vita animata da cattivi propositi. |
Nel memorabile
colloquio tra Gaizok e Kappei, il computer ritiene di
avere assolto il suo compito nel migliore dei modi, distruggendo
forme di vita - i terrestri - che erano preda del male.
Anche se ha perduto, è certo che il sacrificio
dei familiari di Kappei sia stato del tutto inutile. I
terrestri superstiti non avranno alcuna riconoscenza nei
confronti di Kappei, nessuno di loro sà cos'è
la gratitudine e lo hanno dimostrato nel corso di tutta
la guerra, ostinandosi a vedere in Kappei, che pure li
stava difendendo, un nemico.Chi
mai ha chiesto a Kappei e ai suoi di rischiare la vita
per esseri così ingrati?
E il ragazzo
resta sconvolto da queste affermazioni, pur controbattendo
che i terresti non sono esseri malvagi e hanno diritto
di continuare a vivere, ed è stato suo dovere difenderli.
Gaizok
pronuncia l'ultima, crudele frase : "Il vostro folle
sacrificio avrebbe avuto senso se solo esistesse sulla
terra una persona disposta a comprendere e in grado di
apprezzare quello che tu e e la tua famiglia avete fatto",
e tenta quindi di schiantarsi sulla terra ma l'estremo
sacrificio degli ultimi membri della King Biar lo distrugge.
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Kappei
precipita, a bordo del suo robot, in mare, di fronte al
suo villaggio. E si risveglia sulla spiaggia, circondato
dai terrestri superstiti.
La terribile
predizione di Gaizok non si avvera: i terrestri lo circondano
festanti, tutti i sacrifici fatti non sono stati vani.
Kappei
è rimasto solo, ma una nuova alba sta sorgendo...
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