Aliscafi RHS 150

 

Freccia delle Valli
 

Guglielmo Marconi
 


Voloire

L'aliscafo Guglielmo Marconi in partenza da Colico (foto: Marcello Baldrati, 03-1998)

 

Storia & Tecnica

L'entrata in servizio dell'aliscafo Freccia delle Valli il 1 maggio 1980 sancì l'inizio dell'era dei grandi aliscafi tipo RHS150SL sui laghi italiani. In particolare sul lago di Como questo tipo di natanti rafforzò il collegamento tra il capoluogo e l'alto lago, costituendo una valida alternativa ai mezzi terrestri.La "Freccia delle Valli" fu seguita, il 14 agosto 1983, dall'aliscafo "Guglielmo Marconi", dotato del medesimo scafo ma con sovrastrutture differenti. Entrambi questi aliscafi misurano 28.70mt in lunghezza e 5.85mt in larghezza (ali escluse) e sono dotati di due motori MTU 12V 331 TC 82 collegati a due eliche fisse, che sulla "Freccia delle Valli" sviluppano 2600cv e consentono una velocità di 60 km/h, mentre sul "Marconi" erogano 2860cv e permettono all'aliscafo una punta massima di 63km/h. Sul finire degli anni'80 furono poi realizzati gli aliscafi tipo RHS150FL; il "Voloire", destinato al lago di Como, fu costruito anch'esso presso i cantieri Rodriquez di Messina nel 1989 ed entrò in servizio sul lago di Como nell'estate dello stesso anno. Lungo 28.70mt, largo 11mt (fuori alettoni) e dotato di due motori MTU 12V 396TB da 3100cv complessivi collegati a due eliche fisse, questo aliscafo può raggiungere la velocità di 64 km/h.

Caratteristiche delle sovrastrutture

I due natanti, pur profondamente diversi nelle sovrastrutture, si rifanno alla medesima impostazione stilistica; in entrambi i casi il risultato è una linea un po' pesante, ma tuttosommato gradevole.

Cominciamo, per dovere di anzianità, dalla descrizione della "Freccia delle Valli". L'accesso a bordo avviene tramite una scaletta esterna ricavata sulle protezioni delle ali, che si attesta alla porta d'ingresso. Oltrepassandola, ci troviamo nella sala del ponte di coperta, abbastanza spaziosa e luminosa ma dal soffitto piuttosto basso, provvista di due file di poltroncine al centro delle quali trova posto la scala d'accesso alla saletta sottocoperta di poppa. La parete posteriore presenta unpaio di finestroni panoramici, quella di prua è invece priva di vetrate, in quanto contigua alla plancia di comando. Al centro di questa parete si apre la scala che conduce alla saletta sottocoperta di prua; in quest'ultima si nota l'uniformità stilistica negli allestimenti di questo natante, con ancora le stesse poltroncine, intervallate da colonne con inserti in legno. La parete di poppa, spartita in due dalla scala, presenta sulla destra una delle due toilette di bordo, sulla sinistra un vano con poltroncine. Nonostante sia collocata sottocoperta, questa sala risulta molto luminosa e panoramica grazie alle ampie vetrate quasi a filo della linea di galleggiamento, che permettono pure di osservare la fuoriuscita delle ali dall'acqua durante il sollevamento del natante. La saletta sottocoperta di poppa è sostanzialmente simile a quella di prua.

Il "Guglielmo Marconi" in virtù dello scafo gemello di quello della "Freccia delle Valli" condivide con quest'ultima la struttura delle salette sottocoperta. Le uniche differenze risiedono in un diverso rivestimento della zona bassa delle pareti, nell'assenza di sgabelli aggiuntivi pieghevoli, e nella presenza di due panche imbottite nella saletta di poppa. Il ponte di coperta, grazie allo spostamento della plancia sul terzo ponte, risulta decisamente più spazioso. La zona centro-poppiera riprende quella del "Valli"; la differente sovrastruttura ha poi permesso di ricavare un'altra saletta sul ponte di coperta, collocata a prua, cui si accede tramite due corridoi vetrati posti ai lati della zona che racchiude la scala per la saletta sottocoperta di prua e quella per la plancia di comando. La saletta di prua è abbastanza spaziosa, dotata di poltroncine , e molto panoramica, grazie alla sua posizione sopraelevata e alle vetrate che la circondano su tre lati.

Il "Voloire", anche in virtù della costruzione più recente, presenta una linea moderna e molto gradevole. All'esterno si caratterizza soprattutto per le due fasce longitudinali di colore blu che racchiudono i finestrini del secondo e terzo ponte. Le sovrastrutture sono organizzate su due ponti. Imbarcandoci, dopo aver asceso la scaletta esterna ci troviamo sul secondo ponte; su di esso trovano posto due sale per passeggeri, una piccola e molto panoramica a prua, l'altra estesa circa dal centro dello scafo fino alla poppa, arredate in modo simile con sedili a schienale alto, rivestimenti alle pareti di colore grigio chiaro, finestrini numerosi ma piccoli e bassi che limitano la luminosità delle sale. La saletta inferiore prodiera è direttamente ricavata nello scafo, da cui mutua le forme delle pareti; ne deriva che tale saletta risulta molto suggestiva, anche se piuttosto angusta; inoltre i piccoli finestrini riducono drasticamente la luminosità. I sedili sono disposti su due file asimmetriche, divise da un corridoio intervallato da colonne in acciaio, in generale l'arredamento appare un po' "disordinato"; alla sinistra della parete poppiera si apre una delle due toilette di bordo. La saletta inferiore poppiera riprende l'allestimento del resto della nave ma si differenzia per la maggiore rumorosità, proveniente dall'adiacente sala macchine. Sulla parete di prua si localizza l'accesso all'altra toilette di bordo, posto sulla sinistra della scala.

Comfort di bordo

Il comfort di viaggio risulta buono su entrambi i natanti, fatta eccezione per le salette poppiere sottocoperta in cui è forte la rumorosità proveniente dalla contigua sala macchine. Le vibrazioni sono contenute, specie considerata l'elevata potenza di motori. La stabilità è discreta, considerato che si tratta di mezzi ad ala portante, quindi generalmente più instabili delle navi tradizionali. Considerando generalmente i due natanti, il "Marconi" risulta leggermente più accogliente, sia per ampiezza degli spazi che per comfort di viaggio. Il "Voloire" risulta ancora più confortevole, grazie soprattutto al buon allestimento e ai comodi sedili a schienale alto, ben imbottiti. La rumorosità è molto ridotta, quasi assenti le vibrazioni, non si direbbe di essere su un mezzo da oltre 3000CV. Anche la stabilità è molto buona, perfino migliore di quella dei predecessori. Da lamentare invece frequenti problemi all'impianto di ventilazione/riscaldamento.

Rotte abituali

Questi tre grossi aliscafi sono impiegati regolarmente sulla rotta Como - Colico e ritorno, in tutti i periodi dell'anno, in modo sostanzialmente interscambiabile.

Sugli altri laghi...

Tutti questi aliscafi facevano parte di serie di tre unità, ognuna destinata a uno dei grandi laghi nord-italiani.

In particolare, alla "Freccia delle Valli" corrispondono gli aliscafi gemelli "Freccia dei Giardini", entrato in servizio nel 1980 sul lago Maggiore, e "Freccia delle Riviere" del 1982 sul lago di Garda. Entrambi questi aliscafi sono tuttora in servizio. Da notare come la "Freccia delle Valli" sia stata il primo super-aliscafo a entrare in servizio sui laghi italiani.

Il "Marconi" ha a sua volta due gemelli, "Enrico Fermi" del 1984 sul lago Maggiore, e "Galileo Galilei" del 1982 sul Garda. Anche questi due aliscafi sono ancora in servizio.

Il corrispettivo del "Voloire" sul lago Maggiore è l'aliscafo "Lord Byron", entrato in servizio nel 1990. L'aliscafo "Goethe" presta invece servizio sul lago di Garda dal 1988.