Laghi di Garda, d'Idro e d'Iseo

Dario e Rosalba: il nostro viaggio in moto attorno ai laghi di Garda, d'Iseo e d'Idro. Punti di partenza per alcune delle zone più affascinanti delle Prealpi Trentine e Lombarde.

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Introduzione Il lago di Garda Lago di Garda, Lago d'Idro e Lago d'Iseo Val di Daone e Val di Genova

Il lago di Garda
 
Punta Belvedere - Lago di Garda
Usciamo dall'autostrada ed in questo paesaggio solare, cominciamo il nostro itinerario da Sirmione, una stretta lingua di terra protesa nelle acque, carica di storia e suggestioni. La sua Rocca Scaligera è la nobile porta che protegge il borgo, una fortezza che sembra sorgere dall'acqua, sovrastante la darsena che offriva riparo alla flotta veneziana. Dal camminamento delle mura merlate è possibile gettare lo sguardo sul reticolo di viuzze del vecchio borgo: ed è saggio addentrarsi nella parte meno frequentata. Una breve camminata sul lungolago ci condurrà in uno splendido parco e poi fuori del borgo, dove un angolo incantato, che si raggiunge con un sentiero tra gli ulivi, cela una bellissima chiesetta. Ma la meta tradizionale di una passeggiata verso la punta della penisola è costituita dalla visita alle celebri Grotte di Catullo: tra gli ulivi sono stati riportati alla luce i resti di una grande villa romana del I secolo dopo Cristo che, con la sua pianta di 167 metri di lunghezza per 105 metri di larghezza, è forse la più vasta e organica del Nord Italia.

Se a Sirmione respiriamo tutto l'anno un'aria turistica e vacanziera, a pochi chilometri Desenzano mantiene il proprio aspetto di cittadina autentica e vitale. Piazza Malvezzi, prospiciente il bel porticciolo, è "il salotto" dove bere un caffè con tranquillità, prima di visitare il centro storico o raggiungere gli scavi archeologici della villa romana, della quale sono ancora visibili i pavimenti a mosaico.

Se però vogliamo apprezzare fino in fondo il paesaggio gardesano, è necessario abbandonare la strada litoranea, per vagare nell'entroterra tra colli dolcissimi che rappresentano l'estrema propaggine delle colline moreniche mantovane. Troviamo così i ruderi di antichi castelli: e il primo che reclama una visita è quello di Padenghe, in superba posizione panoramica. Da qui inizia la visita della Valtenesi, in un paesaggio collinare punteggiato di viali di cipressi e piccoli borghi.

Raggiungiamo dunque Soiano, dove il castello s'arrocca tra il vecchio borgo e un piccolo parco: da qui la vista è incantevole. Il saliscendi delle colline ci porta per paesini, dove trovare angoli pieni di fascino: Polpenazze, Puegnago, Cisano, per poi arrivare di nuovo sulle sponde del lago, a Portese. Ci troviamo affacciati sul golfo di Salò, ma prima di percorrere la strada che costeggia la splendida baia facciamo una breve deviazione. A San Felice, in un paesaggio davvero solare, visitiamo il santuario del Carmine, dalla struttura semplicissima a navata unica.

Poi, una passeggiata sulla Rocca di Manerba, un promontorio a picco sul lago dal quale è possibile cogliere il curioso contrasto tra la riviera soleggiata e le imponenti montagne circostanti: il monte Baldo da una parte, il Pizzocolo dall'altra.

Raggiungiamo dunque Salò, una delle cittadine gardesane che hanno saputo meglio conciliare le esigenze del turismo con la conservazione di un fascino d'altri tempi. Il lungolago assolato, chiuso al traffico, permette una passeggiata piacevole e distensiva.

Dopo una sosta così rilassante,andiamo a visitare uno dei più formidabili e deliranti frutti dell'autocelebrazione dell'uomo: il Vittoriale di Gardone Riviera, monumento innalzato da Gabriele d'Annunzio a se stesso e alla propria fantasia. I giardini restaurati, l'anfiteatro classicheggiante affacciato verso lo specchio d'acqua del Garda, il parco dove è stata trasportata la prora della nave Puglia; e poi l'aereo sospeso nell'auditorium, le sue automobili, la rimessa dove è conservato il Mas: tutto serve a ricordarci le sue imprese e la sua geniale megalomania.

Più oltre il paesaggio del Garda bresciano si arricchisce di splendidi scenari, in bilico tra gli strapiombi di roccia e le improvvise aperture dove si incastonano incantevoli paesi. La strada gardesana diventa un vero spettacolo, da percorrere con calma fino a Maderno, Gargnano, Campione e Limonequi il lago sembra davvero incontrare la montagna. Arriviamo così per la sera alla meta della nostra tappa, Riva del Garda.

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