La Sentenza è stata reperita dalla ricercatrice Carla Gemignani di Cuorgnè e trascritta ( l'originale è scritto a mano) da: Fruzzetti, Grossi e Michelucci di Massa (MS). Di seguito una breve introduzione tratta dal lavoro del Dr. Michelucci Massimo "A proposito di Decima MAS"

"L’amnistia legata alla pacificazione, o per meglio dire al desiderio di pace, condonò gran parte dei fascisti per i loro reati e ciò portò anche al loro reintegro nelle strutture amministrative nazionali e locali, permettendo quella che è stata storicamente definita la continuità dello Stato, cioè del suo ceto burocratico. Ministro di Grazia e Giustizia al tempo di tale operazione fu addirittura il comunista Togliatti, e ciò va rimarcato a significare che davvero la pacificazione con i fascisti il nostro paese l’ha concretamente voluta e compiuta, al di là delle divisioni politiche e degli schieramenti ideologici, già dal primo dopoguerra. Certo questo non valse per chi si era macchiato di reati gravi e personali come il Bertozzi, che comunque si avvantaggiò del clima politico generale successivo all’immediato dopoguerra. Infatti, con sentenza del 9 aprile 1948 la Corte Suprema gli commutò la pena di morte in quella di ergastolo. Poi la Corte Suprema di Cassazione con ordinanza 21.7.1950 commutò l’ergastolo in 30 anni di reclusione con concessione dei condoni. Successivamente ancora la Corte Suprema, con sentenza 25.1.1952, dispose la revisione della prima sentenza di morte avvenuta a Vicenza e che era stata ridotta all’ergastolo, a 30 anni ed a 19 anni con i condoni, rinviando il giudizio alla Corte d’Assise presso la Corte d’Appello di Venezia e concedendo intanto la libertà provvisoria al Bertozzi che fu scarcerato. A Venezia il     dibattimento per la revisione avvenne nel 1963. Il Bertozzi, presente all’udienza, chiese l’applicazione del beneficio dell’amnistia impropria. La sentenza del 25.2.1963 glielo concesse dichiarando estinti i reati e cessata l’esecuzione della sentenza del 1947. Bertozzi morì di malattia nel 1964".

(tratto da : A proposito di Decima Mas del Dr. Michelucci Massimo)

LA SENTENZA INTEGRALMENTE RIPORTATA (23 pagine HTML) :

Vai all'ultima pagina con le pene comminate

REPUBBLICA ITALIANA

In nome del popolo italiano


L'anno millenovecentoquarantasette il giorno quattro del mese di giugno in Vicenza

LA CORTE D'ASSISE SEZIONE SPECIALE DI VICENZA
composta dai Signori:

Fabris dr. Luigi, Presidente;

Palma dr. Giuseppe, Consigliere;

Ballarin Arturo, Boribello Renato,

Fontana Lorenzo, Davigo Antonio,

Drago Giuseppe, Giudici Popolari;

con l'intervento del Pubblico Ministero rappresentato dal Signor
dr. Alfonso Borrelli

e con l'assistenza del Cancelliere
Robaud Giuseppe
ha pronunciato la seguente

SENTENZA

nella causa _________________________________________________

CONTRO


Bertozzi Umberto fu Abele e fu Bilzi Gemma, nato il 5/7/1905 a Colorno, residente a Parma, detenuto, presente;

Banchieri Franco di Carlo e di Malde Maria nato il 1/7/1914 a Pavia, residente a Ivrea, detenuto, presente;

Benedetti Ranunzio di Giovanni e Lemonier Ercolina nato il 4/6/1925 a Torino, detenuto, presente;

IMPUTATI

TUTTI:
1) di collaborazionismo col tedesco invasore a sensi art. 5 D.L.L. 27/7/1944 n. 159 e 51 cod. pen. mil. guerra, per avere dopo l'8/9/1943, e fino alla liberazione, il primo quale comandante dell'ufficio J (I ndr) della X Mas ed ufficiale della medesima, gli altri quali sottufficiali e marinai della medesima, in varie provincie di Italia, collaborato col tedesco invasore sul piano militare, disponendo o partecipando a rastrellamenti, arresti, interrogatori, perquisizioni, deportazioni, incendi, saccheggi, uccisioni, rapine, usando sistematicamente e facendo usare sistemi vessatori e sevizie particolarmente efferate, in danno di numerosi partigiani allo scopo di stroncare il movimento di liberazione nazionale.

Indietro

Avanti


 Torna all'introduzione