Le due Navi dei VARE' (o VARRE') 
 
ERMINIA V. (ex Olga), 1888-1890. 
Notizie tratte dai Registri Navali del R.I.N.A. di Genova: 
 
     L'Erminia V. era un “Brigantino a Palo” costruito a Savona tra il 1871 ed il 1872 da G. Calamaro. 
Fu comandato da Emanuele Santagata negli anni 1888, 1889 e 1890, con armatore Bartolomeo Varè
[Nei tre anni successivi, con lo stesso armatore, diventa capitano della nave G. Bennati. Nel 1894, la nave scompare dall’elenco generale]. 
      
     L’Erminia V. era un bastimento in quercia, con impernatura in ferro-rame e metallo giallo, iscritto nel compartimento di Genova col numero di matricola 3536. Fu foderato con metallo nel maggio del 1887 e subì una piccola riparazione nel 1887. 
 
     Le dimensioni della nave, nel registro del 1888, erano: lunghezza 40.62 m, larghezza 8.68 m e puntale (grossomodo l’altezza sottocoperta) 5.9 m; il tonnellaggio era 548.6 t. 
Pur mantenendo lo stesso tonnellaggio, leggermente diverse sono le stesse misure riportate dal registro del 1890: lunghezza 42.5 m, larghezza 9.66 m e puntale 6.22 m. 
 
     Durante il 1888 ed il 1899 il bastimento era abilitato per rotte atlantiche (Fiducia e navigazione: 1,00 AT), in seguito al certificato rilasciato nel dicembre 1884. 
     Tra le visite di revisione alle quali fu sottoposto il bastimento, l’ultima, quella del gennaio 1989 a Montevideo (Uruguay), fornisce indicazioni sulle rotte dell’Erminia V.. 
     Nel 1890 la classificazione non riporta più nessun dato (“classe spirata per mancanza di visite”), per cui, a Montevideo, probabilmente, successe qualcosa.
 
 
Dai registri R.I.N.A dell'anno 1890 
 
 
 
ISABELLA VARE’ (ex Dominica M.), 1892-1893. 
 
Dai registri Navali del R.I.N.A. di Genova si deduce che: 
 
Anche la Isabella Varè, come la Erminia V., era un “Brigantino a Palo”, appartenente a Bartolomeo Varè. Lo stesso armatore la comandò negli anni 1889, 1890 e 1891. 
 
Negli anni 1892 e 1893 fu comandata da Emanuele Santagata, proveniente dall’esperienza fatta con la Erminia V.. 
[Nel 1894, il veliero fu venduto ad Evangelo Raffaglia, che la tenne fino al 1896 con Capitano Eustachio Cutumani. Nel 1897 la Isabella V. scompare dall’elenco generale]. 
 
Costruita nel 1869, da G. Peragallo, nei cantieri di Sestri, aveva scafo in legno di quercia e pitch-pine, con impernatura di ferro galvanizzato e metallo giallo; fu foderata con metallo nell’ottobre del 1888. 
Iscritta nel compartimento di Genova con numero di matricola 3270, aveva dimensioni simili alla precedente: lunghezza 41.66 m, larghezza 8.96 m, puntale 6.02 m e tonnellaggio 456.76 t. 
Per tutto il periodo in cui fu comandata da Emanuele Santagata, fu abilitata all’Atlantico (Fiducia e Navigazione: 0.85AT).
 
 
Dai Registri R.I.N.A. dell'anno 1893 
 
 
Grazie alla nostra collaborazione, nel suo libro "Uomini e Bastimenti Italiani di Capo Horn" (ed. Gribaudo, 2004) il Com . Flavio Serafini scrive su queste due navi: 
"Il Santagata rappresentò pertanto la tipica figura del Capitano armatore di velieri tra la fine dell'Ottocento ed il primo decennio del secolo successivo. Comandò il brigantino a palo Erminia V., dell'armatore genovese Bartolomeo Varre dal 1888 al 1890, e successivamente (1892-93) l'Isabella Varré".