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In nome della Giustizia.
La favola di Alexandra.
L'antagonista di Bond.
Il dottor Krüger.
Il Catalogo.

 

Classe 1972, Clemens Schick è l'ex poliziotto Marco Lorenz. In servizio nella polizia di Berlino, ha dovuto appendere al chiodo la pistola d'ordinanza a causa di una grave malattia che gli è stata diagnosticata: l'Anomalia di Ebstein, una disfunzione cardiaca non curabile. Per questo vive ogni giorno come fosse l'ultimo, sprezzante del pericolo.

Da piccolo Clemens sognava di entrare a far parte di una compagnia circense. «Questa cosa diede molto fastidio ai miei genitori ma riuscii ad ottenere un'audizione presso un'importante scuola per artisti di Budapest. Poteva essere la mia occasione ma all'ultimo momento mi ritirai. Era troppo presto per trasferirsi all'estero».

Il suo cammino verso la professione di attore è stato piuttosto complicato tanto da fargli decidere, ad un certo punto, di ritirarsi in un convento vicino a Lione per cercare di capire quale avrebbe dovuto essere la strada da seguire. Subito capì che non era quella monastica la suavia e «anche i frati del convento mi rassicurarono che secondo loro sarei tornato a recitare. E avevano ragione».

«Se mi capitasse di essere accusato ingiustamente, come accade ai protagonisti delle nostre storie, credo che farei di tutto per provare al mia innocenza. E se questo non bastasse cercherei perfino di evadere. Se non docessi riuscirci credo che aspetteri fino al giorno in cui, di nuovo libero, potrei trovare là fuori il vero colpevole e allora regoleri il conto. Occhio per occhio, dente per dente. Oddio, forse così avrebbe risposto Marco Lorenz!».

Nel ruolo di Kratt aveva recitato accanto a Daniel Craig-James Bond nel film "Casino Royale", diretto da Martin Campbell. «Grazie al film di James Bond ho ottenuto senz'altro una ottima eco da parte della stampa che si è accorta di me, che fino a quel momento ero sconosciuto ai più. Sul set di "Unschuldig" ho avuto l'opportunità di metterni alla prova e imparare molto. Era per me la prima volta in un ruolo televisivo. Il ruolo di Marco mi è piaciuto subito e ho voluto calarmi subito nella parte. Mi è dispiaciuto solo dover cancellare una serie di impegni teatrali che avevo già preso».

 

Clemens Schick con Alexandra Neldel. (Foto Stefan Pick/ProSieben)
Il marchio del successo.

La produzione della serie è firmata dalla Teamworx che nel 2007 realizzò per ZDF la miniserie «Donna Roma», con Jutta Speidel e Luca Barbareschi, arrivata sui teleschermi di Raiuno solo cinque anni più tardi e colloocata nel palinsesto notturno.

Girata a Roma, la serie vede protagonisti l'affascinante commissario Friederike "Fritzi" Heise, specializzata in profiling, in trasferta nella capitale italiana, per aiutare il commissario Marcello Pascarella, interpretato proprio da Barbareschi. I due si trovano ad indagare su casi di omicidio e traffico internazionale di false opere d'arte.

La produzione raccoglieva un cast internazionale e per il regista Jakob Schäuffelen fu tanto difficile quanto divertente mettere insieme attori che recitavano ciascuno nella propria lingua, a volte senza avere la certezza di avere compreso quanto dicesse il'interlocutore.

Nel cast anche Bruno Maccallini, per un decennio compagno di vita e di lavoro di Jutta Speidel.

Luca Barbareschi e Jutta Speidel in "Donna Roma" (Foto ZDF /Aki Pfeiffer)