Torna alla Home
 
In nome della Giustizia.
La favola di Alexandra.
L'antagonista di Bond.
Il dottor Krüger.
Il Catalogo.

 

La storia di Alexandra Neldel sembra quasi una favola moderna.

All'età di vent'anni Alexandra viene scoperta per caso durante un torneo di polo a Berlino. Così, abbandona il suo lavoro come assistente in uno studio dentistico della capitale tedesca e in breve diventa una star sul set della soap «Gute Zeiten – Schlechte Zeiten», un vero trampolino di lancio per numerosi giovani attori in Germania.

Le piacciono i ruoli che più si adattano a lei: «Un ruolo deve piacermi ma anche interessarmi. Se non provo un vero interesse per quel personaggio non riesco a recitare con il cuore».

Ma la carriera di Alexandra non si è fermata alle soap. Da lì ha spiccato il volo verso il cinema con «Bang Boom Bang» del 1999, «Erkan & Stefan» dell'anno seguente. Nel 2001 è stata la volta di «Lammbock» e nel 2003 «Sie haben Knut». Nel 2007 è stata la volta di «Zodiac» che ha segnato per l'attrice il debutto nel genere thriller, dimostrando ancora una volta la sua versitilità davanti alla macchina da presa.

Del suo ruolo dice: «A differenza di Anna, non mi sento così forte nel riuscire ad agire contro le ingiustizie. Mi sembra di essere impotente davanti ai fatti. Nelle storie di Anna Winter l'aspetto più interessante sta nei casi trattati e nei destini delle persone coinvolte. E purtroppo situazioni simili a quelle raccontate esistono davvero».

Per la sua interpretazione di Anna Winter, Alexandra ha ottenuto nel 2008 il Bayerischer Fernsehpreis come migliore attrice.

 

Alexandra Neldel. (Foto Stefan Pick/ProSieben)
Il brutto anatroccolo

Nel 2005 Alexandra Neldel ha debuttato con il ruolo di protagonista nella telenovela di SAT.1 «Verliebt in Berlin» con cui ha conquistato il cuore di milioni di telespettatori per il suo personaggio di Lisa Plenske.

«Il ruolo di Lisa era un po' folle, ma tutto sommato facile da interpretare per me forse perché in ognuno di noi c'è un po' di Lisa».

Per interpretare quel ruolo, una sorta di "brutto anatroccolo", Alexandrà si adeguò ad indossare terribili parrucche, bretelle e dei vecchi occhiali demodé.

Alexandra Neldel in «Verliebt in Berlin». (Foto SAT.1)