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In nome della Giustizia.
La favola di Alexandra.
L'antagonista di Bond.
Il dottor Krüger.
Il Catalogo.

 

Lottare per la Verità e la Giustizia. È questo il suo compito, la missione di Anna Winter, una donna senza compromessi.

Protagonista delle dodici storie prodotte nel 2007 dal canale privato tedesco ProSieben, questa giovane avvocatessa berlinese si batte con la sua squadra di collaboratori per le persone che sono state arrestate ingiustamente, accusate di crimini che non hanno commesso.

Al fianco di Anna agiscono tre uomini che, ciascuno con il proprio background, contribuiscono alla soluzione dei casi.

Uno è l'ex poliziotto Marco Lorenz, un uomo imprevedibile il cui modus operandi è spesso ai limiti del consentito dalla legge. Per ottenere le prove di non colpevolezza per i suoi assistiti non esita a sottrarre illegalmente oggetti o documenti, compiere effrazioni o ricattare qualcuno. Lorenz ha dovuto abbandonare la polizia dopo che gli è stata diagnosticata una grave malattia cardiaca, l'Anomalia di Ebstein.

L'altro è il dottor Sebastian Krüger, un medico a capo di un progetto di ricerca sul cancro in una clinica di Berlino, che supporta le indagini di Anna grazie alle sue conoscenze scientifiche.

Arno Suttarp, infine, dà corpo a Fabian, un esperto informatico in grado di muoversi con agilità tra le banche dati e la rete.

Loro quattro sono l'ultima speranza per quelle persone che nessuno crede innocenti.

Nel corso delle storie si aggiungerà a loro Isabella Prado Falcon (Loretta Stern), una ragazza sudamericana che sarà scagionata dall'accusa di avere provocato la morte di un bimbo mentre questo le era stato affidato in babysitting. Con il suo temperamento latino sarà una valida assistente per la squadra dell'avvocato Winter.

 

Alexandra Neldel è Anna Winter. (Foto Stefan Pick/ProSieben)
L'antefatto.

La "vocazione" di Anna nasce proprio da un episodio legato al suo passato. Suo padre Ludwig, ingiustamente arrestato ed accusato di essere un omidica, si è tolto la vita in cella, impiccandosi, travolto dalla disperazione di non essere creduto nella sua innocenza.

Anche Anna aveva dubitato del padre in quella situazione e non se lo è mai perdonato, soprattutto dopo il tragico epilogo che la vicenda aveva avuto.

L'articolo di giornale che racconta della morte di Ludwig Winter. (Screenshot ProSieben)