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Il 3 Gennaio 1969 è la data che storicamente ha segnato l'inizio di uno dei più grandi successi della televisione tedesca, di quello che è considerato il capostipite dei poliziotti dal volto umano. Alle 20.15, in prima serata, debuttò «Der Kommissar». Lattore e regista Erik Ode interpretava il commissario Herbert Keller della Seconda Squadra Omicidi di Monaco di Baviera; al suo fianco Günther Schramm era l'ispettore Walter Grabert, Reinhard Glemnitz l'ispettore Robert Heines e Fritz Wepper faceva nascere il suo Harry Klein che in questa serie aveva ancora il grado di "Kriminalhauptmeister". Accanto a loro Helma Seitz ed Emely Reuer completavano il team con i due ruoli delle segretarie: la più anziana signorina Rehbein e la più giovane Helga Lauer. Con il primo episodio "Toter Herr im Regen", il commissario conquistò un record dascolto tanto da essere considerato insieme ad altre produzioni come «Stahlnetz», «Die fünfte Kolonne», «Babeck» o «Das Kriminalmuseum» uno "Strassenfeger", un telefilm che con la sua messa in onda svuotava le strade incollando milioni di spettatori davanti ai piccoli schermi in bianco e nero. Fu un successo lungo 97 puntate e otto anni. Furono girati 756.000 chilometri di pellicola tutti rigorosamente in bianco e nero.
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La Seconda Squadra Omicidi al completo. (Foto ZDF/NMF) | ||||||||||||
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Il successo di "Der Kommissar" fece sì che alcune delle storie fossero pubblicate in una collana di tascabili editi tra il 1977 ed il 1979, appena dopo la fine del telefilm. Tra questi, alcune storie scritte da Herbert Reinecker e mai filmate in quegli anni ma il cui titolo dirà molto ai fans di «Derrick»: "Wie krigen wir Bodetzky?", "Die Wahrheit im Mordfall Goos".
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