|
|
||||||||||||||
Dietro la realizzazione delle spettacolari scene di incidenti di «Squadra Speciale Cobra 11» c'è l'attenta regia di Hermann Joha, proprietario della "Action Concept" di Düsseldorf, una compagnia di spericolati stuntmen. Hermann Joha: «Abbiamo importato le tecniche e le idee dall'America trasponendole in un contesto europeo. Credo che neppure là abbiano ancora mai visto un incidente creato da un automobilista che in autostrada viaggia contromano!». Tutte le scene sono elaborate al computer utilizzando le stesse tecniche di software impiegate nella realizzazione del film «True Lies» con Arnold Schwarzenegger. Solo nel corso delle riprese della prima serie - dal Febbraio 1995 fino al Gennaio dell'anno seguente - sono stati distrutte complessivamente cinquanta automobili tra BMW 850i nuove di fabbrica ed altre vetture. Il budget stanziato per gli stuntmen si aggirava intorno ai 2.200.000 Marchi! Al successo di «Cobra 11» collaborano un centinaio di persone che lavorano ad un ritmo frenetico sette giorni su sette. Ciascun episodio, infatti, è seguito da due troupes differenti: una prima che si occupa della realizzazione delle scene di azione, ed una seconda impegnata nelle scene “normali”. Per l'action in auto, in moto e per le scene di corpo a corpo si impegnano ben 25 stunts: le loro specialità sono gli incendi e le esplosioni. Da quindici anni lavorano per il cinema e la televisione e dal 1993 realizzano una serie dal titolo «Stuntteam» proposta sul canale satellitare DSF. Tra il 1990 ed il 1993 "Action Concept" ha investito un milione di marchi nell'attività ed ha scambiato tecniche ed esperienze con i team statunitensi che hanno realizzato le scene d'azione per «Terminator» e «Speed». Da Los Angeles ha importato le tecniche digitali che per la prima volta sono state applicate ad una serie televisiva europea. Erdogan Atalay ricorda che nel 1994, quando RTL lanciò «Squadra Speciale Cobra 11», il pubblico ebbe un sussulto: «Ci fu un’ondata di critiche. Tutti si chiedevano cosa volesse significare questa serie, così diversa da quelle dei compassati poliziotti che fino ad allora avevano dominato il piccolo schermo. Si trattava di action allo stato puro e al pubblico giovane, però, piacque immediatamente ed i risultati ci diedero ragione: dieci milioni di telespettatori e il 30% di share». Oggi, quasi 150 puntate, «Cobra 11» è diventato un successo mondiale tanto che Action Concept, la casa di produzione che realizza il telefilm, ha vinto nel 2004 il World Stunt Award, consegnato a Los Angeles ad Hermann Joha per la categoria miglior action in una serie straniera. La stessa compagnia di stuntmen realizza le scene d'azione per l'altra serie di successo «Il Clown». Herrmann Joha ha anche al suo attivo le serie «Motorrad Cops», in Italia trasmessa da Raidue con il titolo «Cops, Squadra Speciale», poliziotti in motocicletta impegnati in spettacolari azioni su due ruote e «Wilde Engels» (Invincibili Angeli), una sorta di «Charlie's Angels» alla tedesca, trasmessa da Raidue.
|
|||||||||||||||
Effetti speciali per il duo di Cobra 11. (Foto RTL) | |||||||||||||||
|
|||||||||||||||
Per filmare le scene con gli stuntmen entrano in gioco ben 16 macchine da presa posizionate in diverse angolazioni così da consentire la ripresa di ogni irripetibile dettaglio degli spettacolari incidenti che coinvolgono decine e decine di automezzi. Alcune di queste telecamere, poi, vengono chiuse in scatole indistruttibili chiamate “Crashbox” che permettono al regista di avere inquadrature molto vicine alle esplosioni. Per le scene su strada la produzione affitta nei fine settimana alcuni tratti autostradali intorno a Düsseldorf e Colonia che, per l’occasione, vengono chiusi al traffico. Con un investimento di quasi 6 milioni di Euro, Action Concept ha costruito nel 2005 un set tutto speciale: un tratto autostradale di 2 chilometri a Düren, una località a sud di Colonia, che dal 2006 viene utilizzato per le scene d’azione del telefilm. Prima di essere definitivamente filmate le scene vengono provate e riprovate numerose volte, all'insegna della spettacolarità ma anche della sicurezza. Hermann Joha sul set. (Foto RTL)
|