Pur
considerando che tra le diverse razze di gatti esistono differenze
morfologiche, la specie felina è tuttavia anatomicamente
caratterizzata da una struttura nel complesso omogenea e perfettamente
adatta alle funzioni necessarie a questa specie.
I gatti sono piccoli carnivori aventi un'altezza media di
circa 30 centimetri, una lunghezza di 50 centimetri ed un
peso che varia tra i 3 e gli 8 chilogrammi.
Lo studio delle particolarità anatomiche feline permette
distinguere tre gruppi morfologici principali.
-
Tipo
con cranio rettilineo: caratterizzato da una fonte larga
e arrotondata, in cui non è evidenziabile nessuna
depressione tra la fronte e l'osso frontale. Il Gatto
Europeo appartiene a questo gruppo.
-
Tipo
con testa convessa: la parte facciale è più
allungata, ma anche per questo il punto transitorio tra
fronte ed osso frontale non presenta depressioni. La forma
del cranio ricorda un triangolo e gli occhi sono a mandorla.
Le zampe sono più sottili ed i muscoli più
fini. Il Siamese rappresenta questo tipo detto convesso.
-
Il
terzo gruppo, rappresentato dal Persiano, si caratterizza
per il cranio concavo. La fronte è larga, racchiusa
tra orecchie ben delineate; il muso è corto; la
fronte e l'osso frontale sono separati da uno stop ben
marcato. L'ampia apertura delle palpebre conferisce all'occhio
una forma più tonda. Le zampe sono grosse e piuttosto
tozze.
Le
dimensioni delle orecchie variano poco da una razza all'altra:
sono di forma triangolare e quasi sempre erette, tranne che
nello Scottish Fold e nell'American Curl.
L'iride
dell'occhio è di colori diversi. Con la luce intensa
la pupilla si riduce ad una fessura verticale; quando c'è
poca luce la pupilla si allarga fino ad occupare tutta l'iride.
Talvolta è visibile una terza membrana nittitante;
quando è molto evidente può essere indice di
uno stato di malessere.
Le
labbra sono fini; il labbro inferiore è segnato da
scanalature che accolgono i canini superiori. Sul labbro superiore
si trovano le vibrisse suddivise in quattro-sei file: queste
sono veri e propri organi di senso.
La
dentatura del gatto è quella tipica dei carnivori.
Alla nascita i gattini sono privi di denti; gli incisivi da
latte compaiono verso le tre settimane, mentre molari e premolari
spuntano solo a sei settimane di età.
I denti da latte sono 26 e la loro sostituzione avviene dai
quattro a i sei mesi.
Il
gatto adulto possiede 30 denti; quattro di questi sono particolarmente
sviluppati: si tratta degli ultimi premolari superiori e dei
primi molari inferiori, che vengono detti ferini o carnassiali.
La crescita del gatto termina verso l'anno di età.
Le articolazioni delle zampe anteriori e la potente muscolatura
gli permettono ogni sorta di movimento. Le zampe posteriori,
più lunghe, sono soprattutto adatte al salto. Il gatto
è digitigrado, cioè appoggia al suolo solo le
dita: il piede anteriore ha cinque dita, il posteriore solo
quattro e le unghie sono retrattili. La capacità retrattile,
che il gatto acquisisce solo verso le quindici settimane di
età, gli permette di graffiare, di arrampicarsi sugli
alberi, di graffiare, ecc.
Lo
scheletro del gatto è composto da circa 280 ossa. La
coda è formata da 20-25 vertebre, ma vi sono razze
a coda corta o addirittura assente (Manx, Bobtail Giapponese).
Il torace è limitato da 13 costole.
Rispetto
al cane, la cassa toracica del gatto è piccola, il
cuore ed i polmoni sono perciò meno sviluppati: il
gatto non è infatti in grado di sostenere sforzi prolungati.
Tutti i suoi movimenti, dalla mimica al salto, sono svolti
da ben 500 muscoli.
L'apparato digerente del gatto è adatto ad una dieta
prevalentemente carnivora. La bocca è grande, fornita
di denti robusti, e la lingua, molto mobile, può incavarsi
a cucchiaio per consentire l'abbeverata.
La
faringe assicura la deglutizione ed il passaggio degli alimenti
verso l'esofago, che misura circa 15 centimetri di lunghezza
e sbocca nello stomaco. Quest'ultimo, a forma di pera, presenta
un volume medio di 300 millilitri, ma può dilatarsi
ed aumentare notevolmente di volume dopo pasti abbondanti.
L'intestino tenue misura due metri di lunghezza, è
quindi abbastanza corto, poiché gli alimenti vi restano
solo un'ora, prima di passare nell'intestino crasso. E' in
questo tratto, lungo 35 centimetri e con una capacità
di 130 millilitri, che termina il processo digestivo degli
alimenti, che si completa nell'arco di 12 ore circa.
Il
gatto produce giornalmente 10 grammi di feci per ogni chilo
di peso.
Lungo il canale digerente sono presenti alcune ghiandole:
il fegato, la più grande che raggiunge il 4-5% del
peso del gatto e secerne la bile; il pancreas, che produce
vari enzimi; numerose poi sono le ghiandole che, poste ai
lati dell'ano, secernono una sostanza molto odorosa, la cui
funzione non è però digestiva. Per quanto riguarda
la respirazione, l'aria arriva nei polmoni dopo essere passata
dalla trachea; con dimensioni variabili dagli 8 ai 10 centimetri
di lunghezza, questa è formata da una quarantina di
anelli cartilaginei.
I reni, a forma di fagiolo, pesano una decina di grammi l'uno;
essi riversano l'urina nella vescica tramite due ureteri.
L'uretra, che parte dalla vescica e si prolunga verso l'esterno,
è, nel maschio, lunga e stretta.
Il
mantello del gatto infine è costituito da due tipi
di pelo: il pelo di borra, morbido, lanoso ed abbondante,
e il pelo di giarra, più rigido, dritto e ruvido. Il
colore, la lunghezza e la tessitura del mantello variano secondo
la razza.