Verso
un'associazione
Dott.ssa Lucia Tiziana Lo Russo
In
questi giorni - da due settimane ormai - tra Specializzati
e Specializzandi, tra i membri del Kius (Coordinamento InterUniversitario
Specializzati e Specializzandi SSIS) e fuori (nel Co.L.SSIS
Comitato regionale Lombardo SSIS) ferve un dibattito: unirsi
in un'associazione.
Il
problema della rappresentatività degli Specializzati
e Specializzandi SSIS è diventato urgente. E ciò
per vari motivi.
Sono
sempre più le emergenze di cui occuparsi. Nell'ordine:
- Il
12 novembre 2002 il Senato ha concluso la discussione del
disegno di legge delega n. 1306 sulla riforma della scuola,
e lo ha approvato. La legge adesso seguirà il suo
iter alla Camera e, successivamente, saranno emanati i decreti
attuativi.
"Questo
momento merita l'attenzione di tutti: ciò che si deciderà
influirà sul futuro non solo di chi nella scuola vive,
studenti e operatori scolastici, ma dell'intero Paese.
Quale
formazione per i futuri docenti prevede il testo licenziato
al Senato?
L'art.
5 della legge delega n. 1306 cancella l'esperienza formativa
delle SSIS, Scuole di Specializzazione per l'Insegnamento
Secondario, all'interno delle quali da quattro anni si diventa
insegnanti con un percorso formativo biennale, che vede una
stretta interazione tra università e scuola.
Secondo il testo della riforma approvata, scompare anche
una nuova figura professionale, quella del supervisore di
tirocinio, che, mediando tra scuola e università,
accompagna gli specializzandi in questo impegnativo percorso
formativo." ("Il
Docente deve saper insegnare? Dossier" a cura
di Indelicato, Margarone, Smario, Virzì, Catania, 20
Novembre 2002; "La Tecnica della Scuola", 5 Dicembre
2002).
Gli
specializzati SSIS si troveranno quindi tra "il vecchio"
sistema (il sistema dei concorsi) e il "nuovo-nuovo"
(la laurea specialistica).
- Il
20 Novembre 2002 il disegno di legge di conversione del
D.L. n. 212 del 25 Settembre 2002 (A.C. 3312) recante "misure
urgenti per la scuola, l'università e l'alta formazione
artistica e musicale" è stato approvato definitivamente.
Nonostante ad ora nessun provvedimento lesivo nei confronti
degli Specializzati e Specializzandi SSIS sia stato attuato,
un preoccupante OFG della Camera "tenuto conto che
le vigenti modalità di accesso all'insegnamento possono
creare disparità nell'attribuzione del punteggio
valido ai fini dell'inclusione nelle graduatorie permanenti"
impegna il Governo a "rivedere i criteri di inclusione
nelle graduatorie permanenti" [
].
- Nel
frattempo l'Udienza del Consiglio di Stato che avrebbe
dovuto decidere il 19 Novembre 2002 sulla legittimità
della cumulabilità del punteggio di servizio
durante la frequenza dei corsi SSIS (ricorso dei "sissini")
e la congruità dei 30 punti (ricorso dei precari),
è stata rimandata proprio a causa dell'estrema complessità
della faccenda e si riunirà in Consiglio a porte
chiuse.
- Ultimo
ma non meno importante il Decreto Ministeriale del 26
Novembre 2002 prot. n. 12671/MR mette a repentaglio la posizione
degli Specializzati SSIS che si sono abilitati con le idonee
procedure concorsuali. Esso infatti titola.
"Decreto
ministeriale del 26 novembre 2002 prot. n. 12671/MR
Autorizzazione alle Scuole di specializzazione per l'insegnamento
secondario per l'iscrizione in soprannumero al 2° anno
della Ssis di coloro che sono in possesso del diploma biennale
di specializzazione per le attività di sostegno, nonché
del diploma di laurea o del diploma di Istituto Superiore
di Educazione fisica (Isef) o di Accademie di Belle Arti o
di Istituto Superiore per le Industrie Artistiche o di Conservatorio
di Musica o Istituto musicale pareggiato, per il conseguimento
del diploma di specializzazione abilitante".
La
deroga all'esame di ammissione su posti programmati, diventerebbe
una ulteriore "sanatoria" in barba a coloro
(Specializzati e Specializzandi SSIS) che hanno seguito
le vigenti procedure di accesso e decreterebbe l'immissione
sconsiderata di nuovi abilitati su tutte le classi concorsuali.
Sul
fronte della rappresentatività del CNSS e del KIUS,
i due Coordinamenti Nazionali di Specializzati e Specializzandi
hanno saputo conquistarsi credibilità.
In più di una occasione sono riusciti a farsi riconoscere
come soggetti degni di sedere al "tavolo" assieme
a CODISISS , CRUI, Supervisori di Tirocinio.
Sono stai ricevuti al MIUR, in VII Commissione Cultura
e non si escludono finalmente incontri con le rappresentatività
Nazionali delle Organizzazioni Sinadacali.
Ma
ovviamente un impegno di tale fattispecie non è più
possibile con mandato senza regolare votazione e in assenza
di risorse economiche.
Né
in assenza del ruolo attivo di una "popolazione"
di Specializzati e Specializzandi che allo stato attuale non
può vedere (se non tramite i ristretti canali informatici
di una mailing list) i frutti del lavoro di chi li rappresenta
- ora - a titolo volontaristico. Problema questo fatto notare
anche a livello locale, dal neo-nato CoL.SSIS (Comitato regionale
Lombardo SSIS).
Alcuni
referenti del CNSS (Coordinamento Nazionale Specializzati
e Specializzandi) non ritengono che questa dell'associazione
sia una priorità.
Di contro, perfino le stesse iniziative volte a sensibilizzare
l'opinione pubblica (manifestazioni, eventuali convegni) non
sembrano più poter essere organizzate sul "passaparola":
ciò avverrà ancor più quando anche gli
ultimi Specializzandi si saranno diplomati e verrà
a mancare maggiormente la modalità aggregante.
Il
dibattito ferve quindi sugli obiettivi di tale neonascente
associazione (in realtà un primo nucleo è
già nato , a Pescara - AISS Associazione Insegnanti
Specializzandi e Specializzati).
Si sta pensando di rivedere tale statuto alla luce di esigenze
condivise tra Specializzati e Specializzandi. L'opposizione
iniziale tra Associazione Nazionale VS. Insieme Coordinato
di Associazioni Regionali sta per essere smussata.
Sulle
finalità, oltre alla "valorizzazione" dell'Insegnante
Specializzato , stanno emergendo proposte sempre più
comprensive , in modo da dare alla futura organizzazione un
respiro ampio e di spessore.
Milano,
3 Dicembre 2002
^^
torna ^^
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