Ssis e sindacati: la storia infinita
11
Marzo 2003. Un portavoce dello SNALS dichiara ad
una delegazione di sissini Catanesi:
"Lo
SNALS e nessunaltra forza sindacale o politica mette
in discussione i trenta punti.
Con
la politica dei trenta punti il Governo vi ha purtroppo isolati.
Siete
stati accusati ingiustamente, per ignoranza collettiva, ma
meritate di entrare nella scuola dal portone principale.
E
per far questo avete bisogno di entrare in una struttura
sindacale non politicizzata che vi difenda."
13
Marzo 2003. Un rappresentante della UIL asserisce
a Catania in presenza della stessa delegazione di sissini:
"Le
Ssis nascono dallesigenza di far nascere in Italia un
sistema scolastico simile a quello americano.
In
realtà il Governo sta solo dando adito ad una guerra
fra poveri.
Avete
bisogno di una base sindacale che vi difenda e senza la quale
non siete nessuno."
5
Settembre 2003. Circa cinquecento sissini (e questa
volta non solo catanesi) manifestano davanti al MIUR
per salvare i propri diritti.
Dove
sono quei sindacati che dovrebbero difendere i sissini?
Dove
sono quelle forze sindacali che dovrebbero aiutare
i sissini a porre fine alla guerra fra poveri?
I
precari storici manifestano. I sindacati scendono
in piazza con loro.
I
precari Ssis manifestano. I sindacati promettono
di esserci ma la loro assenza è cosa scontata.
La
lotta fra Ssis e sindacati dovrebbe essere comune.
Anche
i sissini si battono contro il taglio delle cattedre, il
blocco delle assunzioni e lassurda politica scolastica
del Governo.
E
allora come giustificarne lassenza?
Anche
questa risposta è cosa scontata.
Solo
lanp/cida scende in campo con la Ssis.
La
CGIL durante un incontro chiesto, ancora una volta
dai sissini, durante la manifestazione del 5 settembre denuncia
la politica del MIUR, si impegna a ricercare una soluzione
di giusto equilibrio fra le fazioni, si
mostra aperta verso nuovi momenti di confronto, in attesa
di ridefinire la terza fascia.
Qualche
giorno dopo un incontro con i precari storici
mette sul tappeto i problemi che tormentano le vite dei
lavoratori precari, su cui si è abbattuta la tempesta
dellincertezza:
delle
regole, cambiate di giorno in giorno, del
diritto, messo continuamente in discussione, del
posto di lavoro, sempre più aleatorio fra tagli, razionalizzazioni
e pseudo-riforme.
Come
se i sissini non fossero vittima del medesimo stato danimo
della
medesima logica della
medesima incertezza.
In
attesa di ridefinire la terza fascia nessun sindacato (eccetto
lanp) prende
apertamente posizione a favore o contro la Ssis.
Si
continua a strumentalizzare il caso Ssis.
Si
continua a far finta di nulla, di fronte alle reali cause
dei problemi della scuola italiana.
Si
continua a perseguire la politica dello struzzo.
In
attesa di ridefinire la terza fascia la
Ssis trema.
Natya
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